Per il cadavere nella neve il p. m. chiede di condannare l'omicida a 21 anni e 7 mesi

Per il cadavere nella neve il p. m. chiede di condannare l'omicida a 21 anni e 7 mesi Per il cadavere nella neve il p. m. chiede di condannare l'omicida a 21 anni e 7 mesi Una donna contesa tra due uomini per passione e motivi d'interesse: ne scaturì il delitto, un anno fa a Regio Parco - Alla vigilia del processo, lei ha sposato il giovane che le uccise l'amante a rivoltellate Si sono sposati in carcere, alla vigilia del processo, gli amanti coinvolti nel delitto avvenuto 11 giorno dell'Epifania del 1972 a Regio Parco. Lui, Canio Coviello. 31 anni, meccanico, è imputato di omicidio volontario per aver esploso il colpo di pistola che spaccò il cuore a Giuseppe Catarinella, 37 anni, sposato e padre di tre bambini. Lei, Incoronata Capuano, 41 anni, deve rispondere di atti osceni e favoreggiamento personale perché, pur avendo assistito all'assassinio, disse ai carabinieri di non saperne nulla nella speranza di salvare l'amico. Il processo è incominciato ieri mattina davanti alla corte d'Assise. Prima di interrogare gli imputati, il presidente dott. Luzzatti ha rivolto un saluto augurale al pubblico ministero, dott. Maria Pia Astore, la prima donna che rappresenta l'accusa in un processo d'Assise. L'udienza si è conclusa con la discussione dei rappresentanti la parte civile, avv. Dal Fiume e Trebbi, e le richieste del p. m.: 21 anni e 7 mesi per il Coviello, 11 mesi per la Capuano che è a piede libero. Oggi parlano i difensori, prof. Dal Piaz, avv. Delgrosso, Paroncilli e Frascarolo, quindi, in serata, sarà emessa la sentenza. Giuseppe Catarinella, la vittima, conduceva una vita sregolata; abbandonata la famiglia, passava da un'avventura all'altra. Finché in- I contro la Capuano e se ne innamorò. Poiché aveva dei preceden-J ti penali, non aveva potuto otte-i nere la licenza per aprire un'off!Cina. La donna lo aiutò, imprestandogli anche, pare, alcuni mi- I lioni. Ma a un certo punto, entra in iscena il Coviello, di cui la don- Ina si innamora subito, sia perché | è molto più gioviuie del Catarinella, sia perché lei ormai è stu fa del primo amante. Questi non si rassegna al pensiero di perdere Incoronata. In questo clima di passione, rabbia, gelosia e interessi matura l'omicidio. Ha raccontato il Coviello: « Il pomeriggio dell'Epifania, io e Incoronata siamo andati, con la mia 500. sullo spiazzo in fondo a corso Regio Parco, per stare un po' soli. Ad un tratto si è aperto uno sportello, è comparso Catarinella furibondo. Ha strappato la donna dal sedile, le ha messo le mani addosso. Io sono sceso, ci siamo fronteggiati. Lui ha fatto un passo verso di me, tenendo una mano in tasca. Diceva: " Ammazzami, se no ti ammazzo io ". Avevo paura, ho estratto la pistola, Iho armata tirando il carrello e introducendo il colpo in canna, per dimostrargli che non era finta. Ho fatto qualche passo indietro, sono scivolato, mi è partito un colpo ». Contro la tesi dell'accidentalità o della legittima difesa (il Coviello potrebbe aver sparato temendo che il Catarinella stringesse nella tasca una pistola) ci sono due elementi che giocano a sfavore dell'imputato: il luogo del delitto era coperto di neve, ma le scarpe della vittima erano asciutte. Inoltre il suo cappotto fu trovato poco distante, in un fosso. Se il Catarinella avesse camminato, come sostiene il Coviello, avrebbe bagnato le scarpe. E poi, perché togliersi il cappotto? C'è il sospetto che Tuo. mo sia stato ucciso altrove, e portato lì, in macchina. Ma è solo un sospetto. I J Incoronata Coviello

Luoghi citati: Cina, Regio Parco