Una battaglia tra due bande in Versilia per il duro "racket" dei locali notturni di Filiberto Dani

Una battaglia tra due bande in Versilia per il duro "racket" dei locali notturni Risse, estorsioni e sequestri sulla riviera tirrenica Una battaglia tra due bande in Versilia per il duro "racket" dei locali notturni Tredici persone sono state denunciate: sei in carcere, le altre sono ricercate - I banditi più violenti vengono dal Nord, vogliono il dominio dei "nights" e della prostituzione - Molti gestori pagano (Dal nostro invialo speciale) Viareggio, 27 marzo. Risse, estorsioni, sequestri di persona: in Versilia è divampata la guerra del «racket», due bande avversarie mirano a conquistare con la violenza la supremazia sul mondo notturno, imponendo, con la legge del più forte, le tangenti di una losca protezione. Polizia e carabinieri non sembrano avere dubbi. «Questi "racketeers" — dicono coloro che muovono i fili dell'inchiesta — si contendono il dominio dei "night chibs" e della prostituzione. Fortunatamente siamo intervenuti in tempo: il fenomeno del "racket" in edizione versiliese è ormai sotto il nostro controllo». Tredici persone sono già state denunciate alla procura della Repubblica di Lucca: sei di esse sono finite in carcere, le altre sono ricercate. Egemonia del vizio Chi sono e da dove vengono i racketeers che hanno scon-volto le «notti bianche» della riviera tirrenica? Gli investi-gatori non vogliono fare no- mi («Per il momento possia- ?tzo soltanto dire che si tratta di pregiudicati»), ma lasciano capire che i più violenti sono calati dal Settentrione con il preciso scopo di dare la scala- ta al mondo della malavita versiliese. E' nato cosi il conflitto tra due bande per l'egemonia del vizio. «Da qualche tempo — dicono , ancora gli investigatori — si è avuta tutta una serie di episodi premonitori che ci hanno messo in allarme: improvvise risse nei "nigths", violenze e intimidazioni di ogni genere nei confronti dei gestori dei locali notturni e delle prostitute locali». Poi il gioco si è fatto più pesante. A Lucca, il 10 marzo scorso, due ragazze sono state J vrapite in pieno giorno da tre j zndasstmzddlluomini e due donne, ma il rapido intervento dei carabinieri, ai quali l'episodio era stato riferito da un passante, ha fatto fallire l'azione del «commando». Arrestati i cinque rapitori, le due ragazze, una di 19 anni, l'altra di 22, hanno rivelato uno sconcertante retroscena: «Ci volevano portare a sdgttlpsViareggio per farci processa re, così ci hanno detto, da un | uloro "tribunale". La nostra i ucolpa era quella di aver rifiu- \ c1 tato un'offerta di protezione», i . Altro grave episodio: ieri j d1 notte, uno spezzino di venti- j \ sette anni è stato accoltellato \ da quattro uomini che lo hanno poi abbandonato con uno squarcio al polmone destro, davanti alla porta di casa. E' intervenuta la squadra mobi Sle, ma dalla bocca del ferito; ve i recenti episodi di violen za hanno fatto sospettare l'e- non è uscita una sola parola d'accusa nei confronti degli aggressori: «Non li conosco: sono sbucati dall'ombra e mi sono saltati addosso», ha detto il giovane. Un «regolamento di conti» o una «punizione» inflitta dal «tribunale» della malavita? "Torneremo presto" L'inchiesta della polizia e dei carabinieri è in pieno sviluppo, nelle ultime ore si è allargata alla Riviera ligure, do sistenza di un unico filo conduttore con il «racket» della Versilia. «Purtroppo — spiegano gli investigatori — ci troviamo con le mani legate perché certi gestori di ''nights'' preferiscono pagare la tangente per essere protetti piuttosto che denunciare l'estorsione». Uno dei tanti episodi. Qualche tempo fa, tre uomini si sono presentati in un «night», hanno consumato cinque bottiglie di «champagne», poi, al momento di sai dare il conto, hanno salutato il gestore dicendogli: «Dovete essere onorato della nostra presenza. Torneremo presto». Sono "ornati, infatti, e hanno discusso la tangente che doveva essere loro pagata. Informata della vicenda da un confidente, la polizia ha convocato il gestore per chiedergli se intendeva sporgere denuncia: conosceva i «racketeers», perché mai gli mancava il coraggio civile di firmare una deposizione? «Il coraggio civile ce l'ho — ha risposto l'uomo — ma è quello fisico che mi manca. Mettiamo che voi arrestiate quei prepotenti. E se poi tra un mese me li ritrovo nel "nigth"? Passi pure per le suppellettili e il bar, ma ai miei occhi e alle mie mascelle ci tengo». C'è stato un solo caso di denuncia e riguarda il «Bataclan», uno dei locali notturni più in voga di Torre del Lago. Una sera un giovanotto ha chiamato da parte il direttore e gli ha fatto questo discorsetto: «Gli affari del suo locale vanno a gonfie vele e perciò hanno bisogno di una protezione. Ho degli amici che sono in grado di offrirgliela per cinquantamila lire a sera: nei prossimi giorni verranno a farle visita». Senza pensarci su, il direttore ha riferito tutto ai carabinieri, ma il giovanotto è riuscito a prendere il largo (aveva affittato una villetta a Forte dei Marmi) un paio di giorni prima che l'identificassero: pare sia figlio di un noto professionista romano. Ora è stato denunciato alla magistratura per tentata estorsione. Filiberto Dani

Luoghi citati: Forte Dei Marmi, Lucca, Torre Del Lago, Viareggio