Il tifo di tutti per i nerazzurri

Il tifo di tutti per i nerazzurri Il tifo di tutti per i nerazzurri Per chi hai «lavorato», Juventus? Certo non per te stessa, ma a favore di Milan-Inter, forse della Lazio, certo del Napoli. Il punto perduto al Comunale torinese contro gli azzurrini di Chiappella potrebbe essere determinante nel lungo sprint che va dalla «settima» giornata alla fine del campionato. Nereo Rocco stringe ancor più. le mascelle, Invernizzi può sollecitare la sua «gang» nerazzurra all'insegna del «niente è perduto». Il derby milanese raccoglie le luci negative dello scontro tra Juve - Napoli per illuminare meglio se stesso. L'anticipo sapeva troppo di 17 — data di ieri — per non favorire le resistenze cabalistiche napoletane. Capello che infila un gol da quindici metri assai difficili a Genova contro la Sampdoria, sbaglia contro Carmignani un penalty tutto rose e fiori. Di qui la Juve, malgrado un forcing furentissimo, precipita nel marasma, nell'affanno, perde l'equilibrio delle distanze, si innervosisce come un puledro davanti agli ostacoli e chiude in bianco con Juliano e Vavassori, ordinati secondo schemi che sottolineano la bravura di Chiappella più che le doti dei singoli azzurri. Ma ora sia derby, con un tifo generale pro-nerazzurri che solo la profonda calma di Rocco e Rivera può contrastare. Il campionato rischia di chiudersi a San Siro se i rossoneri fanno secchi gli interisti. Questi ultimi hanno dimostrato cosi scarso gioco per mesi e mesi da stupire platee e critici. Potrebbero, in novanta minuti, ritrovare lo spiraglio giusto, l'azione profonda, la «melina» grandiosa che hanno talvolta favorito le loro imprese? Invernizzi (più che mai Giovannin Bongée, scalognato personaggio di Carlo Porta meneghino) si gioca gli ultimi capelli Nereo Rocco non teme, il risultato di Torino costituisce per lui un'ennesima prova del fato che, nel '73, accompagna il galeone rossonero. Inutile far diverbi su Mazzola-Rivera. Il primo giostra in «assoli», cercando la palla buona nel reticolo di un centrocampo nerazzurro quasi disintegrato, il secondo è il vertice di azioni elaborate tra Benetti-BigonBiasiolo-Sogliano o chi per essi, tanto da liberarsi al gol 0 al passaggio rifinitore. Le carature del Milan sono ottime per equilibrio e sostanza, quelle dell'Inter risultano così scheletriche da indurre i migliori nerazzurri a giocare per se stessi pur di salvare la faccia (e la maglia azzurra). Ma si sa che un derby è partita «fuori», è contrasto dove prevalgono ben altri additivi che non la classe, la forma, la posizione in classifica. Vedremo sul campo, già pensando ai traumi e alle battaglie juventine di Budapest. Va il Torino a Roma, offrendo, in assenza di Bui, l'ultima «chance» ad HH. Se Fàllici può fruire di sei passaggi lunghi, il «negativo giallorosso» potrebbe continuare. La Lazio viaggia a Palermo, dove 1 rosanero sono disperatissimi. Non è detto che il Sud non possa, in giornata, strappare qualche consolazione al Centro e al Nord. Sono avvertiti sia Maestrelli sia Giagnoni, che non dubita dei suoi «granatieri» ma deve ancora imporre il loro «tremendismo» in campo esterno. Il resto è nobilissima battaglia: perché il Cagliari contro i viola, a Firenze, può solo sperare che Riva sappia crear qualche guaio alla squadra di Liedholm, ordinata e fresca; perché il derby minore, tra le venete, ha il melanconico gusto di un salvataggio dalla retrocessione; perché la Sampdoria a Terni imbragherà il «gioco corto» di Viciani con altrettante misure tattiche. Ogni sguardo torna quindi a posarsi su Milano, ove l'Inter è una derelitta di lusso. Proprio per questo verrebbe quasi voglia di puntare su di lei, e non solo per ridar animo al campionato. Che Corso non inventi qualche «fantasia», che Boninsegna non vada in gol, che Burgnich-Facchetti non turino e rompano la potenza aggressiva del Milan, sembra quasi un destino contrario. La Juventus contro il Napoli ha offerto, pur aggredendo, la peggior partita dell'annata sua. Perché non potrebbe succedere la controprova a San Siro? Il calcio primaverile offre dei piatti (e dei rendiconti) che stracciano previsioni ed ipotesi. Anche le due beneamate milanesi non sono indenni da colpi di calore e ammosciamenti muscolari o tattici. Il discorso è lungo: interessa anche Zio Ferruccio Buonanima, che già si preoccupa del Lussemburgo, nostro tremendo avversario a Genova in data 31 marzo. AvsccoGcalatrqdmrns«lamgzpllA Avremo polemiche anche per schierare una formazione contro i postelegrafonici del Granducato. E' la follia del calcio. Vedremo se San Siro la rispetterà. Giovanni Arpino Inter Milan Vieri Orlali Pacchetti Bedln Bellugi Burgnlch Magistrali! Mazzola Boninsegna Bertlnl Corso Bordon Moro Arbitro: II. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Belli AnquillettI Sabadlnl Dolci Schnelllnger Biaslolo Sogllano Benettl Blgon Rlvera Chlarugl Marson Rosato Lattanzi di Roma.