Sulla Riviera ligure, come se fosse estate di Filiberto Dani

Sulla Riviera ligure, come se fosse estate Folla gioiosa lungo gli arenili: appaiono i primi costumi da bagno Sulla Riviera ligure, come se fosse estate Piemontesi e lombardi hanno approfittato del lungo "ponte" per scegliere il luogo dove trascorrere le ferie Come saranno i prezzi degli alberghi e delle pensioni per la prossima stagione - Le sistemazioni economiche (Nostro servizio particolare) Genova, 19 marzo. Il lungo «week-end» di San Giuseppe s'è concluso con il sole, così com'era cominciato. Da Ventimiglia al golfo della Spezia, il movimento turistico è stato imponente, il quadro che la costa ligure ha presentato in questi giorni sembrava quello classico dell'alta stagione. Litorali affollati, traffico convulso sulle strade, arenili brulicanti di gente in costume da bagno (e qualcuno non ha resistito alla tentazione di tuffarsi in mare). La maggior parte degli ospiti, quasi tutti piemontesi e lombardi, hanno approfittato di questa prima vacanza primaverile per una puntata esplorativa, alla ricerca dei luoghi dove trascorrere le va¬ canze per la prossima estate. La scelta è ampia: lungo i 157 chilometri di costa ci sono, distribuiti in ottanta centri balneari, 3325 esercizi alberghieri i quali offrono 60.500 camere con quasi 108 mila letti; altri trentamila letti sono offerti dagli esercizi extraalberghieri. «A giudicare dalle prime prenotazioni che abbiamo ri¬ cevuto, dicono gli albergatori, non c'è da stare allegri: sono poche, limitate a brevi periodi di permanenza, riguardano soltanto i mesi del gran caldo». Le preoccupazioni degli albergatori sono condivise dagli altri operatori turistici che non fanno mistero del loro pessimismo. L'anno scorso, e il ricordo è ancora vivo, le cose non sono andate in maniera particolarmente brillante: si è usciti, anzi», per il rotto della cuffia. Il turismo straniero ha buttato decisamente male, l'unico conforto è venuto da quello italiano il cui incremento, peraltro modesto, ha salvato una situazione pericolante (negli alberghi, tuttavia, il calo delle presenze è stato del 2-3 per cento; negli anni precedenti c'era stato un aumento complessivo dell'8,8 per cento). È non è tutto: la Liguria ha subito una drastica riduzione dei pernottamenti passando da una media di 106 a 80 giornate-letto {«in luglio e in agosto, lamentano gli albergatori, si sudano le sette proverbiali camicie, poi si sta con le mani in mano per tutto il resto dell'anno»). Non c'è da meravigliarsi, dunque, se l'atmosfera delle pre-vacanze in tutto l'arco costiero è fitta di bronci. Quest'anno, per di più, il costo della vita ha fatto un nuovo balzo in avanti, l'economia scricchiola, c'è il terremoto valutario. E' scontato che la stagione balneare '73 costerà in Liguria nettamente di più di quanto sia costata la precedente. Qualcuno dico che i «ritocchi» sono limitati a un 6-10 per cento, altri ammettono che gli aumenti, per effetto dell'Iva, possono arrivare dal 12 al 16 per cento, anche se, a giudizio del presidente degli albergatori della provincia di Savona, Carlo Buccelli, «il cliente non avvertirà il peso della nuova imposta in quel lungo arco di anno che non è di alta stagione». C'è infatti, un «distinguo)) che riguarda i giorni in cui la Riviera è gremita come un autobus nelle ore di punta, quelli attorno al ferragosto per esempio. « E' evidente, dice Carlo Buccslli, che in quei giorni il cliente dovrà pagare la tariffa massima e l'intera, a o . a 1 e i o a o o e i Iva: è una questione di mercato, molte richieste e poche offerte. Per tutti gli altri periodi, lo stesso cliente potrà beneficiare delle tariffe minime, sulle quali l'Iva inciderà poco o niente. Già oggi ci sono ottimi alberghi della nostra Riviera che offrono un soggiorno "tutto compreso" a 3000-3500 lire al giorno». Vogliamo scendere in dettaglio? A Sanremo, in un albergo di prima categoria, si paga per persona, dalle 4000 alle 7500 lire; in seconda categoria dalle 2500 alle 6300 lire; in terza e quarta categoria si oscilla tra le 1700 e le 4000 lire, A Diano Marina, i prezzi sono leggermente inferiori: fino a 3500 lire negli alberghi di seconda categoria, fino a 3400 lire in quelli di terza e quarta categoria. Naturalmente, le sfumature si accentuano scegliendo località più o meno celebri. Ad Alassio, gli alberghi di prima categoria fanno pagare da un minimo di 5000 lire a un massimo di 7500 lire, gli altri hanno prezzi compresi tra le 5000 della seconda categoria e le 1400 della quarta categoria (le due cifre indicano il massimo e il minimo). A Finale Ligure, si va dalle 5000-6500 lire della prima categoria alle 2400-5500 della seconda categoria, alle 1500-3500 lire della terza e quarta categoria. A Spotorno, 5500-8000 lire in prima categoria, 1600-3900 in terza e quarta categoria; a Varazze, 1800-3500 lire negli alberghi di seconda categoria, 1500-3000, in quelli di terza e quarta categoria. Per la « pensione completa », ì prezzi, oltre alla camera, includono la prima colazione e i due pasti: vanno dalle 9000 alle 15.000 lire negli alberghi di prima categoria, dalle 3600 alle 9000 per gli alberghi di seconda, fino a scendere alle 2600-5000 lire alla terza e quarta categoria. A levante, le tariffe alberghiere sono più o meno le stesse. Le eccezioni riguardano soltanto , i più rinomati luoghi di villeggiatura, dove i grandi alberghi hanno aumentato fino al 16 per cento il prezzo massimo della pensione giornaliera. Gli altri hanno contenuto i rincari al di sotto del 10 per cento: 1200-1600 al giorno gli alberghi di seconda categoria, 500-1000 lire quelli di terza e quarta categoria. Così le pensioni (300-700 lire in più) e le locande (200-400 lire in più). Il caro-vacanze ha colpito anche l'affitto degli appartamenti. Si va da 50 mila lire al mese per un alloggio modesto, in una località altrettanto modesta, a 220-250 mila lire per luglio e agosto scegliendo appartamenti (4-5 posti letto) con buon arredamento. I prezzi salgono a Sanremo, Alassio, Rapallo, dove si arriva a massimi di 600 mila lire per appartamenti di lusso o per ville, sempre in alta stagione. Più che giustificata, dunque, la preferenza di molti piemontesi e lombardi per l'acquisto in Riviera di appartamenti. Il prezzo d'acquisto viene ammortizzato in alcune stagioni. Il fenomeno è piuttosto imponente, visto che lungo la fascia costiera ligure, negli ultimi dieci anni, sono stati acquistati quasi settantamila appartamenti da adibire come «casa al mare». Ci sono, infine, le sistemazioni «economiche»; case di pescatori, appartamenti vecchiotti ma ripuliti e in buon ordine. Si affittano per 70-80 mila lire, da luglio ad agosto. Si va inoltre sempre più diffondendo la tendenza ad affittare case di campagna, sulle pittoresche colline alle spalle delle spiagge: i prezzi sono sensibilmente inferiori, le combinazioni a volte veramente allettanti. Filiberto Dani Rapallo. Folla di turisti sul lungomare, nell'ultimo giorno del lungo « ponte » (Tclcfolo Nazzaro)

Persone citate: Carlo Buccelli, Carlo Buccslli, Nazzaro