Alla Spezia duemila edili in "cassa integrazione,,?
Alla Spezia duemila edili in "cassa integrazione,,? Sospesi gli scavi nel fiume Magra Alla Spezia duemila edili in "cassa integrazione,,? Il ministero dei Lavori Pubblici ha proibito gli scavi perché potrebbero crollare i ponti - Le imprese saranno quindi costrette a sospendere l'attività .1 nnc' -orrispondente) La Spezia, 29 marzo. In seguito aUa sospensione dell'attività di scavo nel fiume Magra, oltre duemila dipendenti di ditte edili e delle imprese che hanno i lóro impianti sul fiume, rischiano di rimaner? in cassa integrazione. La decisione, che rappresenta un duro colpo ai livelli occupazionali della provincia della Spezia, è stata presa durante una riunione tenutasi all'Unione Industriali tra imprese edili ed escavatori. Si sono pronunciati per il drastico provvedimento la maggior parte dei partecipanti. Come conseguenze della situazione venutasi a creare, le aziende interessate sospenderanno la produzione. Il divieto di proseguire gli scavi è stato imposto dal Genio civile della Spezia, per la mancata proroga da parte del ministero dei Lavori Pubblici all'autorizzazione ad esercitare l'attività. «Detta decisione — si legge in un comunicato degli stessi industriali — se non si avrà l'auspicata proroga, oltre a sancire definitivamente la morte delle aziende di escavazione, costituisce un insostenibile aggravio dei costi per le imprese edili operanti nella provincia della Spezia che sarebbero costrette ad approvvigionarsi in altri centri di produzione a prezzi più alti e con conseguenti ulteriori oneri derivanti dalle spese di trasporto». Inoltre gli industriali richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica sulla grandissima importanza d'alcuni lavori edili, attualmente in corso, che potrebbero essere ritardati a causa della chiusura di queste imprese, e cioè il costruendo raccordo autostradale Fornola-La Spezia che unirà il porto mercantile della nostra città con la «A 12», il ponte sul fiume Magra, le opere marittime relative ai nuovi banchi, namenti del porto mercantile e alla sistemazione de! bacino di carenaggio. I motivi che hanno indotto il ministero dei Lavori Pubblici a non prorogare l'autorizzazione per l'escavazione sono stati detemiinati soprattutto da alcune amministrazioni comunali della vallata del Magra, le quali lamenta¬ vano il crescente depauperamento, per mancanza di sabbia, delle spiagge di Bocca di Magra e Fiumaretta, la costante minaccia della stabilità dei ponti e d'altri manufatti ubicati nell'alveo del fiume o nella loro prossimità. Inoltre il pericolo d'inquinamento della falda acquifera che scorre sotto l'alveo del Magra e che costituisce l'approvvigionamento per tutta la provincia della Spezia e parte della Lunigiana. e 1 c
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