Primo reato con l'Iva è scoperto a Napoli

Primo reato con l'Iva è scoperto a Napoli Un agente arrestato Primo reato con l'Iva è scoperto a Napoli La guardia dopo il controllo amministrativo negli uffici di un importatore si dichiarò disposta a tacere, per un compenso, sulle "irregolarità" scoperte (Dal nostro corrispondente) Napoli, 21 gennaio. (a.l.) Vn agente della polizia tributaria, Antonio Schiavone, di 46 anni, padre di tre figli, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Poggioreale sotto l'accusa di concussione: aveva preteso da un grossista di legnami la somma di 100 mila lire per «chiudere un occhio» sulla mancata utilizzazione dei registri per l'Iva. Tobia Matarazzi, un facoltoso importatore di legname napoletano, nei giorni scorsi ricevette nel deposito di via Benedetto Brin, nella zona industriale, la visita dello Schiavone, che, dopo aver mostrato il tesserino della «tributaria», affermò di dover fare un controllo amministrativo. Il commerciante si mostrò sorpreso e disse di non aver avuto il tempo per regolare la contabilità secondo le nuove norme; al più presto però si sarebbe adeguato alle modalità previste dalla riforma tributaria. Antonio Schiavone si mostrò intransigente, minacciò denunce e sanzioni; poi lasciò capire di essere disposto a tacere sulle «irregolarità» in cambio d'un compenso: centomila lire in contanti. Il commerciante finse di aderire alla richiesta e rinviò il pagamento della somma all'indomani, spiegando che non aveva denaro liquido. Più tardi, deciso a non cedere all'estorsione, telefonò al comando della Guardia di Finanza, alla quale spiegò quando era accaduto. Gli risposero: «Non abbiamo autorissato alcun controllo; sarà senza dubbio un imbroglione che ha tentato di raggirarla». Tobia Matarazzi chiese allora l'intervento della polizia. Sabato pomeriggio, alcuni funzionari hanno teso la trappola: hanno sostituito i dipendenti del commerciante e hanno atteso che lo Schiavone arrivasse. L'agente della tributaria è stato puntuale all'appuntamento; il commerciante, come gli era stato consigliato, consegnava allo Schiavone una busta con 50 mila lire, i cui numeri di serie delle banconote era¬ no stati annotati in precedenza. Antonio Schiavone, quando si è accorto che non gli era stato consegnato il denaro richiesto, è andato su tutte le furie: «Il favore glielo faccio per centomila lire — ha detto — altrimenti non se ne fa nulla, la rovinerò...». E' stato arrestato dai poliziotti. ^

Persone citate: Antonio Schiavone, Matarazzi, Tobia

Luoghi citati: Napoli