Il Saclà avanza ancora

Il Saclà avanza ancora Una giornata senza sorprese nella serie A di basket Il Saclà avanza ancora Netto successo ad Asti sulla Splugen Bock (81-65) -1 veneziani, senza Bufalini, cedono Miei finale - Merlati e Kirkland bloccano l'americano Hawes (zero punti nella ripresa) (Dal nostro inviato speciale) Asti, 21 gennaio. « I giovani, i giovani: si parla tanto di loro ma poi nove volte su dieci le partite le decidono gli anziani, quelli che giocano e quelli che non giocano »: il commento, latto con quel suo tono da. romantico brontolone, è di Gianni Corsolini, il più simpatico dialettico del basket italiano, un po' seccato per la sua Splugen che ad Asti è crollata alla distanza come un castello di carte sotto i soffi (veementi, ma nemmeno troppo precisi) di un Saclà sempre più deciso. Al castello mancava una carta decisiva, una specie di trave portante, che si chiama Bufalini: il vecchio marpione del canestro era assente per una sciatalgia e senza di lui la Splugen ha ceduto di netto, subendo un passivo di 16 punti (65 a 81) che il Saclà ha meritato in pieno, a conferma dell'autorità con cui ha saputo cavarsi fuori dalle zone basse della classifica. Corsolini ha ragione: tolto Bufalini alla scacchiera della Sr Splugen, Zorzi non ha avuto « torri » sufficienti per marcare i « lunghi » del Saclà, (Merlati, Kirkland e De Simone), abili, esperti e scaltri in misura tale da creare guai tattici a qualsiasi squadra. Logicamente la Spliigen non ha potuto tener botta troppo a lungo e a metà ripresa è arrivato il « break » decisivo, con Caglieris a dare la spinta, pronto nell'aprire e concludere il contropiede, con Kirkland a fare miracoli atletici saltando come su un invisibile tappeto a molla sotto tutti e due i canestri. La Splugen perdeva , 1* ooag o rn2; 6; 2; g terreno, punita anche da una lunga serie di tiri liberi (26 tirati, 21 segnati) che soprattutto i tre giganti avversari andavano a procurarsi nelle mischie, soffocata in attacco da una difesa speciale che impacchettava l'americano Hawes in un singolare « sandwich » tra Merlati e Kirkland Hawes aveva fatto grandi cose nel primo tempo, segnando dieci punti. Nella ripresa è rimasto a secco, ha visto si e no sei o sette palloni (« Ma un Bufalini qualche passaggio in più sarebbe riuscito a farglielo... » insiste Corsolini) e ha sempre sbagliato, anche dalla lunetta, offrendosi pure come facile preda alle stoppate di Kirkland nel finale. Mossa azzeccata, quella di Toth, anche se agendo con questo doppio marcamento su Hawes si lasciava spazio al tiro da fuori di Medeot: questi però non aveva la mira felicissima (6 centri su 15) e cosi i conti tornavano per il Saclà malgrado certe distrazioni difensive (su Gorghetto e Carraro, ad esempio). Hawes accettava la sconfitta, si limitava a calamitare rimbalzi in difesa e con tutta la squadra si rassegnava alla condanna, così che gli ultimi minuti erano un tiro a segno del Saclà, con Riva scatenatissimo a far più largo il bottino. Non è stata una bella partita, perché troppi sono stati gli errori (si guardino le medie di realizzazione: 30 centri su 70 tiri il Saclà, 30 su 77 la Splugen Bock che ha tirato solo otto «liberi») e troppe le pause. Tra i protagonisti più costantemente positivi senz'altro Merlati, un « ex » puntuale all'appuntamento malgrado il dito ancora bendato, e Kirkland. Riva ha saput i mettere le briglie a Gennari, costretto ad accontentarsi di 6 punti così che alla fine il miglior realizzatore dei veneziani è risultato Gorghetto (15). Il punteggio è stato in equilibrio per tutto il primo tem¬ poti l'iin36gT.sddagtvPAbnasr i a e e , e e o aon 6 i lpo, con il Saclà subito avanti (8 a 2), poi scavalcato all'i' (14 a 18) e nuovamente in testa all'intervallo (39 a 36). Nella ripresa la Splugen Bock si riportava a uni T.«7« iac - /ia \ ~.,ì~,a; \ solo punto (45 a 44) quindi vd«ldall'8' al 13' finiva indietro di 15 lunghezze e capiua di aver ormai chiuso. Finiva in gloria per il Saclà, applauditissimo nel galoppo conclusivo in piena anarchia tattica. Perdonati anche Zambelli e Albanese, i due bravissimi arbitri che a Pesaro non avevano trattato troppo bene gli astigiani e stavolta, magari senza impegnarsi a fondo, hanno confermato tutta la loro autoritaria sicurezza. Antonio Tavarozzi Saclà: Caglieris 10, Merlati 20, Riva 18. Kirkland 18, De Simone 15, Benevelll, Sacchetti, Frediani, Scartozzi, Billeri. Splugen Bock: Medeot 12, Zanon 2, Guadagnino, Carraro 8, Milani 6. Hawes 10, Trevlsan 6, Barbozzo, Gennari 6, Gorghetto 15. Cgopl Merlati, 20 punti

Luoghi citati: Asti, Pesaro