Un bimbo, la madre e i nonni morti nell'auto che precipita in un canale

Un bimbo, la madre e i nonni morti nell'auto che precipita in un canale L'esodo della domenica funestato da gravi sciagure automobilistiche Un bimbo, la madre e i nonni morti nell'auto che precipita in un canale Gravissimo anche il padre che guidava - Tornavano da una gita, la disgrazia presso Montana - Altro incidente: un ragazzo di sedici anni si uccide presso Mercenasco per un sorpasso in moto, in gravi condizioni il compagno Ancora una domenica di sangue. Ancora una volta sulle strade torinesi la giornata piena di sole è stata funestata da gravi incidenti. Ieri, l'esodo dalla città è cominciato fin dal primo mattino. Migliaia di auto — intere famiglie — si sono avviate verso la campagna. Imprudenza e fatalità hanno mietuto le loro vittime. Quattro persone hanno perso la vita in un incidente nei pressi di Montafia sulla statale per Asti: annegate in un canale dov'è precipitata la loro auto. Un ragazzo di 16 anni si è schiantato in moto contro un'auto. E' morto sul colpo. Il giovane che viaggiava con lui è in condizioni disperate. I feriti non si contano: decine e decine, alcuni dei quali molto gravi. La sciagura in cui sono morte quattro persone è accaduta a pochi chilometri da Chieri, sulla statale per Asti tra Gallareto e Montana. Erano le 16. Dal ristorante «Acqua solforosa» di Montafia d'Asti, diretta verso Torino, proveniva la Simca guidata -dal meccanico Aurelio Guarraia, 33 anni, strada Mongreno 6. Al suo fianco, la moglie Angela Vili;** trentacinquenne, e la figlia Simona di 3 anni. Sul sedile posteriore, i suoceri, Antonio Villa e Caterina Fresia, con l'altro figlio dei Guarraia, Riccardo di 6 anni. Nell'affrontare un'ampia curva, il guidatore ha perso il controllo della vettura, forse abbagliato dal sole. La macchina ha sbandato e si è schiantata contro il parapetto di un piccolo ponte, abbattendolo per un lungo tratto. L'auto è precipitata sul greto del canale. Dopo un volo di circa cinque metri si è accartocciata, schiacciandosi sulle pietre. Poi si è capovolta, sprofondando in pochi centimetri d'acqua. Ferito e sanguinante, Aurelio Guarraia è riuscito a trascinarsi fuori dalla macchina e a porre in salvo la figlia Simona. Mentre arrivavano i primi soccorritori, è caduto sul greto. E' stato accompagnato all'ospedale di Chieri: le sue condizioni sono gravis- sime. Meno grave, invece, la bambina che — ricoverata al-l'ospedale di Asti — è stata - giudicata guaribile in una set- a j Umana -1 Mentre giungevano le pria I me ambulanze, si tentava di prestare soccorso ad Angela Villa, ai genitori e al figlio. Riccardo è stato tratto fuori dall'auto ancora in vita: aveva il viso cianotico, era semisoffocato dal fango che a poco a poco invadeva l'abitacolo. Portato all'ospedale di Chieri, è stato sottoposto a tracheotomia. Le sue condizioni erano disperate e in serata è stato accompagnato al centro di rianimazione. Purtroppo è spirato prima di giungere a Torino. Più nulla da fare, purtroppo, per Angela Villa e per i genitori, Antonio Villa e Caterina Fresia. Storditi e feriti nel tragico volo, sono annegati, nei pochi centimetri d'acqua del torrente. Le loro salme sono state composte nell'obitorio di Piova Massaia. — Un operaio di sedici anni, Romildo Bovolato, Gassino, via Diaz 15, che si era recato in Vespa ad una festa, è morto ieri nei pressi di Mercenasco per un incidente stradale. L'amico che era con lui, Principio Testini, 20 anni, via XX Settembre 15, è in gravi condizioni all'ospedale di Chivasso. I due amici avevano lasciato le proprie abitazioni verso mezzogiorno. Ha ricordato Agostino Bovolato, 23 anni, fratello della vittima: « I nostri genitori sono morti due anni fa. Siamo rimasti soli: Romildo, Luigi, adesso militare, ed io. A Natale, con i risparmi, gli avevo regalato una Vespa 125, era il suo sogno ». I ragazzi hanno raggiunto Chivasso, quindi si sono aggiunti ad un altro gruppo di giovani in moto: una corsa nel sole, niente che faceva prevedere una disgrazia. L'incidente è avvenuto verso le 15, a poche centinaia di metri dal eentro di Mercenasco. Qui c'è una doppia curva, la prima in discesa, molto pericolosa per la visibilità ridotta. Dalla ricostruzione della polizia stradale e dal racconto di alcuni testimoni, Romildo Bovolato ha superato | la moto degli amici prima della fine del rettilineo. Questi hanno detto: « Abbiamo gridato di stare attenti, di non correre. Subito dopo lo schianto ». La Vespa dell'operaio ha sbandato, si è portata sulla sinistra ed ha strisciato la fiancata della « 125 » di Giuseppe Boggio, 58 anni, Calttso, via Diaz 26, che veniva in senso contrario da Ivrea. Poi lo scontro frontale con la « 125 » di Vincenzo Bergantino, 24 anni, Ivrea, via Papa Giovanni 122. I due ragazzi, scagliati in aria, sono ricaduti sull'asfalto una decina di metri più avanti. — I componenti di una famiglia torinese sono rimasti feriti in un incidente stradale mentre si recavano a Bardonecchia. L'incidente è avvenuto in una stretta curva tra Beaulard e Bardonechia, sulla statale 335. Una Mini Minor guidata da Severo Bottoli, di 41 anni, abitante in strada del Lionetto 16, commerciante, che aveva a fianco la moglie Carmen Terenchi, di 39 anni, le figlie Miriam di 10 ed Anna di 4, si è Scontrata con una Citroen proveniente da Bardonecchia, guidata da Giandomenico Bosurgi, di 35 anni, abitante a Rivoli, in corso IV Novembre 37. L'incidente è stalo causato dalla Citroen che in una curva ha sbandato ed ha invaso la corsia opposta. I feriti sono stati portati all'ospedale di Susa. Il Bottoli e la moglie sono ricoverati con 30 giorni di prognosi, i due figli con 10 giorni ciascuno. Il Bosurgi è rimasto illeso. — Un manovale di quarant'anni è stato travolto e ucciso da un'auto a Piossasco. Si chiamava Antonio Oppedisano, abitava in via Sacra di San Michele 6 a Piossasco, con la moglie e i sei figli. L'incidente è accaduto alle 20 e trenta. Antonio Oppedisano camminava in via Torino. Improvvisamente ha attraversato la strada. Proprio in quel momento sopraggiungeva la « Ford » guidata da Valeria Tornabé Cristofani, 35 anni, via Roma 6 di Orbassano. Oppedisano è stato travolto e scagliato a una decina di metri. Dava ancora deboli segni di vita. E' stato portato in ospedale a Orbassano. Qui è spirato per sfondamento della base cranica e fratture in tutto il corpo. Romildo Bovolato, 16 anni, e l'amico Principio Testini