Dure accuse di La Malfa al governo "La crisi gravemente peggiorata,,

Dure accuse di La Malfa al governo "La crisi gravemente peggiorata,,Critica Andreotti perché spende troppo Dure accuse di La Malfa al governo "La crisi gravemente peggiorata,, Andreotti "è andato ben oltre i limiti di un'amministrazione prudente del bilancio dello Stato" Orlandi (psdi) rileva che il problema per il governo "non è di durare ma di governare" e si dichiara per il Centro Sinistra - Il psi: "Forlani venga avanti con coraggio, non si pentirà" (Dal nostro corrispondente) Roma, 10 marzo. La Malfa critica l'opera del governo, Orlandi critica l'insufficiente maggioranza, ma i due segretari del pri e del psdi non traggono conseguenze di crisi e si limitano a dire che per ora « il dialogo Testa cristallizzato in una contrapposizione di monologhi». Cioè, non s'intravede un'alternativa. I socialisti allora chiedono che sia Forlani, come segretario del partito di maggioranza, a sbloccare la situazione di stallo assicurando, lo scrive Vittorelll, che « non si troverà impegnato in una via senza uscita ». E nell'interno della de è la corrente di «Forze nuove», riunita a Via- reggio in un convegno nazionale, che sollecita e la crisi e il ritorno ad un nuovo e diverso Centro Sinistra. La Malfa ha reso noto oggi la lettera inviata ad Andreotti. Ci sono dure critiche, che hanno significato di ammonimento. Il governo, scrive, ha ereditato una grave situazione economico-finanziaria, ma poco o nulla ha fatto per «invertire la tendenza». Mentre il sistema economico «è rimasto stagnante o in recessione, con ammortamenti ed investimenti sempre più inadeguati e disoccupazione e sottoccupazione crescenti, le rivendicazioni in ogni settore (...) si sono trasformate in un'acquisizione non reale, ma nominalistica di maggior reddito, creando un potenziale inflazionistico sempre più esplosivo». Dal 1971, quando fu presentato il «libro bianco» sulla finanza pubblica, ad oggi la situazione «è gravemente peggiorata». Sono cresciute enormemente le spese correnti e si sono trasferiti sullo Stato tutti gli oneri della crisi produttiva. La Malfa osserva che il ricorso al mercato finanziario per coprire non spese di investimento, ma spese puramente correnti «è andato ben oltre i limiti di un'amministrazione prudente del bilancio dello Stato», mentre il futuro non si sa che cosa ci riservi, allorché agli oneri differiti del passato si aggiungeranno gli oneri differiti assunti in tempi recenti. La Malfa chiede a Andreotti di presentare un nuovo «libro bianco» all'esame del Parlamento, perché i partiti della maggioranza e delle opposizioni e i sindacati assumano le loro responsabilità, «senza scherzare con il fuoco, come si continua a fare». Andreotti ha fatto sapere che, prima ancora di presentare il «libro bianco», darà una risposta in un colloquio con La Malfa. Se ben comprendiamo, il segretario del pri tende a portare il dialogo in Parlamento su dati concreti, cogniti a tut1 ti. Anche il segretario del psdi, Orlandi, è per un confronto sui problemi concreti e in un'intervista al settimanale Tempo afferma che già si potrebbe farlo sul nuovo piano economico nazionale definito dal Consiglio dei ministri. In un discorso a Verona avverte che il problema per il governo «non è di durare, ma di governare» e per governare, dice, occorre una maggioranza più convinta. Apertamente si dichiara per il Centro Sinistra, ma, «difficoltà del governo a parte», riconosce che il dialogo è fermo. Accusa De Martino d'aver esaltato la contrapposizione di schieramenti, «che pesa sul Cile e sulla Francia». E i socialisti? Essi avvertono che la loro posizione si fa sterile in mancanza d'una scelta. Non siamo contrari alla persona del presidente del Consiglio, scrive Vittorelli, ma al governo di Centro De¬ stra, «perché appare ogni giorno più incapace di risolvere i problemi di fondo, perché umilia l'opposizione in una pura contestazione». Con parole che mai sono state cosi accattivanti, i socialisti si rivolgono a Forlani: «Venga avanti con coraggio, non si pentirà». A Viareggio, al convegno di «Forze nuove», ha parlato Vittorino Colombo: anch'egli chiede che il dialogo passi dagli scambi di messaggi a una verifica tra i partiti. In otto mesi, ha detto, il governo non ha risolto nessun problema, «mentre in modo sconsiderato ha gestito la prima fase J.ella riforma tributaria, regalando al paese il più elevato tasso d'inflazione mai verificatosi», g. tr. (A pag. 20: Forlani e Fanfara, scambio di elogi. Di Lamberto Fumo).

Luoghi citati: Cile, Francia, Roma, Verona, Viareggio