L'atletica ritrova Dionisi ora attende anche Arese

L'atletica ritrova Dionisi ora attende anche Arese L'atletica ritrova Dionisi ora attende anche Arese Il 5,40 di Genova conferma la piena ripresa dell'astista gardesano - Il cuneese si allena senza pensare ai risultati immediati Seimila spettatori mercoledì sera a Genova per la riunione internazionale di atletica indoor. Molti buoni risultati, ma la folla del Palazzo dello sport alla Fiera si è entusiasmata soprattutto per Dlonisl che ha portato 11 primato italiano indoor a 5,40. Ritrovato Dionisi, le attenzioni si sono concentrate su Arese, il cui 15" posto di domenica scorsa sul 12 chilometri del cross del Campacelo ha destato qualche apprensione. Dionisi ha recuperato completamente, Arese rischia di non tornare più quelio di prima? Ecco 11 «punto» degli stéssi atleti, dei tecnici e dei dirigenti che li conoscono più da vicino. Renato: "Se i miei tendini reggono... E' finita con una cena notturna «tutta genovese» — proposta da Bruno Bianchi, ex valido atleta dei 400 ed ora giornalista — la serata trionfale di Renato Dionisi, mercoledì. Vittoria su assi del calibro del greco Papanicolau e dello svedese Kjell Isaksson (primatista europeo al coperta con metri 5,45), miglioramento del suo record italiano indoor da 5,35 a 5,40, conferma d'una ritrovata efficienza fisica. Stavolta neppure il freddo e distaccato campione del C. S. Fiat è riuscito a nascondere la gioia, anche se poi ha voluto frenare gli entusiasmi (ma soprattutto frenare se stesso) con una battuta amara: « Sì, adesso va tutto bene, ma fra quattro mesi mi aspetto di risentire la tendlnite... ». ROTTERDAM — Un motivo in più, il timore nel futuro, per s/ruttare appieno il momento favorevole. Oggi Dionisi è sulle rive del Garda per una breve vacanza, poi rifinirà la preparazione in vista dei campionati d'Europa indoor, in .programma a Rotterdam il 10-11 marzo. Può vincerli. ii Sarebbe il mio primo titolo internazionale dopo tante battaglie » dice, ma per timore di essere considerato un presuntuoso aggiunge col solito tono dissacrante: « Bella forza, si è ritirato Nordwig l'unico forte fra gli europel... ». La freddezza non per nulla è una delle doti che permettono a Renato dt andare così in alto. Mercoledì sera è stato perfetto. Ha saltato 5,10 al secondo tentativo, ha "passato" i 5,20, ha poi scavalcalo i 5,30 alla prima prova ed i 5,40 alla seconda. Ha poi tentato ì 5,50 (il mondiale indoor è dello statunitense Smith con 5,49) fallendoli di un soffio. Una serata di vena eccezionale, forse la più bella gara della carriera. TENDINI — « E' tutta questione.-di salute», Dionisi e l'allenatore federale degli astisti prof. Jelli insistono su questo tema. Se la tendinite non avesse bloccato più volte la sua carriera, Renato avrebbe già dato certamente all'atletica azzurra una medaglia olimpica. Adesso tutto fila liscio, Dionisi si domanda quasi con angoscia n per quanto? ». Il prof. Jelli ha studiato un piano di lavoro-gare-ripost che dovrebbe limitare i danni. Adesso tocca alla Fidai farlo rispettare CENTOTTANTACINQUE — A Genova, Dionisi ha saltato con l'asta da 185 libbre, un attrezzo dei più duri e difficili. «Solo nel pieno della forma — dice Jelli — si può usare un attrezzo del genere». E' proprio quello che l'anno scorso ha permesso all'atleta di saltare a Rovereto 5,45, primato italiano assoluto. PROFESSIONISTI — La troupe professionistica dell 'International Track Association esordisce il 3 marzo a Pocatello nell'Idaho, in rodaggio per il test del 24 a Los Angeles. Incerto Keino, sicuri Ryun, Seagren (un altro rivale dt Renato che esce dalla scena olimpica), Htnes, Ravelomanantsoa, Matson e altri. Avevano interpellato anche Dionisi che adesso dice, come sempre con molta franchezza: u Non so se il tentativo avrà successo, di certo pagano troppo poco per convincere imo come me ad entrare nel carrozzone di una specie di circo ». Franco: "Sconfitte per vincere dopo " Arese, dopo un periodo trascorso fra il centro di mezzofondo di Ostia e Rieti (sede dell'Alco, 11 suo club), si allena a Cuneo, fra le sue montagne, ir Domenica andrò a Cesano Moderno per il campionato a squadre di cross, sarà di nuovo dura come al Campacelo. Ma non importa — spiega —, il mezzofondo è sofferenza ed è meglio soffrire subito In inizio di stagione, per andare forte dopo. Affronto le campestri come tappe della preparazione, i risultati immediati non mi interessano. Faccio un duro lavoro sul fondo, l'anno scorso la facilità con la quale corsi a Roma la maratona di fine anno mi ingannò un poco, interruppi troppo presto un certo tipo di lavoro "lungo". L'esperienza serve. Adesso sto bene. Fra un mese raccoglierò i primi risultati, ma il traguardo è l'estate, quando si svolgeranno le più grandi gare su pista ». Arese è sereno, chiede di lavorare .'n pace e pretende fiducia. Che si pensa di lui nell'ambiente dell'atletica? PRIMO NEBIOLO (presidente della Fidai) — u Dopo il Campacelo mi ha telefonato per tranquillizzarmi, per confermarmi che i programmi vanno avanti bene. Mi ha fatto piacere, ma dovrebbe sapere che abbiamo tutti piena fiducia In lui, che 1 risultati nelle campestri non ci spaventano. Franco è un ragazzo se¬ rio, un esempio per tutti. Lo ha dimostrato con quanto ha già dato allo sport italiano ed all'atletica in particolare». BRUNO CACCHI (responsabile del settore tecnico) — ii Ha ripreso con calma, l'ha parzialmente fermato una influenza, ora è di nuovo in piena preparazione. Da una pianta buona, come è Franco, non possono non venire buoni frutti. Ha dovuto ricaricarsi prima psicologicamente, ora affronta un nuovo tipo di carriera; si amministra da solo e non ha più Bianco, che io ritenevo utilissimo, al suo fianco, ma ormai sa cosa fare. Sono convinto di una sua grossa ripresa, sempre su 800 e 1500 metri ». TINO BIANCO (ex trainer di Arese) — « Franco ha possibilità potenziali intatte, può ripetersi sui suoi migliori risultati. Il fisico è integro, al massimo può avere i problemi psicologici che insorgono dopo carriere lunghe ed impegnative. Se mi è lecito, gli consiglierei una attività limitata, per sparare tutto nel periodo luglio-agosto e per forzare ancora nel '74 con obbiettivo gli europai di Roma ». SANDRO GIOVANNELLI (d.t. Alco Rieti)- — ii Franco prima si è ricaricato, si è convinto di avere ancora molte cftances, ha ripreso un lavoro molto duro. Le sconfitte di oggi non hanno alcun peso. Recentemente ha stupito Sinkkonen, l'allenatore dei fenomeni finnici del mezzofondo, che ha seguito un allenamento di Franco sui 22 chilometri da Rieti al Terminillo, con mille metri di dislivello. Le macchine stentavano nella neve, lui accelerava ancora ii. Bruno Perucca utnpnv4nrR