Il racconto del questore ferito Una traccia dei quattro sicari

Il racconto del questore ferito Una traccia dei quattro sicari Quindici colpi di pistola e di "lupara 99 Il racconto del questore ferito Una traccia dei quattro sicari L'appuntato è grave, i 2 sono sorvegliati a vista Mangano ha visto in faccia chi gii ha dato il "colpo di grazia" - Mafiosi e intercettatori possono essere una sola organizzazione o possono essersi alleati contro il funzionario che sapeva troppo - II questore di recente avrebbe visto Coppola (mafioso) e Beneforti (ex collega in carcere per i telefoni-spia) (Nostro servizio particolare) Roma, 7 aprile. Angelo Mangano sta meglio e ha potuto rispondere per quattro ore alle domande del sostituto procuratore della Repubblica, De Nicola. Il magistrato ha verbalizzato le importanti dichiarazioni del questore. « Sono soddisfatto — ha detto De Nicola uscendo dalla stanza dove sono ricoverati Mangano e il suo autista Casella — perché il funzionario ha risposto sempre con lu¬ cidità e chiarezza. Tutte le fasi dell'episodio sono a fuoco ». Il medico che segue lo stato di salute dei due ricoverati aveva escluso la possibiUtà di interrogare Domenico Casella: l'appuntato è grave e rischia di perdere la vista. La riserva della prognosi non potrà essere sciolta prima di una settimana. Tutto il reparto dell'ospedale, la seconda divisione chirurgica, è sempre sorvegliato a vista da agenti in borghese. « Chi aveva intenzione di uccidere Mangano — dicono — potrebbe essere disposto a tutto ». Dieci uomini armati controllano gli ingressi: possono entrare solo i parenti stretti, i magistrati e i medici accreditati. Il « blocco » attorno all'ospedale « San Giovanni » è esteso all'intera città: controlli ai caselli autostradali, al raccordo anulare, agli imbocchi delle strade statali e consolari. Gli occhi sono pun tati su Fiumicino e sul porto di Civitavecchia, lo scalo per la Sardegna. « Un uomo bruno,, di mezza altezza, ro busto, vestito elegantemente con un abito color marrone chiaro », questo l'identikit del killer che Angelo Mangano ha « disegnato » per i suoi colleghi della polizia: l'uomo che ha sparato alla testa, credendo di finirlo. E' una de scrizione che sembra essere ancor più precisa e dettagliata di quella fornita ufficialmente alla stampa. Mangano lo ha fotografato e non se lo può dimenticare. La prima traccia è buona: polizia e carabinieri si muovono con attenzione. In serata, sette per sone sono state fermate nella zona di Pomezia: presunti mafiosi legati al clan Coppola. Ci sono stati nuovi interrogatori per i testimoni ed è emerso un particolare interessante: l'auto dei sicari è stata vista muoversi a passo d'uomo sulla via Casilina. E" una « 2000 » color senape. La targa, presumibilmente falsa, inizia con « MI - R7.... ». L'Au¬ (Continua a pagina 2 in settima colonna)

Persone citate: Angelo Mangano, Beneforti, Coppola, De Nicola, Domenico Casella, Mangano

Luoghi citati: Civitavecchia, Pomezia, Roma, Sardegna