Un getto di vapore velenoso investe tre operai: un morto

Un getto di vapore velenoso investe tre operai: un morto Alla raffineria Anic di Sannazzaro Un getto di vapore velenoso investe tre operai: un morto Gli altri due sono in gravissime condizioni - Ricoverato anche un vigile del fuoco che era accorso in aiuto - Avviata un'inchiesta - E' stata aperta per errore una valvola? (Nostro servizio particolare) Sannazzaro, 31 marzo. (f. m.) Alla raffineria Anic, di Sannazzaro de' Burgondi, tre operai sono stati investiti da un getto di vapore di idrogeno solforato, gas velenosissimo. Uno è morto, due sono stati ricoverati in gravissime condizioni all'ospedale. La vittima è il quarantaseienne Arigliano Rizzioli da Ripa Persico (Ferrara). Ha cessato di vivere, per l'intossicazione provocata dall'idrogeno solforato, mentre veniva trasportato all'ospedale di Mede Lomellina. Al Policlinico di Pavia sono ricoverati, con prognosi riservata, Tommaso Di Camillo di 45 anni, da Orsogna (Chieti), e il trentottenne Angelo Gatti da Balossa Bigli (Pavia). Pure intossicato, in maniera meno grave, un vigile del fuoco alle dipendenze della raffineria Anic di Sannazzaro, il trentanovenne Sergio Lombardi, abitante nel grosso centro agricolo - industriale, il quale cercava di prestare soccorso agli operai colpiti dal getto di gas; è ricoverato con prognosi di un mese all'ospedale di Mede Lomellina. Il fatto è avvenuto verso le 12 di oggi. I tre operai, dipendenti dell'impresa Ais dà Ferrara, che ha l'incarico della manutenzione di alcuni impianti del complesso petrolchimico, stavana pulendo delle tubazioni, che avrebbero dovuto essere in quel momento vuote. Ad un tratto invece si è avuto lo sprigionamento di un getto violento di idrogeno solforato che ha investito in pieno il Rizzioli, il Di Camillo e il Gatti. I tre, colpiti dalle esalazioni velenose sono piombati a terra: in loro soccorso è accorso il vigile del fuoco Sergio Lombardi, colpito a sua volta dal gas venefico. Infine, dispersasi la nube mortale, è stato possibile provvedere al trasporto degli infortunati. Per il Rizzioli purtroppo non vi era più nulla da fare: quando è arrivato all'ospedale di Mede, il medico di guardia non ha potuto che constatarne la morte. Appena avuta notizia della sciagura, sul posto sono giunti i carabinieri di Voghera, quindi il procuratore della Repubblica di Vigevano. L'autorità giudiziaria, con la collaborazione dei carabinieri, ha dato il via ad un'inchiesta. Sembra, dai primi accertamenti, che qualcuno, abbia aperto per errore una valvola provocando l'immissione di idrogeno solforato nelle tubazioni che in quel momento dovevano essere lasciate vuote.

Luoghi citati: Chieti, Ferrara, Orsogna, Pavia, Vigevano, Voghera