Thoeni e Zwilling a nervi tesi di Giorgio Viglino

Thoeni e Zwilling a nervi tesi La Coppa del Mondo.di sci si decide negli Stati Uniti Thoeni e Zwilling a nervi tesi L'italiano e l'austriaco sono separati da sette punti - Thoeni è ancora turbato dal passo falso in Giappone David, accusato di avere un carattere "troppo debole", ha litigato con il d.t. Hinterseer - Ora, afferma con timore che il rivale non sbaglierà più - Oggi speciale femminile (con la Giordani), domani quello maschile (Dal nostro inviato speciale) South Lake Tahoe, 21 marzo. La corsa pazza dello sci mondiale sta per finire sulle montagne della Sierra Californiana. La chiamano la «valle dei cielo» questa conca stupenda che sale dai duemila metri del lago Tahoe ai tremila e trecento del Monument Peak, attraverso una foresta solcata soltanto dai tagli indiscreti delle piste larghe ma non facili. Tutto tiene fede al nome, lo spet- tacolo della natura, le costruzioni inserite e quasi nascoste tra gli alberi, gli impianti velocissimi e moderni. Fa impressione soltanto 11 tempo, che è pazzo, più pazzo di quanto non sia già stato durante tutta la stagione, concentrando nel breve volgere di un'ora il sole più splendente e la bufera più disastrosa. Dopo le piste senza neve di Francia e Svizzera, 11 freddo polare del Canada del sud e la pioggir dell'Alaska, le ultime due gare di Coppa, slalom e gigante. rischiano la loro validità tecnica per questa instabilità atmosferica. In altre parole, l'avversario più pericoloso per Gustavo Thoeni non è David Zwilling ma un colpo di fortuna o di sfortuna che lanci giù per la pista questo o quell'avversario nel momento più adatto. Gustavo, ritrovato dopo qualche settimana di vagabondaggio per il mondo, appare piuttosto nervoso. Niente di particolare alla vista ma una certa tensione nei gesti. un mutismo un poco più esaspe rato, una insofferenza insolita nel confronti di questo o quel compagno. Gustavo ha accettato senza drammi la gara sbagliata dell'Alaska e il gigante successivo altrettanto negativo di Naeba. Quello che non ha digerito è stato invece lo stop forzato dello slalom giapponese, dove è caduto nel modo più banale. Ha detto con la con sueta sintesi: «Quel giorno ho pensato di aver perso la Coppa». E invece Zwilling ha ceduto ancor prima di partire e tutto è tornato come prima, tutto rinviato alle gare dei prossimi giorni. Dal Giappone alla California c'è stato l'intermezzo delle Hawaii, distensivo ma nemmeno troppo fortunato. Pare che in questo, periodo a Honolulu capiti un temporale ogni dieci anni: bene, questo era l'anno buono e invece del sole c'è stata pioggia e vento. Un po' di distensione si è avuta, comunque, e ieri a Reno, nella gran contusione delle macchinette da gioco che riempiono ogni angolo libero di alberghi e ristoranti, abbiamo visto ragazzi vivi e non automi spenti. In effetti, è stressante il viaggio dall'Europa verso il Pacifico, meno assai quello contrario che accorcia la giornata. Giunti a questo punto le qualità di ciascuno tendono a livellarsi e piuttosto influiscono le condizioni fisica e psicologica. Gli austriaci, forse, hanno commesso un errore nel tentativo di staccarsi dai loro avversari fermandosi a Tokio a riposare e giungendo soltanto nella tarda serata di Ieri a South Lake Tahoe. Erano pressoché affranti, scombussolati per di più da un interminabile viaggio in pullman da San Francisco durato oltre cinque ore. Se Gustavo è nervoso e non lo da a vedere, Zwilling sembra in. vece sul limite del crollo. Pare che ci sia stato un dibattito piuttosto serrato con Hinterseer padre, che ha imputato a Zwilling un carattere troppo debole, portando ad esempio suo figlio Piansi, che in effetti sta compiendo un finale di stagione più che brillante.-Zwilling non ha gradito il confronto e ne è nata una discussione feroce che ha avuto come risultato lo stuccamente della squadra in due clan. Intervistato dalla catena televisiva Abc, Zwilling ha dichiarato: «Io non ho vinto la Coppa quando dovevo, quando Thoeni ha sbagliato, ma la colpa non è soltanto mia. Adesso penso che sia molto difficile perché Thoeni non sbaglierà più». Gustavo, che in questi casi è più risparmiatore del soli-1 to, ha replicato nell'intervista che seguiva con un esauriente: «7 none», lo spero, e una dozzina di si e no ben alternati. Quel sette punti che costituiscono il margine prezioso di Gustavo rendono obiettivamente difficile 11 recupero da parte di Zwilling, mentre la minaccia di Hinterseer e Neurcuther rimane abbastanza teorica. C'è insomma, una certa fiducia pur considerando le difficoltà soprattutto di ordine psicologico del momento. Un ruolo importante potranno giocarlo Pegorarl, che è al massimo della forma, Eberardo Schmalzl, in netta ripresa, Helmuth Schmalzl, se riuscirà a riprendersi dal violento attacco influenzale, e Pierino Gros, che è potenzialmente il più forte di tutti (insieme con il francese Perrot) ma non riesce a ottenere i risultati adeguati. Domani si comincia con lo slalom speciale femminile e, contrariamente al solito, dobbiamo tenere ben d'occhio anche questa gara, viste le eccezionali prestazioni di Claudia Giordani che viene z considerata come la vera rivelazione di questa tournée nippoamerlcana. La Giordani partirà ancora nel secondo gruppo e quindi sarà piuttosto difficile per lei ottenere un risultato d'eccezione quale il secondo posto del gigante di Naeba. Non si pub pretendere un miracolo ogni giorno, ma indubbiamente sarà ancora una volta tra le maggiori protagoniste. Giorgio Viglino Ecco 11 programma delle gare in Usa che decideranno la Coppa del mondo. Oggi: slalom speciale femminile. Domani: slalom gigante femminile; slalom speciale maschile (due manches). Sabato: slalom gigante maschile (due manches).