L'incontro distensivo Est-Ovest

L'incontro distensivo Est-Ovest HELSINKI L'incontro distensivo Est-Ovest Riprendono, dopo un mese di pausa, i lavori della pre-conferenza per la sicurezza Helsinki, 14 gennaio. I rappresentanti dei trentaquattro Paesi partecipanti alla preconferenza sulla sicurezza europea ad Helsinki tornano a riunirsi domani, dopo un mese esatto di interruzione, per una nuova fase dei lavori. Alla vigilia della prima seduta si attribuisce ai Paesi dell'Europa occidentale l'intenzione di presentare uno schema di agenda dei lavori, comprendente i due punti più importanti dei quali dovrà occuparsi la Conferenza vera e propria. In tale modo i Paesi presentatori vorrebbero contribuire al superamento delle incertezze lasciate in eredità dalla prima fase dei lavori, conclusasi il 15 dicembre scorso. Si passerebbe subito, così, a parlare di questioni sostanziali, lasciando eventualmente i problemi procedurali a qualche commissione. Lo schema dell'agenda che i Paesi occidentali proporrebbero comprende due punti fondamentali dal punto di vista degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali: le relazioni fra i Paesi europei e il libero scambio di uomini e idee fra i Paesi aderenti. Quest'ultimo punto, sul quale la posizione dei Paesi occidentali è chiara e unanime, dovrebbe dimostrare subito se il terreno è fertile, se sarà possibile realizzare un rapporto più aperto e umano tra Occidente ed Oriente in Europa. Vi sarebbero già stati contatti, durante l'interruzione dei lavori dopo il 15 dicembre, tra Paesi occidentali e Paesi comunisti, sulla questione della libertà di scambio di idee e di uomini tra le due parti, e viene riferito che l'Unione Sovietica e i suoi alleati avrebbero una posizione contraria a quella occidentale. I diplomatici occidentali fanno notare che il segretario generale del partito comunista sovietico Leonid Breznev si è dimostrato di idee completamente diverse il 21 dicembre scorso, quando si è occupato di questo problema in pubblico per la prima volta. Oggi, ventiquattr'ore dopo una presa di posizione negativa del « Rude Pravo », l'organo ufficiale cecoslovacco, anche quello ungherese, « Nepszabadsag », si è occupato dell'argomento, anche esso negativamente, affermando che l'idea di liberi scambi di uomini e idee in Europa « non ha nulla a che fare con i veri principi della sicurezza e della collaborazione europee ». «Nepszabadsag» afferma che la conferenza dovrebbe preoccuparsi di ben altre cose. Dal punto di vista dei Paesi socialisti europei, dice il giornale, un futuro europeo è «inconcepibile» senza una maggiore collabora zione in campo commerciale, economico, scientifico, tecnico, culturale su basi di eguaglianza. Ma questa collaborazione, secondo il giornale ungherese, è evidentemente concepita dalle autorità comuniste come una collaborazione ai vertici, tra governi e organizzazioni ufficiali, senza quello scambio di idee e di uomini che si vorrebbe in Occidente. L'organo del pc cecoslovacco « Rude Pravo » ha sostenuto ieri che se scambio di uomini e idee significa interferenza negli affari interni dei Paesi socialisti e violazione delle loro leggi, allora questa istanza è chiaramente destinata a far cadere i principi, della conferenza europea, non a portarli avanti. « Rude Pravo » ha aggiunto che « Paesi occidentali » contrari all'allentamento della tensione in Europa continueranno ad usare « tattiche dilatorie ». In sostanza, queste premesse polemiche lasciano supporre che non sia facile l'accordo Est-Ovest su questi punti. Tuttavia è prematura ima previsione. Al di sopra dei contrasti, le parti sono ben decise a giungere a qualcosa di concreto, ad accordi che allentino la tensione nel nostro continente e portino a una autentica collaborazione tra le due parti in cui esso è ancora diviso. (Associated Press)

Persone citate: Leonid Breznev

Luoghi citati: Europa, Helsinki, Stati Uniti, Unione Sovietica