Irlanda: 9 assassinati in una notte di terrore di Renato Proni

Irlanda: 9 assassinati in una notte di terrore Si è sull'orlo della guerra civile Irlanda: 9 assassinati in una notte di terrore Sei uccisi dai soldati in un conflitto a Belfast - Un italiano, proprietario di un caffè, freddato da un "killer" protestante: un avventore, presente all'omicidio, muore d'infarto - Heath è informato della situazione mentre torna dall'America (Dal nostro corrispondente) LONDRA, 4 febbraio L'Irlanda del Nord è precipitata nuovamente nel caos, dopo una notte di sangue e di violenza, costata nuove vite umane. Ci sono stati una ventina di feriti. Tra i morti vi è un italiano. Il totale delle persone uccise in un settimana, quindi, sale a diciotto. SuUe strade di Belfast muoiono i guerriglieri in battaglia, civili innocenti vengono assassinati a sangue freddo, i « killers » uccidono persino ragazzi di 14 anni. In sette giorni, tredici civili sono stati ammazzati dalle bande di sicari cattoliche e protestanti, solo perché appartenevano a una comunità diversa. L'odio settario non si spegne, ma si alimenta con ogni nuova brutale esecuzione. La scorsa notte, a Belfast, è stata il culmine di una settimana di violenza quasi senza precedenti nella tragica storia nordirlandese. E' cominciata con l'assassinio di un uomo di origine italiana, il proprietario di un ristorantino nella York Road. Era tarda sera, e al « Fusco's Cafè », c'erano pochi avventori intenti a mangiare o a bere una tazza di caffè. Il modesto ristorantino è situato vicino ad una stazione ferroviaria, davanti ai « docks ». All'improvviso, la porta si è spalancata e due giovanotti hanno fatto irruzione nel locale. Uno, armato di fucile mitragliatore si è messo con le spalle rivolte alla porta, l'altro, stringendo in pugno una pistola, sì è. mosso per uccidere il signor Alfred JaI mes Fusco, di 50 anni. L'ita- Viano ha cercato di darsi alla fuga, ma è stato raggiunto dal giovane « killer » armato di rivoltella ed è stato assassinato con un colpo alla testa. Il Fusco era di religione cattolica. Nella città travagliata dalla guerra civile, vi è una piccola comunità di persone di origine italiana (provenienti dal Sud), che gestiscono ristoranti in cui si possono mangiare cibi tradizionali e specialità del nostro paese. Gli italiani di Belfast non partecipano all'attività politica della provincia, per ovvie ragioni, ma non possono fare a meno di essere cattolici. Solo per questo, James Fusco, ieri sera, è stato ferocemente assassinato. C'è stato, poi, il dramma nel dramma, ieri sera, nel « Fusco's Café ». Un anziano cliente, emozionato dal tremendo fatto di sangue cui aveva assistito, è stato colto da attacco cardiaco ed è deceduto. Anche lui, in un certo senso, è stato vittima dei due terroristi. Un altro uomo, poco dopo, è stato ritrovato morto, nel quartiere di Connswater, Belfast orientale. Era stato pugnalato al petto e poi colpito con un colpo di rivoltella alla nuca. Da alcuni mesi, questi assassini a sangue freddo avvengono quasi ogni giorno a Belfast. In circostanze simili, sono morte circa 120 persone, di cui 80 erano cattoliche. La settimana scorsa, la « Ulster defence association ». V organizzazione paramilitare protestante, aveva annunciato che non avrebbe più prevenuto l'assassinio di cattolici. L'effetto di questa crudele presa di posizione è stato immediato. Subito dopo, la « Ira provisionai » dichiarava praticamente guerra alla « U.D.A. » e si iniziava così la catena di efferati delitti. Una bomba a mano veniva scagliata in un autobus affollato, un ragazzo di 14 anni veniva ucciso davanti al negozio della madre, una ragazzina si vedeva rapire sotto gli occhi il fidanzato diciassettenne che veniva poi assassinato, un commesso venivo: ammazzato davanti ai suoi colleghi. Ieri notte, i « killers » protestanti e cattolici hanno scorrazzato in automobili rubate per le vie di Belfast e hanno aperto il fuoco contro gruppi di persone che abitavano nel quartiere « sbagliato ». Nella Falls Road, sotto le raffiche dei banditi, cadevano nove persone, tutte ferite in modo più o meno grave. Poco dopo, nella Antrim Road, un'altra raffica partiva da una vettura in movimento contro un gruppo di alcune persone Cinque restavano ferite e une. moriva. Si è colpito a caso, con l'intenzione di uccidere il numero maggiore di presunti nemici. Intanto, nella zona settentrionale del quartiere di New Lodge, abitato in prevalenza da cattolici, scoppiavano furiosi combattimenti tra le truppe britanniche e i guerriglieri. Tra la mezzanotte e le tre del mattino, nella New Lodge Road e in altri quartieri, si sono verificati 25 scontri a fuoco tra l'esercito e i terroristi. Hanno sparato tlil'Ccppntdzavedcnbsandtatqss n i i e , . tutti, i protestanti e i cattolici gli uni contro gli altri e l'esercito contro tutti e due. Cinque persone sono state uc- j cise dai soldati. L'esercito non ha sofferto perdite. Certamente, le trup-1 pe inglesi, che da alcuni gior- j ni hanno un nuovo comundan-i te, hanno reagito con estrema durezza: ieri sera, in certe' zone di Belfast, si sparava addosso a chiunque si muo-' veva e a premere il grilletto'' erano in tanti. Un portavoce dell'esercito britannico ha di-1 chiarata: « Ci vorranno gior-1 ni prima che riusciremo a sta- ! bilire chi ha ucciso ». Molti i soldati — tuttavia — hanno affermato che ì cinque uomini trovati morti nelle strade j dopo le sparatorie sono sta- \ ti uccisi dal loro fuoco. In precedenza, la polizia aveva dichiarato che nell'attentato nella Antrim Road quattro persone erano rimaste uccìse, ma ciò era poi risultato inesatto. A Belfast, si sono anche verificate tre grosse esplosioni, ma non hanno fatto vittime. Complessivamente, l'esercito ammette di avere colpito otto guerriglieri. Da molti mesi, non si era combattuto con tale furore a Belfast. Stamattina, il primo ministro inglese Edward Heath, appena rientrato da Washington ove si era incontrato con il presidente Richard Nixon, ha ricevuto un rapporto I sull'allarmante situazione nel-i l'Irlanda del Nord. La crisi: è stata anche esaminata, a Belfast, dai capi dell'esercito inglese e della polizia nordirlandese. L'Ira nella iarda serara ha •smentito che i sei uomini uccisi dall'esercito fossero armati. Il deputato socialdemocratico nordirlandese Gerry Fitt ha domandato un'inchiesta sull'operato delle truppe. Un ufficiale del reggimento « First Queen », che ha preso parte alla battaglia, ha commentato: « L'Ira ha concentrato i suoi sforzi in quella zona, guerriglieri erano molte audaci, ne abbiamo osservati dodici. Sappiamo di averne ucciso sei e feriti al Cini altri ». Renato Proni