Gnomi e ninfe nella miniera di Augusto Minucci

Gnomi e ninfe nella miniera Gnomi e ninfe nella miniera L'arte e la rivoluzione industriale Francis Donald Klingender: « Arte e rivoluzione industriale », Ed. Einaudi, pag. 292, 131. ili., lire 8000. Il 18 dicembre 1725, mentre sulle rive del Bulldings Waterworks di York sta per essere inaugurata la prima pompa a vapore, sulte colonne del Weekly Journal appare un « resoconto veritiero e completo della barbara offesa che sarà perpetrata lunedì ai danni delle persone, dei beni e del nome della maggior parte dei leali sudditi di Sua Maestà ». La diabolica macchina è descritta come « un terribile mostro che batte le e n i a i s e i e a o i e e ali, sbuffa, soffia e lancia perpendicolarmente fino al cielo due colonne di fumò che escono dalle sue narici, così vaste, spesse e opache che impediranno agli abitanti del quartiere di vedere il sole a mezzogiorno ». E' il primo profetico grido d'allarme su un problema che soltanto oggi possiamo vedere in tutta la sua drammaticità: tutt'attorno è un coro di esaltazione per le straordinarie imprese della meccanica e dell'ingegneria, destinate a trasformare il volto dell Inghilterra. Nascono officine, stabilimenti tessili, mulini a ^motore, strade. Vengono costruiti ir primi canali navigar bili (ne furono realizzati tremila miglia) e gettati imprimi ponti in ghisa. Defoe nel suo Tour of Great Britain annota: «Queste cose aprono scenari nuovi e fanno sì che l'Inghilterra mostri una faccia nuova tutte le volte che si ha occasione di visitarla ». E Arthur Young, che della rivoluzione della tecnica fu il primo entusiasta cronista, nel 1768, in occasione della sua visita al canale Briggewater che univa le miniere di Worsley a Manchester passando sopra il fiume Inveli, scrive: « L'effetto di arrivare sul Barton Bridge e vedere in basso un largo fiume, dove trainavano chiatte di gran stazza, e in alto un altro fiume sospeso nell'aria con che vi navigavano... è quasi quello di uno scenario fantastico ». Se scienziati, architetti e ingegneri contribuirono a trasformare l'ambiente naturale, gli artisti della penna e del pennello testimoniarono con le loro opere il mutamento della sensibiltà che si ebbe in quegli anni e ne sottolinearono i problemi. Spiccano fra gli altri i nomi di Joseph Wright che fu il primo pittore ad esprimere lo spirito del progresso tecnico con opere come La fucina del ferro e L'alchimista, ed Erasmus Darwin (zio del famoso Charles) patriarca e guida della « Lunar Society », un'associazione che, dal 1776 alla fine del secolo, rappresentò l'avanguardia del pensiero scientifico in Inghilterra. Darwin, che fu il primo a sviluppare una valida teoria che tenesse conto dell'evoluzione del mondo vivente, nel suo The Botarne Garden non solo descrive con uno stile classicheggiante, intriso di riinfe e gnomi, miniere, mulini, fucine e impianti industriali, ma alterna a questi suoi « paesaggi industriali » pensieri filosofici e riferimenti sociali come l'abolizione della schiavitù e la riforma delle prigioni. I problemi sociali, che divennero sempre più acuti all'alba dell'800 sino a sfociare nelle prime lotte operaie, furono affrontati da molti scrittori, ma fu Adam Smith il primo ad intuire i pericoli del progresso tecnologico ed a chiedere per gli operai un intervento dello Stato che doveva provvedere ad un'educazione universale per evitare che il lavoratore, la cui esistenza si riduceva a poche operazioni, « diventasse stupido e ignorante quanto era possibile a una creatura umana diventarlo ». Come nota giustamente Enrico Castelnuovo nel lucido saggio introduttivo, « il fascino più grande dell'opera di Klingender (che spazia dalla fine del '600, quando la crisi del carbone portò allo sviluppo dei bacini carboniferi, all'alba del '900) sta nella sua capacità di illuminare i rapporti e le interrelazioni tra arte e tecnologia». Ma non meno entusiasmante è il notare come egli, attraverso le citazioni di episodi,, brani e descrizioni delle opere (di cui non manca mai di fare una precisa analisi storico-estetica), riesca a tracciare un panorama socio-economico di grande efficacia. Augusto Minucci

Luoghi citati: Inghilterra, Manchester