Bonn: "Rivalutare il marco è un sacrificio non inutile,, di Tito Sansa

Bonn: "Rivalutare il marco è un sacrificio non inutile,, Bonn: "Rivalutare il marco è un sacrificio non inutile,, La "buona volontà" dimostrata dai tedeschi dovrebbe servire, secondo Schmidt, a facilitare il colloquio con gli Stati Uniti per una soluzione della crisi monetaria mondiale - Commenti contrastanti (Dal nostro corrispondente) Bonn, 12 marzo. Rivalutando 11 marco del 3 per cento, per strappare il « sì » francese alla fluttuazione congiunta di sei monete della Comunità europea, il governo tedesco è convinto di avere compiuto un sacrificio non inutile per la soluzione della crisi monetaria internazionale. La buona volontà dimostrata ancora una volta da Bonn dovrebbe venire ripagata — si dice nella capitale federale — da parte degli Stati Uniti, ai quali sono stati risparmiati molti disagi: di prendere in considerazione una nuova svalutazione del dollaro, di adottare dazi doganali alle importazioni, di chiedere agli europei facilitazioni per le loro esportazioni nel Continente. Come già quattro settimane fa, il ministro delle Finanze Helmut Schmidt (stavolta accompagnato dal ministro dell'Economia Hans Friderichs) si è presentato oggi alla stampa in veste di vincitore. Con la concessione di un marco rivalutato del 3 per cento (peraltro già anticipata al mercato libero, dove il marco è rivalutato «de facto» del 4,5 per cento) il governo tedesco è riuscito a ristabilire una sorta di unità europea, ma — soprattutto — a liberarsi dell'incubo dei dollari di speculazione in arrivo e a evitare un assolo tedesco. Per giovedì, quando a Bonn verrà il ministro americano delle Finanze George Shultz, e per venerdì, quando a Parigi si riuniranno i ministri finanziari e i banchieri del « Club dei Dieci » allargato, la Germania si attende una contropartita americana. Secondo Schmidt la soluzione trovata la scorta notte a Bruxelles è « la migliore » che si potesse ottenere in questo momento. I tedeschi, benché dispiaciuti per non essere riusciti a convincere Italia, Gran Bretagna e Irlanda ad adottare la fluttuazione congiunta, dimostrano di avere, comprensione per la situazione economica interna dei tre paesi e si aspettano che i tre « invitati permanenti », riescano quanto prima a fare parte del « pacchetto comune ». Allora potrà venire affrontata la discussione per la riforma dell'attuale sistema monetario che — secondo il ministro Schmidt — ha « cessato di esistere ». Piuttosto scettici, benché sollevati per la fine dell'incertezza, sono gli ambienti" finanziari ed economici tedeschi. Tutti i portavoce sono peraltro concordi nel dire che « il sacrificio » tedesco di una nuova rivalutazione del marco si dimostrerà giustificato se contribuirà a una soluzione duratura. Neppure Schmidt, reduce da Bruxelles, è riuscito d'altronde a nascondere le difficoltà. Alla- domanda di un giornalista: « Rispetto a che cosa il marco verrà rivalutato del 3 per cento? Al dollaro, alle altre valute, all'oro n al diritti speciali di prelievo? », il ministro non ha saputo rispondere, ha accusato il colpo, dicendo: « La domanda mi fa venire in mente un seminario di studio. Il professore è stato preso di contropiede ». Ha comunque assicurato che nei prossimi giorni la questione verrà risolta dagli esperti di Bruxelles. Sempre chiusa la Borsa delle valute, il dollaro è stato trattato oggi al cambio libero a 2,780 marchi, cioè al disotto del nuovo « indice », che dovrebbe essere di 2,8158, se si parte dall'attuale parità di 2,9003. Tito Sansa

Persone citate: George Shultz, Hans Friderichs, Helmut Schmidt, Schmidt