Dipinsi-spettacolo: 5,40

Dipinsi-spettacolo: 5,40 È il nuovo record italiano "indoor Dipinsi-spettacolo: 5,40 Ha battuto a Genova il greco Papanicolau e lo svedese Isaksson - Entusiasmo dei cinquemila spettatori per l'azzurro e per gli statunitensi Larry Shipp e Washington - Arrighi e Molinaris in evidenza nel lungo (Dal nostro inviato speciale) Genova, 28 febbraio. Renato Dlonisi ha chiuso quasi all'una di notte l'entusiasmante sfida di salto con l'asta che ha caratterizzato la riunione internazionale indoor di Genova. L'azzurro ha vinto con m 5,40, misura che rappresenta il nuovo primato italiano al coperto. I suol più acerrimi avversari sono stati il greco Papanicolau, fermatosi a 5,30, e la svedese Isaksson, che ha superato 5 metri. Dionlsi ha dimostrato in tutte le prove un'eccezionale sicurezza. Il salto con l'asta richiede velocità di rincorsa, potenza, perfezione tecnica, doti acrobatiche, capacità di concentrazione. Questa sera Renato ha dimostrato di essere perfettamente a posto in ogni punto della sua difficile gara. Già sicuro della vittoria, a 5,40, Dionlsi ha tentato ancora i 5,50, che se realizzati avrebbero rappresentato il nuovo primato mondiale indoor. In tutte e tre le prove, con un'ottima rincorsa. Renato lui sfiorato il risultato clamoroso. Quello che conta comunque, al di là della vittoria, è che l'atletica italiana ha ritrovato intatto quel campione che i dolori ai tendini sembravano aver distrutto. Adesso Dionisi sta bene di salute, non lia problemi, ha soltanto una gran voglia di gareggiare, e dà appuntamento fin d'ora per l campionati europei di Rotterdam del 10 e 11 marzo. Questa sera ha usato un'asta da 185 lib: bre, che richiede potenza e sicurezza per essere maneggiata. Il pubblico ha accompagnato la sua gara con continui applausi e ha salutato l 5,40 con un'ovazione, invadendo poi il campo alla fine della gara per stringersi attorno al campione ritrovato. Il salto con l'asta ha chiuso una riunione ricca di motivi interessanti. L'atleta che con ogni probabilità vincerà i 110 ostacoli alle Olimpiadi di Montreal ha scelto Genova per presentarsi all'Europa. Larry Shipp, 19 anni a maggio, capelli a cespuglio, un metro e 84 di statura, studente di Scienze politiche presso l'Università della Louisiana, ha esordito sui 60 ostacoli della riunione internazionale al Palazzo dello Sport della Fiera con un 7"6 In batteria (ripetuto poi in finale) che è a soli due decimi dal primato mondiale indoor di Tommie White, realizzato a Mosca lo scorso anno, meglio del primato italiano (7"7) di Eddy Ottoz, che è pur sempre un validissimo termine di paragone. Shipp non è solo uno dei tanti magnifici atleti di colore che gli Stati Uniti sfornano, ma ha una grinta da fuoriclasse, non per nulla dice con naturalezza: «Sugli ostacoli alti sono il miglior giovane d'America». E' più agile di Milburn, ricorda il Davenport prima maniera, quello non ancora appesantito dagli anni. Ha tale potenza muscolare ed una così forte spinta di piede da trovarsi a disagio nelle corte gare indoor, dov'è costretto a contenere visibilmente il suo slancio fra un ostacolo e l'altro. Larry è nato a Tokio, la famiglia è stata a lungo in Oriente al seguito di Shipp senior, militare di carriera. Ha trovato magnifico l'impianto di Genova, ed ha aggiunto: «Quest'anno sentirete parlare di me nelle gare all'aperto. Ho chiuso il '72 con un limite personale di 13"5 sul 110 ostacoli, anche se essendo ancora studente medio non ho figurato nelle classifiche assolute ». Un altro statunitense di colore, il velocista Washington, ha dato spettacolo nella serata dominando i 60 piani: ha ottenuto 6"tì al pomeriggio in batteria e 6"5 in finale. Washington è l'atleta che nelle ultime indoor statunitensi ha battuto due volte il campione olimpionico Borzov, scatenando l'entusiasmo sia a Los Angeles che al Madison di New York. In finale l'americano ha avuto nel piccolo bergamasco Guerini l'antagonista più valido, anche se a rispettosa distanza. I cronometristi hanno poi dato a Guerini un 6"6 che eguaglia il primato nazionale ottenuto dallo stesso atleta e da Giannettasio. premiandolo forse con un piccolo regalo. Guerini peraltro se lo merita. L'apparizione — è il caso di dirlo — di un campione come Shipp ha fatto passare in secondo piano nel programma del pomeriggio una bella gara di salto in lungo una delle specialità depresse della nostra atletica. Quasi per convincere — se ce ne fosse ancora bisogno — il professor Elio Locatelli p o o a i ad accettare la'responsabilità del settore, Carlo Arrighi ha portato a metri 7,62 il record italiano indoor che Albero deteneva con 10 centimetri di meno. Ed oltre il vecchio limite è salito anche Piercarlo Molinaris, della Virtus Kennedy di Asti, che ha saltato 7,53. Molinaris è stato a suo tempo una grande promessa, ora sembra accontentarsi di un piccolo cabotaggio a livelli inferiori alle sue possibilità. Se il risultato di Genova gli darà una spinta, l'atletica italiana avrà una speranza in più. La riunione di questa sera ha riconciliato il pubblico genovese con l'atletica, dopo le «magre» dei campionati assoluti. Almeno cinquemila spettatori entusiasti al Palazzo della Fiera per una serie di gare davvero ad alto livello. Dopo gli americani, molti applausi sono toccati al greco Papadimitriu, che si è imposto nel salto in alto con la misura di m 2,17 e che ha poi tentato senza fortuna t 2,20. Gli antagonisti più decisi per Papadimitriu sono stati l'azzurro Del Forno e lo svedese Dahlfren, fermatisi però a 2,14. Buona la pròpa dell'altro azzurro Schivo al riéntro dopo un infortunio di allenamento. Schivo ha saltato 2,11. Non ha avuto il successo sperato, invece, il salto in alto femminile, per l'assenza della primatista italiana Sara Simeoni, la quale, dolorante all'anca (un vecchio malanno, che già aveva accusato ai campionati europei di Helsinki) si è recata oggi a farsi curare dal medico dell'Inter e di Gimondl, dott. Quarenghi. Bruno Perucca 1. Dionisi (C.S. Fiat) 2. Papanicolau (Grecia) Isaksson (Svezia), 5 me- Asta: m 5,40, 5,30; 3. tri. Metri 800 femminili: 1. Stirling (Gran Bretagna), 2'06"9; 2. Bognlolo (Alco Torino), 2'09"; 3. Rasore (Cus Genova), 2'20"4. Metri 400 maschili: 1. Fredrìksson (Svezia), 48"; 2. Abeti (Alco). 48"1; 3. Puosi (C. S. Fiat), Metri 60 femminili: 1. Molinari (Libertas Piacenza), 7"4; 2. Bufanu (Romania). 7"4; 3. Nappi Metri 60 maschili: 1. Washington (Stati Uniti). 6"5; 2. Guerini (Atletica Bergamo), 6"6; 3. Benedetti (Atletica Massa), 6"7. Lungo maschile: 1. Arrighi (Carabinieri) metri 7,62 (nuovo primato italimo indoor): 2. Molinaris /Virtus Kennedy Asti) m 7,53; 3. Siena (Pavia) m 7,12. Alto femminile: 1. Langklind (Danimarca) m 1,73; 2. Horrent (Francia) m 1,73; 3. Borflca (Francia) m 1.65. 400 femminili: 1. Bernard (Gran Bretagrw) in 54": 2. Gavoni (Unipoi) in 56"8; 3. Bolognesi (Cus Genova) in l'00"2. Metri 60 ostacoli maschile: 1. Shipp (Usa) 7"6; 2. Wodzinskl (Polonia) 7 "8; 3. Lianì (Arca Roma) 7"8. Salto in alto maschile: 1. Papadimitriu (Grecia) m 2,17; 2. Del Forno (Libertas Udine) 2,14; 3. Dahlgren (Svezia) 2,14; 4. Schivo (Alco Rieti) 2.11. Nuoto: 200 alla Gyrnnasium A completamento di un primo ciclo di lezioni, nella piscina della Gyrnnasium di via Nizza 351 verranno disputate sabato gare sulle distanze olimpiche: tutti i partecipanti verranno premiati. Renato Dionisi