"De Lellis era drogato, uccise" dice la sentenza dei magistrati

"De Lellis era drogato, uccise" dice la sentenza dei magistrati Perché il giovane fu condannato a 20 anni "De Lellis era drogato, uccise" dice la sentenza dei magistrati Lucio assassinò un pensionato, zio della moglie, in preda a stupefacenti Cercava soldi per comprarne - I motivi dell'assoluzione della moglie (Nostro servizio particolare) Roma, 7 marzo. Lucio De Lellis è sicuramente colpevole di avere ucciso per rapina il vecchio pensionato Luigi Miliani e di conseguenza i giudici della corte d'assise non hanno avuto perplessità a condannarlo a 20 anni di reclusione. Per un'eventuale corresponsabilità della moglie, Liliana Guido, invece, i magistrati non sono andati oltre il dubbio ed è per questo che l'hanno assolta sia pur per insufficienza di prove. Queste sono le considerazioni che hanno guidato i magistrati di appello nel fissare la sentenza, della quale hanno reso noti i motivi, depositandola in Cancelleria. Secondo i giudici, la condanna di Lucio De Lellis, figlio di un noto chirurgo romano, è giustificata da numerosi elementi: innanzi tutto, l'uso degli stupefacenti che ha indotto il giovane a cercare danaro. La corte ha escluso che Liliana Guido, invece, possa essere considerata Vispi ratrice della rapina. Non vi è dubbio che la donna, parlando con l'allora fidanzato, si vantò degli zii « qualificandoli ricchi e benestanti anche se ella conosceva le loro reali condizioni economiche molto modeste ». Ma è anche assurdo, hanno concluso i' giudici, che sia stata lei ad ispirare la rapina sapendo quale fosse la realtà. Per un'altra imputata, l'americana Dana Faith Benjamin, la corte d'assise d'appello ha confermato l'assoluzione per insufficienza di prove; mentre per il presunto complice di De Lellis, il francese Maurice Ploquin, già condannato a 20 anni, ha disposto lo stralcio della posizione perché lo straniero è in carcere a Parigi in attesa che le autorità francesi decidano sulla sua sorte. Le prime 60 pagine della sentenza sono dedicate alla rievocazione dei fatti. Il 9 gennaio del 1969 due uomini mascherati aggredirono nel suo appartamento, in via Giovanni da Procida, il pensionato Luigi Miliani per rapinarlo. La vittima reagì e uno dei due banditi sparò con una pistola, uccidendolo. Le indagini svolte dalla polizia non approdarono a nulla fino a quando un testimone, nell'ottobre successivo, non rivelò che a compiere il delitto erano stati Lucio De Lellis e Maurice Ploquin. Mentre il francese era tornato a Parigi, De Lellis venne arrestato insieme con la moglie, Liliana Guido, che era parente di Miliani, e l'americana Benjamin. Secondo l'accusa infatti le due donne erano state le istigatrici della rapina. Esaminando l'alibi di Lucio De Lellis, l'estensore della sentenza, che è il consigliere Marvasi, afferma: « E' evi¬ dente come la posizione dell'imputato sia inesorabilmente compromessa, addirittura pregiudicata dell'iter di un alibi, prima falso, poi dene¬ gato, infine tortuoso, confuso, non provato. Questo alibi intempestivo non ha potuto raggiungere uno scopo probatorio positivo ». g. g. Roma.. Liliana Guido, moglie di Lucio De Lellis

Luoghi citati: Parigi, Roma