Colombo sui limiti dell'esperienza centrista

Colombo sui limiti dell'esperienza centrista Colombo sui limiti dell'esperienza centrista (Dalla redazione romana) Roma, 31 marzo. Emilio j Colombo, in un discorso pronunciato oggi a Potenza, afferma fra l'altro che Andreotti ha condotto una «difficile esperienza postelettorale, compiuta con senso del dovere in un momento di grave crisi, per far fronte, senza creare pericolosi vuoti di potere, a complesse difficoltà contingenti ». Ma proprio in questo riconoscimento sta l'indicazione del limite dell'esperienza centrista: far fronte a difficoltà contingenti. La ripresa del processo di sviluppo economico, dice Colombo, non può essere interpretata come fatto congiunturale. Significa invece « riconsiderare e riprendere con convinzione un'organica politica di programmazione, che affronti i problemi della formazione e della distribuzione del reddito e soprattutto del suo impiego a fini produttivi», avviando nello stesso tempo una modifica delle strutture per mezzo delle riforme. Colombo osserva a questo proposito che « non è certo utile per la democrazia italiana sospingere il psi in un ruolo di opposizione, che aumenterebbe ì rischi di radicalizzare la lotta politica, né è opportuno rendere difficile un colloquio insidiandolo con pregiudiziali esasperate ». Come si vede il presidente dell'ultimo governo di Centro Sinistra si avvicina alle posizioni di Moro o, se si preferisce, si stacca sempre di più dalle ultime posizioni di Andreotti. Anche Colombo è per una nuova maggioranza politicamente e moralmente impegnata, la cui mancanza ha indebolito la stessa esperienza di Centro Sinistra (i famosi franchi tiratori).

Persone citate: Andreotti, Moro

Luoghi citati: Potenza, Roma