Girovago abbandona l'amica diciottenne portandole via il suo bambino di 8 mesi

Girovago abbandona l'amica diciottenne portandole via il suo bambino di 8 mesi Appello alla questura: "Hanno rapito mio figlio,, Girovago abbandona l'amica diciottenne portandole via il suo bambino di 8 mesi L'inchiesta rivela un doloroso retroscena. La donna denuncia: "Per due anni siamo vissuti insieme, mi picchiava per costringermi a mendicare" - Altro fatto: sedicenne ha tre dita amputate da un tritacarne Drammatica telefonata di una i giovane madre in questura: «Han- \ no rapito mio figlio ». Sono accorse due Volanti, le indagini hanno chiarito l'episodio: il «.rapitore » è il padre naturale del piccino. Ma hanno rivelato anche un doloroso retroscena. A raccontarlo è stala Antonia Andretto, 44 anni, abitante in strada Cascinotto 93, titolare di un baraccone per 11 tiro a segno, in questi giorni accampato in un prato al fondo di via Petetta, nei pressi di piazza Dema. Ha una figlia di 18 anni, Clorinda. Racconta: « Circa due amii fa fuggì con un giovane che voleva sposarla. Non ho più avuto sue notizie per quasi due anni. Sono tornati assieme una settimana la. A Clorinda era nato un bimbo, Belvedere, che ha ora 8 mesi. Mia figlia era stravolta, distrutta fisicamente. Il piccino gracile, pesa solo 5 chili Le ho chiesto cosa- fosse successo, dove era stata ». Clorinua non ha voluto dire molto. Ha soltanto presentato il giovane con cui era vissuta per questi due anni, Aldo Lanza Pasturi, 25 anni: « Vogliamo sposarci ». Aggiunge Antonia Andretto: « Ma io capivo che qualcosa non andava. Poi ho scoperto che quel giovane picchiava Clorinda. A questo punto le ho detto che doveva dimenticarlo ». Aldo Lanza Pasturi è rimasto con gli Andretto, fino a ieri pomeriggio. « Erano le 16 — ha detto agli agenti della mobile Antonia Andretto — stavo preparando la pappa per Belvedere. E' arrivato quel giovane, ha afferrato il piccino ed è corso fuori. E' salito su una 124 ed è scappato ». Agli agenti della mobile Clorinda ha raccontato le sue dramma- tìche esperienze in questi due anni trascorsi con il giovane. « Mi picchiava e mt costringeva ad andare a chiedere l'elemosina. Sono stati due anni di incubo. Abbiamo girato per mezza Italia, siamo stati nel Sud, a Roma. Spesso dormivamo sull'auto. Ultimamente mi faceva andare in giro, di casa in casa, per vendere calze, fazzoletti, lenzuola. Una vita randagia. Poi è nato Belvedere e ho tentato di fuggire, una o due voi j te. Mi ha sempre ripresa, minac¬ ciando di uccidermi. Siamo tornati da mia madre una settimana fa, perché speravo che cambiasse: mi aveva promesso che avrebbe cercato un lavoro ». Ora carabinieri e polizia lo ricercano, nei carrozzoni accampati lungo le strade. * Una ragazza di 16 anni ha avuto tre dita maciullate dalle tame di un tritacarne elettrico. E' stata ricoverata nel reparto di chirurgia plastica del Maria Vit- toria con prognosi di 30 giorni. Si chiama Concetta Giardino, abita in via Netro 2. Lavorava nella cucina dell'oratorio « Don Bosco » di via Maria Ausiliatrice 32; verso le 11,30 di ieri stava adoperando l'apparecchio quando, anziché servirsi dell'apposito « cuneo » di legno, ha infilato la mano sinistra nell'apertura della macchina in movimento: tre dita sono state stroncate. Il tempestivo intervento di una suora, che ha staccato la corrente, ha impedito che il tritacarne le maciullasse tutta la mano. * Il pensionato Renzo Manganelli, 64 anni, corso Tassoni 12, è morto ieri a seguito di una caduta. Dopo aver fatto visita ad alcuni amici stava scendendo le scale dell'edificio al n. 4 di via Porta Palatina. All'altezza del terzo piano, forse per un improvviso malore ha messo un piede in fallo e ha battuto il capo sullo spigoio di un gradino. * Ladri inferociti per non avere trovato denaro e gioielli in un alloggio di via Nizza 102 lo hanno incendiato per vendetta, provocando gravi danni. Ieri alle 18,40 un inquilino del palazzo, Enrico Bellan, 19 anni, rientrando dal lavoro ha visto fitte volute di fumo uscire dall'abitazione della famiglia Manzone-Novarino: la porta era aperta, i vigili del fuoco subito chiamati non hanno avuto difficoltà ad entrare e le fiamme, che avevano distrutto i pavimenti di legno di due camere, sono state spente in mezz'ora. Nell'alloggio abitano la signora Maria Manzone vedova Novarino, 50 anni, estetista, il fratello Tommaso, 54 anni, pittore, con studio in via Canova 16. Secondo l'esito delle prime indagini, condotte dal maresciallo Zerilli, i ladri sono entrati scardinando la porta con una leva. Hanno frugato dappertutto senza trovare denaro e, non potendo portar via altra refurtiva ingombrante perché avrebbero insospettito la folla dell'ora di punta della popolare via, hanno accatastato giornali, libri ed altro materiale infiammabile al centro delle due camere da letto, irrorato il mucchio con il contenuto di una bottiglia di benzina trovata in cucina e appiccato 11 fuoco. i \ o n mm Clorinda Andretto con la madre: « Speravo di sposarmi e vivere con mio figlio »

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