Eire: catturata una nave con 5 tonnellate di armi di Renato Proni

Eire: catturata una nave con 5 tonnellate di armi Il carico fornito dal governo libico? Eire: catturata una nave con 5 tonnellate di armi Arrestati tre " provisionals ", tra i quali il notissimo Joe Canili, che erano saliti a bordo per ritirare le casse - Collaborazione tra la "Royal Navy" e la marina dell'Irlanda (Nostro servizio particolare) Londra, 29 marzo. Il ministro per la Difesa irlandese Paddy Donegan ha annunciato, in una conferenza stampa a Dublino, che quattro unità della Marina della Repubblica hanno catturato un battello proveniente dal Mediterraneo nella cui stiva sono state trovate cinque tonnellate di armi destinate ai guerriglieri « pròvisional » nell'Ulster. I giornali inglesi presumono che il materiale bellico sia stato fornito dal governo della Libia. La vicenda della «Claudia» sembra tratta da un film sul traffico clandestino di armi. La nave, di 298 tonnellate, era partita da Cipro ed aveva raggiunto Tunisi. Il 13 marzo era ripartita per Cadice, ma vi giunse solo otto giorni dopo. Nel periodo tra queste due date, si presume che la «Claudia» abbia fatto scalo in un altro porto per caricare le armi. La vera missione del battello, però, non era sfuggita ai servizi segreti britannici. La nave fu discretamente seguita da un'unità della «Royal Navy» da Gibilterra sino al Mare d'Irlanda, quando la' responsabilità di concludere l'operazione è passata alle autorità di Dublino. Il ministro Donegan non ha, tuttavia, voluto confermare che l'Inghilterra e l'Irlanda abbiano collaborato strettamente in questa vicenda. Comunque, quando la «Claudia» è giunta al largo delle coste della contea di Waterford, Irlanda meridionale, l'intera marma irlandese era pronta ad intervenire. L'appuntamento dei contrabbandieri d'armi era fissato al largo di Helvick Head, davanti al villaggio di pescatori di Dungarven. Una motolancia con tre uomini a bor¬ do, infatti, si è staccata dal porticciolo per puntare verso il battello e trasportare a terra le armi. Ma 140 marmai armati, più un contingente dell'esercito, ne seguivano con attenzione le mosse. Quando gli uomini dell'Ira sono saliti a bordo del battello, il comandante della marina irlandese Thomas McKenna ha ordinato a due dragamine di bloccare la «Claudia». Un gruppo di 12 marinai irlandesi armati salivano a bordo del battello. Una breve ispezione ha permesso di scoprire 250 moschetti, 240 pistole e un numero imprecisato di mine anticarro. La marina irlandese ha immediatamente posto sotto sequestro la « Claudia ». I tre irlandesi che vi erano saliti sono stati tratti in arresto, e trasferiti nel carcere di Cork. Tra essi vi è Joe Cahill, il notissimo ex comandante dell'Ira a Belfast. Assieme ai due compagni, Gerald Murphy e Sean Garvey, sarà accusato di importazione illecita di armi davanti ad un tribunale penale speciale. Per l'Ira «provisionai», il fallimento della missione della «Claudia» è un colpo durissimo. Il ministro per la Difesa irlandese si è rifiutato di dire chi voleva contrabbandare armi in Irlanda e da che paese esse provengano. Egli ha aggiunto che le armi saranno sequestrate ma che il capitano della «Claudia» non sarà accusato di alcun reato. Il battello verrà allontanato dalle acque territoriali irlandesi e se si farà rivedere, ha detto il ministro, «lo affonderemo». La «Claudia» fu varata nel 1956. Essa è registrata dalle autorità marittime di Nicosia e i suoi proprietari sono i coniugi Marlene e Gunther Leinhauser e il signor Peter Mulack, tutti cittadini della Repubblica federale tedesca. Tutti e tre hanno smentito, stasera, di essere stati al corrente della missione della loro nave. Renato Proni