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Adesioni per l'iniziativa in difesa dell'ambiente Adesioni per l'iniziativa in difesa dell'ambiente "Salvare l'uomo nella sua città", apertura della campagna per una Torino migliore, ha riscosso unanimi consensi - Come i lettori possono partecipare Salvare l'uomo nella sua città. Con questo titolo due giorni or sono abbiamo aperto un'indagine su alcuni mali di Torino: l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del silenzio, del verde, dell'ambiente In cui un milione e mezzo di persone vivono. « Rumori insopportabili, strade ingombre di sudiciume, atmosfera carica di veleni, depositi Immondi in viali, giardini, argini del fiumi », abbiamo scritto. Con l'annuncio dell'inchiesta giornalistica, c'era anche un invito ai lettori: « Possono partecipare al dibattito, indicare carenze e soluzioni, dare suggerimenti ed esempi, estgere risposte, provvedimenti da chi può e deve prenderli ». L'appello è stato raccolto. Già domenica pomeriggio al centralino de La Stampa sono giunte le prime telefonate di adesione. Ieri decine di torinesi ci hanno interpellato, hanno chiesto spiegazioni su questo « Inizio di dibattito », dichiarato d'esser pronti a contribuire alla campagna per una città migliore. « ilfa come farlo? Le nostre testimonianze come possono diventare pubbliche? Dobbiamo segnalare le cose che non funzionano. E poi chi ci pensa a mettere- i responsabili con le spalle al muro? Se abbiamo fotografie che illustrano alcune brutture della città possiamo spedlrvele? Descrizioni del disordine di un quarliere o di un gruppo di Isolati si possono fare per telefono? ». Le domande sono piovute numerose insieme con i consensi e l'In, citamento a Impegnarci in questa « lotta dt pace, per il bene di tuttt ». Abbiamo avuto la percezione di quanto il problema « ecologico » sia sentito; dell'interesse che hanno i cittadini per un'azione che miri a render civile la vita della collettività. A questa « campagna » possono partecipare tutti, e nei modi più disparati. Le telefonate al giornale sono utili, ma solo in un primo tempo. Appesantirebbero il nostro lavoro per le necessarie verifiche che ciascuna richiedereb¬ be. Le lettere agevolano la selezione e il raggruppamento di argomenti; forse questo è il modo migliore — per chi lo voglia — di contribuire all'inchiesta. Ma ogni intervento è bene accetto, se ha per fine l'Indicazione di un problema da risolvere, che riguardi la comunità. « Sette giorni in Piemonte », la rubrica del giornale radio (curata dai giornalisti Roberto Antonetto, Andrea Boscione e Guido Leoni), domenica pomeriggio ha dedicato l'apertura di trasmissione alla nostra iniziativa. Boscione ha ricordato quanto essa può diventare popolare e utile in una città come Torino, dove « l'anelito per spazi puliti, ambienti di lavoro immuni da emissioni tossiche, case e strade veramente "abitabili", si va facendo sempre più forte ». Ha annunciato la sua adesione allo spirito dell'inchiesta giornalistica. Slamo alle prime battute, ma questa e tante altre iniziative di cui diremo nei prossimi giorni fanno da sprone al nostro Impegno. Ieri, nei giardini di Italia '61, un gruppo di bambine d'una quinta elementare (scuola di via Ventimiglia 128, succursale della Re Umberto), Intervistava 1 passanti con registratore e quadernetto d'appunti, u Per lei signora, Torino è una città pulita? Se comandasse lei che cosa farebbe per migliorare le cose? Insegna ai suoi figli che se mangiano le caramelle non debbono gettar la carta in terra? ». La maestra aveva affidato loro una intelligente « ricerca ecologica »; la stavano svolgendo « dal vivo », con molto entusiasmo. Fossero solo le carte di caramelle a insudiciare la città, non ci sarebbe da spaventarsi troppo. Ma anche l'appello al senso civico racchiuso nella semplice domanda delle piccole intervistatrici sta alla base del discorso che svilupperemo. Gli stessi bambini torinesi, uomini e donne di domani, potranno dare a questa « campagna » un apporto prezioso.