La pianista per Albéniz

La pianista per Albéniz De Larrocha al Conservatorio La pianista per Albéniz La pianista spagnola Alicia de Larrocha ha suonato al Conservatorio per l'Unione Musicale la raccolta integrale di « Iberia », douze nouvelles impressione en quatre cahiers di Isaac Albéniz. Composti quasi tutti fra il 1905 e il 1907 (in fertile concomitanza con le Images pianistiche e sinfoniche di Debussy), i quattro quaderni non vengono mai presentati nella loro unità, limitandosi i concertisti al sondaggio di alcune delle pagine più piacevoli, come El puerto, Evocación o Triana. Per cui più unica che rara l'occasione offerta dalla De Larrocha che ha permesso di farsi una idea unitaria di queste « impressioni » di Albéniz: nelle quali i singoli temi, improntati alla musica popolare e schizzati con precisione di segno, vengono impastati in armonie preziose e soprattutto distesi in ampie proporzioni nelle quali talvolta si attenua l'incisività dello spunto di partenza. L'esecuzione di queste pagine è un problema continuo: tecnicamente sono al livello delle più difficili opere di Ravel o Rachmaninof e poi richiedono un pianista che sappia estrarre da quella selva di note la freschezza delle immagini popolari e caratteristiche. Alicia de Larrocha si è rivelata una guida espertissima attraverso il « diario di viaggio » di Albéniz mostrando una lunga e proficua comunione con l'opera (che ha già inciso in due dischi);~spscialmente i contrasti ritmici, l'emergere di accenti impreveduti, sono caratteristiche preziose del suo stile pianistico che ha avuto momenti di pungente vivezza Nin El Albaicin (il quartiere gitano di Granada) e nella festosa ronda di Lavapiés. Calorosissime le accoglienze per la concertista che fuori programma ha suonato in modo eccellente una Sonata dello scarlattiano Padre Soler.

Persone citate: Alicia De Larrocha, De Larrocha, Debussy, Isaac Albéniz, Ravel, Soler