Heinemann è partito da Roma Leone restituirà la visita a Bonn di Lamberto Furno

Heinemann è partito da Roma Leone restituirà la visita a Bonn I cordiali rapporti tra l'Italia e la Repubblica federale Heinemann è partito da Roma Leone restituirà la visita a Bonn II presidente tedesco oggi a Ravenna e a Venezia in forma privata dopo l'incontro ufficiale - Il ministro Scheel sottolinea le eccellenti relazioni tra i due governi: la crisi monetaria non graverà sui lavoratori italiani in Germania (Nostro servizio particolare) Roma, 23 marzo. Gustav Heinemann si è congedato stasera al Quirinale dal presidente della Repubblica, Leone, rinnovandogli l'invito, formulato ieri, a recarsi in visita di Stato in Germania. L'invito è stato accettato, la data del viaggio sarà concordata attraverso i normali canali diplomatici. I due statisti e le rispettive consorti si sono salutati con grande cordialità, la stessa che ha dominato i colloqui ufficiali sui quali ha riferito stamane ai giornalisti il ministro degli Esteri tedesco Walter Scheel rispondendo per un'ora e mezzo a decine di domande. « Fra Italia e Germania — ha detto — esiste una base di comuni interessi che hanno permesso di armonizzare le rispettive opinioni sui principali problemi internazionali, in un contesto di rapporti bilaterali eccellenti ». Scheel si è detto convinto che il governo italiano tornerà ad una politica monetaria comune non appena la situazione economica interna lo permetterà. Ha smentito che Parigi, Bonn e Londra preparino un incontro sui problemi mone tari escludendone l'Italia. Un altro punto di perfetta intesa riguarda la necessità, sostenuta dalla Germania, che la conferenza di Helsinki e quella di Vienna sulla riduzione delle forze armate fra Est ed Ovest non provochi «pressioni maggiori nel Nord Europa e nell'area mediterranea». I due Paesi operano d'accordo per favorire la pace nel Medio Oriente. Scheel ha negato che le ripercussioni monetarie sull'economia tedesca siano tali da provocare riduzioni della manodopera che, in ogni caso, colpirebbero tutti i lavoratori senza discriminazioni di nazionalità, e non solo gli emigrati italiani. L'unico problema «aperto», secondo le parole di Scheel, riguarderebbe la scelta del sistema di Tv a colori, fra il «Pai» (tedesco) e il «Secam» (francese). «Penso che possiamo aspettarci tra non molto una decisione. Già una volta il governo italiano aveva annunciato la propria scelta: possiamo solo sperare che mantenga la promessa anche per non spezzare l'omogeneità creatasi in Europa nel si- stema di Tv a colori». E' evidente che chiede l'adozione del sistema «Pai», dopo le polemiche dell'estate scorsa quando fu sperimentato anche il sistema «Secam». Heinemann ha parlato stamane dei problemi dei lavoratori italiani in Germania (reclutamento, alloggi, scuole per i fi¬ gli) con i sottosegretari Elkan e De Cocci, con rappresentanti della Cgil, Cisl, Uil. In serata Heinemann e Leone, con le consorti, hanno assistito al Teatro dell'Opera alla rappresentazione di gala del Cavaliere della Rosa, di Strauss, interpretata dal complesso dì Stato di Colonia. Il presidente tedesco e la signora sono partiti in nottata, a bordo del treno presidenziale, per Ravenna e Venezia. Lamberto Furno (A pag. 2: L'esperienza antinazista di Hilda Heinemann, di Liliana Madeo). Roma. Il presidente Heinemann, a sinistra, durante l'incontro con i giornalisti nei giardini di Villa Massimo, sede dell'Accademia Germanica (United Press International)

Persone citate: Elkan, Gustav Heinemann, Hilda Heinemann, Liliana Madeo, Strauss, Villa Massimo, Walter Scheel