Una speranza nel buio

Una speranza nel buio SelJ3Gr SJ3GriCÌGrG Una speranza nel buio Esistono negli Stati Uniti speciali apparecchi a circuito televisivo chiuso: consentono la lettura di libri e giornali ai minorati della vista con un residuo visivo - Il costo di queste invenzioni Tra gli amici di Saper spendere una professoressa, che non desidera essere nominata, si fa portavoce di alcuni amici ciechi. « Sono stata incaricata — scrive — di assumere informazioni per sapere a che punto siano i lavori riguardanti uno speciale apparecchio, quasi una piccola telecamera, che montato su occhiali darebbe la possibilità di lettura dal nero. Il metodo " Braille " infatti, a parte la difficoltà di reperire opere di un certo livello e l'ingombro dei volumi stessi, è poco conosciuto e non può essere praticamente adottato da coloro che non vi sono stati addestrati fin dalla più giovane età, perché non è facile avere, in età adtdta, il tatto sensibile come è necessario. Spero che riuscirete ad accontentarci ». Novità della tecnica al servizio dell'uomo ** Abbiamo rivolto la domanda alla sezione di Torino dell'Unione Italiana Ciechi: « Le notizia riguardanti questo apparecchio — ci ha detto il segretario — sono recenti e di grande importanza per i minorati della vista. Una circolare inviataci dal " Centro per l'autonomia del non vedente " di Firenze ci ha dato proprio ora informazioni utili su alcuni importanti ritrovati, che sono ormai passati dalla fase sperimentale a quella industriale c quindi alla produzione in serie. Tra questi si trova l'apparecchio in questione ». Si tratta di un sistema a circuito televisivo chiuso. « L'apparecchio proietta su schermi televisivi testi scritti in nero, lettera per lettera, molto ingrandita, e permette la lettura a coloro che godono di un qualche residuo visivo. Può essere usato in sale di lettura, scuole ecc ». Il costo di una tale attrezzatura è elevato. Le ditte produttrici sono americane e ci si deve rivolgere direttamente a loro per l'acquisto: la spesa oscilla tra un minimo di 1195 dollari e un massimo di 1525 dollari (sulle 695-915 mila lire circa). « Esistono anche apparecchi — continua il segretario dell'Unione Italiana Ciechi — che ingrandiscono l'immagi- He per mezzo di lenti manovrale a mano. Possono essere utili individualmente a coloro che riescono a leggere usando lenti correttive, sovente anche con l'aiuto di un campo visivo illuminato ». Anche questi sono prodotti negli Stati Uniti ed il prezzo è di circa 295 dollari (cioè circa 168.000 lire). E' una speranza che non deve però destare troppe illusioni: chi è completamente cieco non avrà possibilità di usufruire di queste attrezzature. Invieremo privatamente alla professoressa che ce ne ha fatto richiesta l'indirizzo delle ditte americane produttrici di queste ultime invenzioni della tecnica al servizio dell'uomo. (Nella foto a fianco: danzatrice cieca; in basso: questa ragazza " legge " un manifesto con l'ausilio di un apparecchio elettronico che le " parla " attraverso le dita). Una scuola per orafi tutte le sere per 4 anni Abbiamo fatto attendere a lungo la risposta alla signora Nilla Bianotti, ma non è stata dimenticata. Speriamo che sia rimasta nostra amica e che possa perciò vedere ricompensate la sua fiducia e pazienza. « Desidererei imparare l'arte della bigiotteria e dell'oreficeria — ci aveva scritto —, riparare spille e fermagli, anelli, bracciali, insomma tutti quei lavoretti necessari su gioielli finti o autentici. Esiste una scuola apposita? ». A Torino c'è la scuola professionale per orefici fondata nel 1904 che potrebbe soddisfare il suo desiderio. « E' sotto l'egida del Comune, della Camera di Commercio e del Consorzio Provinciale per l'Istruzione Tecnica — ci ha precisato il suo preside, dott. Della Valle —. Si svolgono corsi serali di due ore, lutti i giorni escluso il sabato. C'è un laboratorio di oreficeria completamente attrezzato a disposizione degli iscritti, nel quale potranno imparare a comporre, modellare q riparare un gioiello ». La quota di iscrizione all'anno scolastico è di 10 mila lire. La scuola provvede a dare gratuitamente i ferri e le attrezzature occorrenti allo studio di quest'arte difficile e antica. « Chi ha necessità di imparare a fare incisioni o qualche particolare specializzazione — spiega il dott. Della Valle — può iscriversi come fuori corso e frequentare soltanto le lezioni relative alla materia di suo interesse». E' indispensabile però avere il diploma di tersa media. Coloro che seguiranno invece regolarmente il corso per orafi, potranno ricevere il diploma dopo quattro anni di studio e potranno cimentarsi nella creazione di gioielli di ogni genere. Saranno originali come il ciondolo con catena illustrato nella foto? Il maestro elementare e la cessione del quinto Un maestro elementare ci scrive di aver realizzato finalmente il sogno di avere un appartamento. « Non potendo acquistarlo nuovo — precisa — mi sono accontentato di un alloggio vecchio, da rimettere in ordine. Il mio modesto gruzzolo però è sfu¬ — ¬ malo al momento dell'acquisto e per i restauri necessari dovrò ricorrere a un prestito. A chi mi consigliate di rivolgermi? Un istituto di credito mi lui fatto un conto preventivo e per un prestito di 3 milioni e 228 mila lire mi porta via una bella fetta (circa 1 milione 146 mila lire). Mia moglie ed io, entrambi insegnanti elementari potremmo chiedere la cessione del quinto dello stipendio, ma lo Stato è sempre avaro con i suoi dipendenti c la cifra che otterremmo non coprirebbe le spese. Esiste qualche banca o istituto di credito che potrebbe concedermi un prestito di quattro-cinque milioni da estinguere anche nel giro di quattro-cinque anni, ma senza dover sostenere spese eccessive? ». ** Purtroppo no. « La cessione del quinto — ci ha spiegato un esperto — è una disposizione in vigore da tempo per gli statali ed è sempre conveniente, perché si rimborsano due milioni ad esempio in dieci anni pagando in più un milione. Nei contratti di privati con le banche una somma di due milioni presa a prestito viene ammortizzata in 25 anni, ma con una spesa pari a circa sei milioni di lire; se si volesse estinguere il mutuo in 15 anni, la cifra rimborsata sarebbe di circa 4 milioni ». Questo è il costo del denaro ai nostri giorni, signor maestro. Tenga conto naturalmente del processo di svalutazione della lira: in pratica con un milione di oggi non riesce certo ad acquistare quanto avrebbe comprato con un milione dieci anni fa. Ottima polenta d'Ivrea dell'operaio-pasticciere Un ex-pasticciere, ora operaio, e ancora appassionato al suo precedente lavoro e ci offre la sua collaborazione, con una variante personale della « polenta d'Ivrea ». « E' una ricetta da me sperimentata più volte — scrive — e risolta appositamente ad uso famiglia ». Ingredienti: tre uova intere e un tuorlo, 200 gr. di zucchero, 150 gr. di farina bianca per biscotti, 75 gr. di fecola di patate, 40 gr. di Burro, la punta di un cucchiaino da caffè di lievito in polvere, mezzo cucchiaino di miele, la scorza grattugiata di mezzo limone, una presina di vaniglia. Si procede in questo modo: « In un tegame capace si uniscono le uova, il tuorlo, lo zucchero e il miele e si scalda il tutto a bagnomaria sbattendo energicamente con un frullatore elettrico o in mancanza di esso con una frusta per circa 15-20 minuti. La crema deve diventare soffice e spumosa. A questo punto si aggiungono la farina setacciata con il lievito ed i profumi, avendo cura che la crema non ricada; per ultimo si unisce il burro sciolto, ma freddo, mescolando sempre adagio e con cura per non compromettere il risultato. Si versa l'impasto in una tortiera unta di burro e si cuoce in forno a 200 gradi per circa 20 minuti. Quando sarà cotta, si lascia raffreddare e si pennella con marmellata di albicocche sciolta (cioè scaldata sul fuoco), si granella con briciole di biscotti passati al setaccio e si decora tracciando striscie a spirale sulla sua superficie con la lama di un coltello ».

Persone citate: Della Valle, Nilla Bianotti

Luoghi citati: Firenze, Ivrea, Stati Uniti, Torino