Era stato un agente segreto l'inglese ucciso in Provenia

Era stato un agente segreto l'inglese ucciso in Provenia Il massacro nel campeggio francese Era stato un agente segreto l'inglese ucciso in Provenia Inquietanti analogie con il "caso Dominici" - La polizia "non esclude nessuna ipotesi" - Contraddittoria testimonianza del figlio del turista Salon-de-Provence, 20 marzo. Era stato nell'Intelligence Service, in Europa e in" Medio Oriente il campeggiatore inglese assassinato l'altra notte. Pelissanna John Cartland aveva effettuato numerose missioni nella Francia occupata, in Algeria e nell'Europa centrale. Secondo il quotidiano inglese Daily Telegraph, aveva lavorato in stretta collaborazione con i servizi della «Francia Libera», a Londra. Queste rivelazioni rendono ancora . più sorprendenti le analogie di questo delitto con «il caso Drummond», di ventuno anni fa, nel quale Sir Jack Drummond, sua moglie e la figlia furono uccisi, nella stessa zona della Francia meridionale. Anche Sir Jack, infatti, era stato nei servizi segreti britannici, durante l'ultima guerra. E del massacro del 1952 fu incolpato un vec¬ chio patriarca del luogo, Gaston Dominici. E col titolo «Un professore massacrato' con lo stile di Dominici» è uscito questa mattina ZTEvening Standard, a caratteri cubitali, a testimoniare la viva emozione che l'episodio di Pelissanne ha suscitato in Inghilterra. La tragedia è avvenuta in una roulotte dove il professore John Cartland e il figlio Bryan, sessanta e ventinove anni, si erano addormentati per passare la notte, dopo aver viaggiato parecchie ore. Il figlio è stato trovato gravemente ferito con colpi di coltello e ustioni, il padre ormai cadavere col cranio fracassato e la gola spaccata da un colpo dì accetta. La roulotte in fiamme. Il commissario incaricato delle indagini ha dichiarato che «al momento» egli non può «escludere nessuna ipotesi», né quella di un crimine commesso, da vagabondane, in via teotìca, un omìciéaO' Oa parte del figlio. «L'ipotesi del parricidio», ha affermato il commissario, «è certamente e assolutamente teorica, e nulla la conferma. Per il momento, non possiamo fare altro che rilevamenti sul luogo del delitto, per cercare di ricostruire gli itinerari e le circostanze del dramma. Attendo le analisi mediche sul cadavere, prima di interrogare nuovamente Bryan Cartland». Una importante testimonianza è stata raccolta: è quella di Federic Delaune, giunto per primo sul luogo della tragedia, poco dopo la mezzanotte di domenica. Si è accorto delle fiamme che uscivano dalla roulotte, e ha cercato di spostare l'auto, per allontanarla. Ma tutte le portiere erano state chiuse. E' stato in questo momento che ha udito la voce di Bryan Cartland, che giaceva a terra tenendosi una mano sul ventre: «Aiutatemi, sono ferito, perdo sangue». Bryan Cartland, interrogato più tardi, aveva affermato dì avere visto la sagoma di un uomo rovistare nei bagagli, di essersi avvicinato e di avere ricevuto un tremendo colpo alla testa, che gli ha fatto perdere i sensi. Ma i bagagli sono stati ritrovati intatti nell'auto. E Bryan non è stato ferito che di striscio, con un coltello di sua proprietà, alla regione addominale. Il corpo del padre si trovava in un bo schetto, a pochi metri dalla roulotte. Il suo capo porta an cora le tracce di due colpi mortali inferii con un'ascia (di proprietà dei due campeggiatori). Quello alla testa gli ha fracassato il cranio. Il colpo alla gola è stato invece inferto col taglio, e la lama dell'accetta è penetrata fino alle prime vertebre cervicali. (Ansa-Reuter )

Persone citate: Bryan Cartland, Dominici, Drummond, Gaston Dominici, Jack Drummond, John Cartland

Luoghi citati: Algeria, Europa, Francia, Inghilterra, Londra, Medio Oriente