Un altro Agostini su "due ruote" di Cristiano Chiavegato

Un altro Agostini su "due ruote" Nel programma di valorizzazione della popolare specialità del motocross Un altro Agostini su "due ruote" E' Felicino, il fratello minore del nostro grande asso - Mino l'ha indotto a scegliere tale settore al posto della velocità - Molti allenamenti insieme -1 piani della Federazione - Intervista con Comanducci Un Agostini anche per il motocross. Sembra uno slogan pubblicitario ed in effetti è il motto del responsabili della Federazione motociclistica italiana che sembrano intenzionati finalmente a lanciare questo sport anche in campo internazionale. E bisogna dire che l'Agostini c'è, a portata di mano. Si tratta di Felicino, il fratello diciassettenne del grande «Mino» Agostini, re della velocità e dei circuiti. E' ancora presto per dire se Felicino diverrà un «big» del motocross, data la sua giovane età. Tuttavia le premesse non mancano; il ragazzo ha passione per le moto quanto il fratello. Il più piccolo degli Agostini avrebbe voluto correre nella velocità, ma «Mino» ha preferito che non seguisse la sua strada nei circuiti di tutto il mondo e lo ha incoraggiato a proseguire nel motocross dove ha già ottenuto buoni risultati. Molte volte, nel tempo libero dai suot molteplici impegni, Giacomo Agostini ha accompagnato il fratello ad allenarsi nelle strade di campagna nei dintorni di Bergamo ed i due fratelli sono stati visti sfrecciare come bolidi nei campi. Naturalmente, ti piano della Federazione non comprende soltanto il nome di Agostini che può servire per un lancio propagandistico, ma è soltanto una pedina da giocare. I tecnici ed i dirigenti della Fmi hanno eia borato un vero programma per il futuro, con molte innovazioni, sia per quanto riguarda l'attività nazionale con i campionati tricolori, sia per ciò che concerne le prove internazionali. Le novità più importanti riguardano il campionato italiano, ristrutturato, dotato di una nuova formula attuata per impedire che un solo campione si impossessi di tutti i titoli e monopolizzi onori ed interesse. I conduttori dovranno infatti scegliere per le gare tricolori seniores fra la classe 250 e la 500. Chi parteciperà alle prove della «quarto di litro» non potrà cimentarsi nella classe superiore e viceversa. Le prove di campionato sono state portate da 5 a 7 e questo consentirà una lotta più incerta ed avvincente, anche se solo 5 verranno prese in considerazione per la classifica finale. Questa «formula» ha già vivacizzato l'ambiente ed i piloti stanno scegliendo la classe in cui si cimenteranno. Il campione uscente della 250 e della 500, il pinerolese Paolo Piron, che quest'anno correrà con la svedese Husqvarna, ha già optato per la «mezzo litro» così come Giuseppe Cavallero, pilota ufficiale della Malco per il nuovo Gancia Racing Team. Il «campionissimo» Emilio Ostorero sarà nelle 250 con la Bultaco e si troverà di frojtte, oltre ad alcuni dei tradizionali rivali, quasi tutti i giovanissimi junlores passati quest'anno nella categoria superiore. Fra questi figura il «big» delle passate stagioni, il Tivolese Sergio Franco. E nella lotta ci saranno i migliori di sempre, da Rustignolt ad Anglolinl, a Battilano. Tutto questo per quanto riguarda i titoli tricolori, la lotta per i quali co mincerà il 19 marzo a Lombardo re con la prima gara delle 250 e terminerà il 30 settembre. La stagione non si limiterà però ad offrire soltanto questo prò gromma ai tifosi del motocross Oltre alle consuete prove dei cadetti, dei junlores e delle internazionali seniores (ce ne sono ben 27 in calendario), l'Italia avrà due \ prove «mondiali». La prima si disputerà per la classe 250 a Serramozzoni, in provìncia di Modena, e la seconda avrà luogo a Ptnerolo il 27 maggio per la 500 ce. Per quest'ultima gara sono già in cor¬ so contatti con la televisione ed è assai probabile che venga trasmessa in diretta. Abbiamo detto del programma speciale per i giovani. In effetti la Federazione ha studiato un «piano», che, se verrà portato a compimento, non potrà non dare buoni risultati. E stato lo stesso conimendator Bruno Comanducci, responsabile unico per il motocross ad illustrarcelo: «Per la prima volta quest'anno — ha detto Comanducci, il Valcareggi del motocross — manderemo una vera nazionale italiana a partecipare ad un campionato mondiale. Non si tratta di una prova iridata classica, ma del Grand Prlx Firn della classe 125 ce. "under 25" che la equivale. Il campionato si disputerà in otto prove e pensiamo di mandare almeno sei piloti ad ogni gara. I prescelti dovrebbero essere Clmberio, Micheli, Curradi, Mori, Vertemati e Felicino Agostini che correranno per la prima volta in prove internazionali con moto italiane. Aspes, Swm, Anclllottl, Gori e Romeo Fabrizio sono le case che in linea di massima si impegneranno a fornire mezzi competitivi ai nostri piloti. Al conduttori citati potrebbero aggiungersi Paolo Piron e Sergio Franco, se i loro impegni nei campionati seniores lo permetteranno». Il motocross (2 milioni di spettatori in 503 gare nel 1972 con 2000 piloti in attività) sembra quindi lanciato verso un ulteriore svilup po. Se il programma verrà rispet tato, in futuro, a fianco del vari Joel Roberts e Roger De Coster, vedremo in gara finalmente anche piloti italiani alla stessa altezza. Anche per questo Comanducci ha puntato su ragazzi come Felicino Agostini. E se anche il motocross avrà un suo Agostini, la popolarità di questo sport salirà ancora. Cristiano Chiavegato I fratelli Agostini insieme con moto da cross: Giacomo precede Felicino (Olimpia)

Luoghi citati: Anglolinl, Bergamo, Italia, Modena