Fra gli squali e la politica

Fra gli squali e la politica LA CRONACA DEGLI SPETTACOLI TELEVISIVI Fra gli squali e la politica Il documentario "Uomini del mare" in alternativa al film "L'amaro sapore del potere", sulla lotta per la Casa Bianca - Questa sera il "Rischiatutto" Sempre abbronzatissìmo, sempre muscoloso e sorridente, sempre con la sua fiera aria da Sandokan, il nostro Bruno Vailati, giunto alla quarta puntata di Uomini del mare... Si capisce che anche per poderose fibre come la sua arriva il momento della pausa. E la pausa, il nostro, se l'è concessa per nove decimi della trasmissione di ieri, andando a spasso da beato e fortunato turista con un barbone che assomigliava a Michel Simon, il fusto Ramon Bravo specializzato nell'occhiappare per la coda gli squali e un'appetitosa fotomodella inglese capitata lì a rimorchio del fusto « per impégni di lavóro».,, una gite-*' rella di centinaia di miglia in lungo e in largo per le acque del golfo di California, tra coste dirupate e una quantità incredibile di isole vulcaniche stupende (che ricordano da vicino le isole minori, siciliane, dalle Eolie alle Pelagie). Roba da far crepare dall'invidia gli appassionati di mare... Meticolosamente Vailati ha registrato tutto: nugoli di pesci, cascate sottomarine di sabbia, fondali di sogno, cactus giganti, piante (dicono) afrodisiache, pellicani in picchiata per mangiarsi gli sgombri, guizzi di sgombri per mangiarsi le sar¬ dine, esche di uomini per mangiarsi gli squali... A questo punto perché non seguire la lavorazione dello squalo, sventrato, spellato, tagliato a tacchetti, ridotto in filetti? E avanti: passano degli « zingari del mare », vagabondi su barche, miserabili e liberi... e poi ecco la grande pesca dei molluschi, montagne di gusci... e le murene, le otarie, i pesci chitarra, gli uccelli che fanno i sub... e una isoletta minuscola, poco più di uno scoglio dove si scorgono muri misteriosi, segni forsge di remota e sconosciuta civiltà... e il nonno palombaro che campa cercando affannosamente le perle... Nell'insieme la puntata — pur rientrando sempre nella categoria del documentari dt qualità — era uh po' dispersiva, aveva qualche tratto di stanchezza, qualche indugio di troppo, alcune ripetizioni. Tuttavia il Vailati si tiene regolarmente in serbo i colpi a sorpresa per dare il sussulto allo spettatore. Non gli mancano mai: anche ieri ha tirato fuori, per cominciare, la ripresa di una manta gigantesca, e poi, in crescendo, il ritratto dapprima a mezzo busto e quindi a figura intera di un capodoglio della lunghezza di quindici metri, e infine un'adunata oceanica di orrendi squali martello, a decine e decine, un brulichio di mostri colossali... L'emozione è assicurata, lo scopo è raggiunto, ed è facile che al buon spettatore in pantofole il pesce appena mangiato vada di traverso. In alternativa, sul «secondo », L'amaro sapore del potere di Franklin Schaffner, girato nel 1964: un film politico ricavato da una sarcastica commedia di Gore Vidal che narra la storia immaginaria, ma non poi tanto, della lotta fra due candidati che aspirano alla Casa Bianca: è un film non eccelso, ma interessante e significativo, permeato di quella spregiudicatezza (relativa) e di quel pessimismo quasi qualunquistico che caratterizzano la maggior parte delle pellicole ame: ricane politiche. De L'amaro sapore del potere*, e rimasta celebre una battuta « Volere il potere è già un sintomo di corruzione »: paradosso inquietante che rispecchia una dolorosa sfiducia totale. Chi ha visto di recente « Il candidato » di Ritchie, con Robert Redford, può fare un. raffronto. Il film di Schaffner (noto in America assai più come regista televisivo che come autore cinematografico) ci è sembrato, per così dire, meno « brillante » ma anche meno superficiale: il racconto procede piuttosto serrato, in una dimensione polemica e drammatica ben sostenuta da validi attori tra cui spicca il vecchio leone Henry Fonda. * * Un piccolo passo indietro, a martedì sera. Nella rubrica Si, ma... è comparso l'insegnante Albino Bernardini, autore del libro « Un anno a Pietralata » cui si è ispirato Vittorio De Seta per il «Diario di un maestro». Incontro stimolante soprattutto perché di stretta attualità, ma il povero maestro Bernardini ha stentato a farsi luce e ad esporre le sue ragioni, soverchiato com'era dalla loquela e dalle manone sempre in movimento dell'intervistatore Pasqualino. •k * Stasera, alle 21 e 30, dopo Tribuna, sindacale andrà in onda sul « nazionale » la seconda e ultima parte dello sceneggiato La questione del sergente Grischa, dal romanzo di Arnold Zweig: una produzione tedesca di buona fattura. Dall'altra parte. E ora dove sono? (il fantino Enrico Camici) e alle 21,35 il Rischiatutto con in coda una trasmissione sui « casi difficili » dell'Iva. Segnaliamo alle 18,45 per « Sapere » la quarta puntata de I fumetti. Radio: sul « nazionale » alle 21,45 La letteratura giapponese moderna e contempo¬ ranea e alle 23,20 Trio d'archi ( Accardo-Bianchi-Aldulescu, musiche di Mozart); sul «secondo» alle 12,40 Alto gradimento e alle 21 Festival di Sanremo; sul « terzo » alle 12,15 La musica nel tempo (Andersen e la musica russa), alle 20 Festival di musdca contemporanea a Venezia e alle 21,30 II Ciarlatano, opero di Domenico Vincenzo Maria Puccini (nonno di Giacomo Puccini). u. bz.

Luoghi citati: America, California, Sanremo, Venezia