Uscire da un incubo

Uscire da un incubo Uscire da un incubo In molte case i topi rappresentano un pericolo reale - La derattizzazione va richiesta all'amministrazione condominiale, a cui tocca provvedere - In caso di rifiuto, esposto all'Ufficio d'Igiene Invocazione d'aiuto da due giovani sposi: « Abbiamo la casa invasa; i topi vi fanno salotto ed intrecciano danze e acrobazie in tutte le stanze. Nonostante un'accurata pulizia e l'uso di innumerevoli topicidi non riusciamo a liberarci dalla loro sgradita compagnia ». L'alloggio, al primo piano di un condominio di circa dieci anni di età, si affaccia sul cortile dove si trovano le pattumiere. « Eppure non crediamo che i topi provengano di lì dal momento che le porte sono sempre ermeticamente chiuse e di notte spranghiamo anche con le serrande ». E' evidente che questi ospiti scomodi hanno adottato la casa per loro fissa dimora e che un trasloco non rientra nei loro progetti. Ritrovate le tracce nella culla del bimbo Il disagio e il disgusto per i due giovani è enorme. Diventa quasi un incubo. « Soprattutto ora che abbiamo un bambino di pochi mesi — continua la lettera — e che abbiamo trovato tracce di escrementi persino sotto il cuscino della sua culla. Questi topini piccoli sembrano senza paura: ci passano sotto il naso e sui piedi, incuranti della nostra presenza e di quella di ospiti ». La scena potrebbe essere divertente come una pantomima: la moglie che salta sulla sedia con un gridolino isterico, il marito che dà piglio alla scopa per inseguire l'audace disturbatore; fuggi fuggi generale dei presenti e scomparsa rapidissima dell'intruso in un buco del muro. Ma i protagonisti di questa storia (e quanti nelle loro condizioni?) non si divertono: sono decisi a una caccia spietata. All'ultimo sangue. « Io chiedo alla vostra rubrica — precisa il marito — se esistono mezzi legali per ottenere una disinfestazione dei locali e in caso di rifiuto contro chi dovrei sporgere denuncia ». ** La situazione deve aver ormai raggiunto per i nostri due amici il limite della sopportazione. Si impone un rimedio drastico. « Alla derattizzazione — ci ha detto l'esperto — deve provvedere il condominio, tanto più che i topi, a quanto ci precisa il lettore in una postilla, si trovano anche negli alloggi soprastanti il suo. Si deve richiedere l'intervento di una delle tante ditte specializzate, se il fenomeno è di vaste proporzioni o provvedere da soli con prodotti efficaci. Invìi all'amministratore una lettera raccomandata invitandolo a provvedere ad un risanamento delle pattumiere e delle cantine ed in caso dì rifiuto si rivolga direttamente all'Ufficio d'Igiene facendo un esposto: si sa che i topi so- no portatori di malattie e la convivenza con loro non è certo salutare per una famiglia n. Se il lettore vuol accelerare la caccia e liberare almeno il suo alloggio dagli ospiti invadenti si rivolga a una ditta specializzata (gli invie- remo a parte l'indirizzo) ed acquisti un prodotto, che — a quanto ci è stato assicurato da più parti — dà risultati sicuri e rapidi. « E' a base di anticoagulante del sangue — ci ha spiegato il titolare della ditta — e distrugge veramente i topi, spingendoli ad- uscire all'aperto, lontano dall'appartamento, quando devono morire. Il topo è un animale pulito ed astuto. Si insedia in una casa in un gruppo familiare ed in questa prolifica senza sosta. Alcuni prodotti tossici si rivelano inefficaci, perché le femmine mangiano soltanto ciò che conoscono oppure ciò che vedono assaggiare dal maschio. Ma se il maschio sta visibilmente male, un sesto senso le avverte del pericolo e di solito riescono a scampare alla morte ». S'impone un rimedio ma rapido e drastico Occorre perciò un topicida che intossichi l'animale senza dargliene la sensazione fìsica. « La nostra esca, adottata anche da molti Comuni per le loro opere di derattizzazione — spiega l'esperto — è in grani, del tutto inodore, e si è sempre rivelata utile. Costa 3 mila lire al chilo e per un alloggio di dimensioni normali ne servono in media due o tre chili. Si sparge a mucchietti in più punti, rinnovando la quantità appena si nota che è stata mangiata ». Entro una settimana il lettore avrà vinto la sua battaglia. I topi dovrebbero essere scomparsi e di loro non si troverà alcuna traccia nell'appartamento. « Naturalmente se ci sono buchi o fenditure nei muri di casa sarà opportuno chiuderli bloccandoli con un pezzo di vetro all'interno e ricoprendoli all'esterno con un po' di gesso ». Questo è quanto può fare il lettore come singolo proprietario. Ma importante è non trascurare un'operazione analoga in tutta la casa, soprattutto nelle parti, (come pattumiere e cantine), abitualmente frequentate dai topi. E ciò spetta all'amministrazione del condominio. II metodo da seguire è identico: lo stesso prodotto, acquistato a spese di tutti i condomini, dovrà essere distribuito nei luoghi di maggior passaggio o nei quali si suppone che gli animali abbiano il nido. Non si deve frapporre indugio. Nessuno potrà sostenere che i soldi sborsati a tutela della salute della comunità non siano stati spesi bene. Perché i miei gerani intristiscono subito? Avere un balcone fiorito, ricco di verde e di corolle, è orgoglio di molte donne. Ma non è possibile a tutti coltivare specie ricercate e inconsuete perché nel già striminzito bilancio di una famiglia la spesa per il balcone o per la terrazza non può accaparrarsi una parte troppo cospicua. Ci si accontenta di solito dei fiori più comuni e meno costosi, dalle petunie ai gerani. Soprattutto questi ultimi hanno schiere di appassionati coltivatori. Scrive la signora Elda Bergero: « Ho un problema di ordine botanico e spero che "Saper spendere" voglia dare un po' di spazio alla mia richiesta. Siamo due coniugi lavoratori e soddisfazione di entrambi, alla sera, è di dedicare il nostro tempo alla cura dei gerani che rallegrano il balcone. Ci piacciono in modo particolare quelli a fiore doppio. Eppure nonostante le nostre attenzioni i gerani intristiscono, talvolta le loro foglie assumono la strana forma di una coppa, come se stessero richiudendosi. Vorremmo capirne il motivo. Capita anche alle piante nuove: appena acquistate sono belle e fiorenti e dopo qualche giorno presentano foglie più chiuse. Il balcone è al primo piano, esposto a mezzogiorno in una via ricca di traffico. I concimi da noi abitualmente usali sono parecchi (la lettrice ne indica 1 nomi, n.d.rj e tutto ciò che potrebbe ovviare all'inconveniente. Per ora senza successo ». * * Il geranio è una pianta molto antica (pare che fosse già apprezzata e diffusa al tempo dei Greci e dei Romani), anche se le varietà coltivate ai nostri giorni sono sicuramente diverse nell'aspetto e nelle caratteristiche principali. Oggi si conoscono circa 1200 specie di gerani, una ricchezza naturale che può rendere più belli e più originali i nostri tristi balconi di città. E proprio la città moderna, soffocata dallo smog e dai gas di scarico delle industrie e delle automobili, potrebbe essere la causa della loro vita precaria. Terra adatta e misura per concime ed acqua Sostiene la dott. Elena Accatti « Si tratta di piante molto sensibili all'inquinamento dell'aria. E' un fatto ormai noto, in seguito agli studi fatti, che non soltanto gli uomini, ma anche le piante sono danneggiate dagli inquinanti solidi, liquidi e gassosi. E' probabile perciò che una delle cause dell'anomala crescita dei gerani della signora Bergero sia legata alla posizione del balcone situata in una via di traffico intenso. Più verosimile però è l'ipotesi che l'influenza negativa sia dovuta ad un substrato non adatto. Questo deve essere composto da tre parti di buon terreno da orto ó da una parte dì letame ben maturo e torba. « Importante è pure ricordare — continua l'esperta — che anche l'eccesso di concimi può risultare dannoso al pari di una loro eventuale carenza. Mi pare infatti che la lettrice ne usi troppi, in particolare del tipo azotato. Dovrebbe rinvasare le piante in terreno adatto ed evitare, per un certo periodo, ogni concimazione. Infine bisogna innaffiarli correttamente, senza eccedere nella somministrazione di acqua ed evitando allo stesso tempo che questa sia distribuita in dosi insufficienti ». E' il momento per tentare la prova. Chi sa che con l'arrivo della stagione calda i risultati non siano strabilianti.

Persone citate: Bergero, Elda Bergero, Greci