Nel fosco "Giorno del furore" i mugiki massacrano i nobili

Nel fosco "Giorno del furore" i mugiki massacrano i nobili A St -Vincent, Un film in anteprima mondiale Nel fosco "Giorno del furore" i mugiki massacrano i nobili Il regista Calehda ha ridotto un romanzo di Lermontov sulla rivolta di Pugacev - Con la Cardinale e Carole André, sono Oliver Iteed e John McEnery, formidabili antagonisti (Dal nostro invialo speciale) St-Vincent. 21 gennaio. Al centro del film II giorno del furore, presentato in anteprima mondiale a SaintVincent, si trova uno di que gli eventi storici che frantumano le passioni dei singoli, j Siamo nella Russia degli zar. tra il 1772 e il 1774. Divampa la grande rivolta dei contadini contro i possidenti, la guida il cosacco Bmel'jan Pu gacev. I territori' orientali sono devastati dalle fiamme o bagnati di sangue. Il regista Antonio C'alenda riprende da un romanzo incompiuto di Lermontov la figura dell'agitatore Vadim e racconta una vicenda disperata. Il ricco proprietario Palyzin — interpretato da Oliver Reed — assume al suo servizio un giovane deforme nel fisico e agile di mente, ma soprattutto capace di adularlo e di sprofondare nel servilismo (attore John McEnery). Se Palyzin getta lon tano un bastone. Vadim glielo riporterà tenendolo in bocca, uggiolando come un cane. Vadim però non ha la fedeltà dell'animale, anzi persegue con tutto se stesso una vendetta. I suoi genitori furono bruciati vivi da Palyzin, il quale ne ha allevato la riglia Irene (Carole André) come propria pupilla. Vadim rivela alla ragazza l'orrore del passato, le racconta di essere suo fratello. Il regista, che vanta una | positiva esperienza teatrale, costruisce il dramma con la cupa violenza degli elisabettiani: Vadim, brutto nel fisico e ambiguo nella personalità, ricorda il Riccardo Iti ' di Shakespeare cosi come Ire-' ne, violentata da Palyzin, ha j gli accenti della follia di Ol^Ha in Amleto. Ma altri fatti j urgono. Gli uomini di Pugacev sono pronti a dare l'as-1 salto alla proprietà di Paly-1 zin mentre questi è lontano. | si trova con l'amante (Clan-' dia Cardinale) in un altro vii- j laggio. Non manca neppure l'occasione: una donna, ladra «ad'uno specchietto di poco ! mconto, è stata condannata alla fustigazione della moglie del signore (Zora Velcova). Ma le masse non si muovono, manca in loro una coscienza collettiva. Si scatenano invece — e qui Calenda ha dato il meglio, con l'aiuto dell'operatore Alfio Contini — per un motivo casuale, un fraintendimento. I nobili vengono linciati. Vadim trionfa, ma non può dare requie al suo antico dolore. Egli costringe gli uomini di Pugacev a dare la caccia a Palyzin in una pietraia dove egli si è rifugiato con il figlio (Raymond Lovelock) innamorato dell'infelice Irene. Qui la tragedia si consuma: Palyzin uccide il figlio, suo rivale in amore e viene strozzato dai rivoltosi. Questi non arrestano la loro cieca rabbia e uccidono anche Irene. Antonio Calenda ha padroneggiato bene la dolorosa materia dell'opera di Lermontov. Già in teatro amava le emozioni forti (sono suoi tur notevole Coriolano e la messinscena del Dio Kurt di Moravia) e al teatro ha fatto ricorso, chiedendo i dialoghi a Edward Bond, uno dei maggiori commediografi inglesi contemporanei. Da un regista esordiente ne (cncdildtutapcfovrtlauprdipilcclqsaersapemacccinema "ci"' si " aspetterebbe i forse maggiore ardire, certo! un attacco alle strutture narrative tradizionali. Palyzin ha i tratti corrile-1 ciati di Oliver Reed. un interprete di notevolissimo fa I scino personale, che si muuve possente («Qualche voltai mi dà l'impressione del Co-1 losseo», dice Calenda). Suoi antagonista è John McEnery, 11 Mercuzio dell'ultimo Romeo e Giulietta, girato da j Zeffirelli. insinuante nel ser-1 vire come nel cospirare, ne | chi fondi che lasciano aflio rare il male, un'interpreta zione allenta I . Iin ogni parti- j colare. Accanto ai due vilains, si muovono attori sicuri, il* luminati dal sorriso ingenuo |di Carole André e dalla pie Msenza opulenta di Claudia r. j i * j nMj,,(inri nnn Cardinale. I produttori non la trascurano mai: un breve passo di danza sulle scale. una sua fugace visione men- tre è immersa nella sehuma di una tinozza piaceranno agli spettatori. Ed anche quo , Piero Perona sto servirà ad avvicinarli aLermontov ed alla Russia del Settecento. j pndcudrziDgièdsdq St-Vincent. Carole Andre c Raymond Lovelock, la coppia giovane del «Giorno del furore» (Folo Boi loro)

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