Feltrinelli provocò lo scoppio a Segrate

Feltrinelli provocò lo scoppio a Segrate Si sono concluse le perizie Feltrinelli provocò lo scoppio a Segrate Gli esperti escludono che altri abbia fatto saltare l'esplosivo mentre l'editore era sul traliccio e o a a a o è a a e , i (Dal nostro corrispondente) Milano. 3 marzo. (g.m.)l sette periti d'ufficio — Teonesto Cerri, di Brescia, Luigi Marini e Carlo Spelta, di Milano, Giuseppe Rubato e Luciano Cavenago, di Genova, Giannino Corsi, di Roma, e Filiberto Liberti, di Torino — incaricati dal magistrato di stabilire perché è esplosa la carica che l'editore Giangiacomo Feltrinelli, il 13 marzo dello scorso anno, stava sistemando sul traliccio di Segrate e perché, invece, non è esplosa la carica a San Vito di Gaggiano, sono giunti alla conclusione che in entrambi i casi si è trattato di imperizia. La perizia era stata affidata agli esperti 5 mesi or sono. Essi dovevano rispondere a due quesiti: se a Segrate lo scoppio era stato accidentale o provocato da una persona che accompagnava l'editore; se a San Vito era stata usata la stessa tecnica di Segrate e spiegare i motivi per i quali non era avvenuta l'esplosione. Dopo una serie di esperimenti e valutazioni tecniche I i periti hanno escluso che la i carica che Feltrinelli stava I s-'stemindo al tralìcci di e f -1 ^Taì. sla ,,f latla espi0 -i dere da unaltra Persona, e Secondo ì sette periti e stal- ta l'imperizia di Giangiaco- ™ Feltrinelli a provocare - l'esplosione. L'editore secon do la ricostruzione dei tecni- a ci, dopo aver collocato le ca¬ riche di amatolo (una sostanza dirompente composta di tritolo e nitrato d'ammonio), alla base del traliccio era salito sulla traversina per collocare una seconda carica dopo aver inserito i contatti elettrici ad un orologio da polso col vetro in plexiglas: un filo era collegato ad un supporto del cinturino, l'altro penetrava all'interno senza, però, toccare il quadrante. Il contatto sarebbe stato provocato da una lancetta che doveva causare l'accensione di una resi- stenza elettrica posta all'in- j terno della carica, facendo esplodere il detonatore. Nel sistemare le cariche, Giangiacomo Feltrinelli aveva, però, inavvertitamente schiacciato il vetro in plexiglas provocando il contatto. E' stato come se avesse girato un interruttore.

Persone citate: Carlo Spelta, Feltrinelli, Filiberto Liberti, Giangiacomo Feltrinelli, Giannino, Giuseppe Rubato, Luciano Cavenago, Luigi Marini