La "notte delle delibere,, all'esame del magistrato

La "notte delle delibere,, all'esame del magistrato Inchiesta aperta a Palermo La "notte delle delibere,, all'esame del magistrato In 22 minuti la maggioranza de, psdi, pri del Consiglio comunale approvò 2716 argomenti (Dal nostro corrispondente) Palermo, 23 marzo. (a.r.) Procura della Repubblica e assemblea regionale siciliana si occupano della « notte delle delibere» (tra il 26 e il 27 febbraio) quando la giunta dc-psdi-pri pose in votazione al Consiglio comunale di Palermo 2716 delibere in 22 minuti. La votazione fu indetta alle 6 del mattino, dopo che per l'intera notte il Consiglio, non convocato da sette mesi, aveva discusso un'infinità di argomenti. Le opposizioni protestarono, e i consiglieri comunisti e socialisti abbandonarono l'aula. I missini, che rimasero votando contro, il 3 marzo presentarono un esposto al procuratore capo della Repubblica di Palermo, Giovanni Pizzillo. Ora il sostituto procuratore Salvatore Celesti ha chiesto al sindaco Giacomo Marchello. democristiano, di trasmettergli gii atti riguardanti la contestata seduta consiliare: delibere, verbali, testo stenografico. « In un crescendo di allucinante confusione, è detto tra l'altro nell'esposto presentato alla procura, il ragioniere generale del Comune (pur essendo presente il segretario generale) sedutosi alla destra del sindaco, inij ziava la chiamata delle prò| poste di deliberazione riportate ai numeri 10, 11, 12 e 13 dell'ordine del giorno dati-dona una rapidissima quanto inintelligibile lettura delle relative intestazioni e dichiarandole quindi, egli stesso, per approvate senza che si fosse proceduto ad alcuna formale votazione ». Della vicenda, intanto, si è occupata, questa mattina, la assemblea regionale. E' stato chiesto l'intervento del go¬ verno regionale attraverso la nomina di una commissione d'inchiesta cui affidare il compito di rilevare eventuali responsabilità amministrative dei componenti la giunta palermitana o di funzionari comunali. I deputati comunisti, socialisti e missini hanno, inoltre, sollecitato il presidente della Regione, Giummarra, e l'assessore agli Enti locali, Muratore, entrambi democristiani, ad annullare la seduta k incriminata ».

Persone citate: Giacomo Marchello, Giovanni Pizzillo, Giummarra, Muratore, Salvatore Celesti

Luoghi citati: Palermo