Non è ancora vedova per la legge la moglie di un uomo decapitato
Non è ancora vedova per la legge la moglie di un uomo decapitato Il delitto della roggia Bertonica a Milano Non è ancora vedova per la legge la moglie di un uomo decapitato La vittima venne sepolta come "ignoto" e lei risulta ancora coniugata - Accusata insieme al suo amante del delitto, venne successivamente scagionata (Dal nostro corrispondente) Milano, 21 marzo. (p\ ni.) Pur potendo presentare una sentenza della corte di assise di Milano che nel 1967 condannò un uomo a 23 anni di reclusione per l'omicidio del marito, la moglie ha presentato oggi alla procura della Repubblica di Milano una istanza affinché venga riconosciuto ufficialmente il suo stato di vedovanza. Protagonista di questa vicenda dai risvolti incredibili, è Anna Amazio di 40 anni residente attualmente a Pioltello, sospettata nel lontano 1958 di complicità nell'assassinio del marito, il ciabattino Giulio Masaro, trovato decapitato nelle acque della roggia Bertonica. Per ben quattro anni il tronco umano trovato nella roggia Bertonica rimase senza nome; finalmente il corpo, decapitato, venne riconosciuto come quello di un calzolaio poliomielitico scomparso dalia sua abitazione in via Conca del Naviglio il 7 luglio '58. Gli inquirenti ritennero che l'omicidio fosse stato compiuto dalla moglie che da tempo aveva una relazione con un meccanico di Casalpusterlengo, Luigi Dansi di 49 anni, con la complicità del fratello della donna Vittorio Amazio. Nel 1962 la corte di Assise di Milano condannò a 22 anni di reclusione il Dansi ed emise sentenza di assoluzione per i due fratelli Amazio. Il presunto assassino venne successivamente assolto per insufficienza di prove in corte di appello, ma la Corte di cassazione annullò questa seconda sentenza. Al termine del terzo processo, il meccanico venne definitivamente condannato a 23 anni di reclusione. Mentre si svolgevano le vicende del complesso iter giudiziario, il tronco mutilato di Giulio Massaro è rimasto in questi anni tumulato nel cimitero di S. Martino in Strada come « ignoto »; pertanto per lo stato civile Anna Amazio risulta sempre coniugata. Ora la donna, decisa a risposarsi, ha dovuto presentare l'istanza alla procura affinché le autorità comunali a quasi 15 anni di distanza dal tragico delitto, si adeguino alle risultanze delle perizie ed alla sentenza del tribunale.
Persone citate: Anna Amazio, Giulio Massaro, Luigi Dansi
Luoghi citati: Casalpusterlengo, Milano, Pioltello
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