"Giocando bene a San Siro si può vincere,,

"Giocando bene a San Siro si può vincere,, Il vice-presidente dell'Inter Prisco con chiara allusione al caso Giagnoni "Giocando bene a San Siro si può vincere,, Prisco, però, non risparmia il presidente della Juventus: "Boniperti ha lasciato la tribuna d'onore prima del termine della gara perché non condivideva un fallo fischiato da Lo Bello" - Mazzola spiega il suo fortuito scontro con l'arbitro e lo stiramento - Elogi per la squadra bianconera - Invernizzi; "Battendo il Vicenza nel recupero, ritorneremo nuovamente al comando" - Bedin spiega la sua espulsione (Dal nostro inviato speciale) .Milano, 7 gennaio. Sandro Mazzola non potrà rispondere alla convocazione di Valcareggi per Italia-Turchia in programma sabato prossimo a Napoli. Questa è la prima notizia che si raccoglie dinanzi agli spogliatoi dell'Inter. Il capitano dell'Inter ha riportato uno «stiramento al bicipite femorale destro» secondo la diagnosi del professor Quarenghl. Una triste domenica per il capitano nerazzurro la cui presenza in campo fino al giorno prima sembrava in dubbio. «Che brutto 1973» esclama Mazzola zoppicando vistosamente mentre si fa incontro ai giornalisti. «Prima l'influenza, oggi il fc.o. con Lo Bello e lo stiramento che mi auguro non sia strappo. Siamo appena agli inìzi dell'anno. Ma se il buon giorno si vede dal mattino conviene chiedere una benedizione ». Lo Bello aveva messo k.o. Invernizzi In un Juventus-Inter di quindici anni fa e proprio sabato il tecnico nerazzurro aveva ricordato l'episodio. La storia si ripete ancora con il capitano dei nerazzurri a distanza di tanto tempo ma questa volta sul terreno di San Siro. Mazzola racconta lo scontro: «Mentre l'azione stava per ripartire dall'area bianconera io mi sono voltato verso un compagno di squadra. Evidentemente non mi sono accorto che l'arbitro era ripartito in retromarcia e la sua nuca è venuta a sbattere contro la parte destra della mia ironie. Un male che non vi dico. Non ..sono svenuto ma per un attimo ■non ho capito più. nulla. Poi con ■la spugna mi sono ripreso. Che te'sta dura, però, ha Lo Bello!». J «Lo scontro con Lo Bello può .essere messo in relazione con l'Infortunio di cui è rimasto vittima alla fine della partita?» gli chiede •qualcuno con spirito indiscutibilmente fantasioso. ; Mazzola nega e precisa: «Poco ■prima del secondo gol della Juventus la palla era sui piedi di '.Massa, io sono scattato sulla sinistra, ho chiesto il passaggio, lui •s'è voltato, io mi sono fermato, 'poi ha finito di darmi la palla ma .quando ho cercato di riprendere \la corsa ho avvertito una fitta alla coscia destra e mi hanno portato fuori a braccia, mentre i bianco'neri festeggiavano Anastasi». ; Uno stiramento causato forse •dalle non perfette condizioni fisiche? ' «No, anzi mi sono sentito abbastanza bene, più del previsto. Forese, se fossi rimasto più arretrato ■come nel primo tempo, anziché di 'punta come nella ripresa, in quelJn pqsizione per lo scatto non venivo a trovarmi». L'Inter ha finito la partita In nove uomini. In precedenza Bertini era già uscito per uno stiramento intercostale destro ed ave va fatto posto ad Orlali che dopo Vinque minuti ha preso a zoppica;re «per un forte dolore alla gam ■ba sinistra» come spiega 1! giocatore. Infine l'espulsione di Bedin, 'decretata da Lo Bello a tre minuti dal termine. Il mediano Interista non fa drammi. «Ci ha concesso una punizione — dice — che'per me era dubbia, poi ha portato la 'palla dieci metri indietro e allora ■io ho protestato: ma come, ci da ■il contentino e poi arretra la batI tuta? Lui ha tirato fuori il taccul,no per ammonirmi e io: "Ma come, mi ammonisce anche? Allora, fuori". Mi ha risposto. Oggi però, . debbo ammetterlo, ero un po' nervoso e già nel primo tempo il ■signor Lo Bello mi aveva richiamato ». La sconfitta viene assorbita dal clan nerazzurro con molta signorilità. Nessuno fa drammi, anzi gli elogi per la Juventus che ha vinto non mancano. Il vicepresidente Prisco è il primo a tendere idealmente la mano alla squadra bianconera. «Troppo rapidamente — dice — è arrteata la smentita per Giagnoni. Quando si gioca meglio, come ha fatto la Juventus, si vince anche a San Siro. Noi abbiamo subito un gol da ingenui, poi abbiamo contrattaccato male e la Juventus ha legittimato il suo successo negli ultimi minuti. Peccato che. un gesto umoristico di Boniperti abbia rovinato un po' il quadro sportivo. Il presidente ha lasciato la tribuna d'onore a metà della ripresa imprecando contro Lo Bello perché aveva fischiato un fallo di Causio su Bedin. Penso che oltre ad essere handicappati dall'epidemia influenzale, che ne ha limitato i riflessi e il rendimento, i nostri giocatori siano stati distratti dalla nebbia. Ad un certo punto persino io non sapevo se fare il tifo per la squadra o per la nebbia affinché scendesse. Co munque se battiamo il Vicenza siamo ancora in testa». Il presidente Fraizzoli è quello che forse digerisce meno l'amaro di questo Insuccesso. « Il primo tempo è stato equilibrato — com menta — ma un errore della dite sa ci è costato il gol. Nella ripresa abbiamo attaccato troppo generosamente e ci siamo esposti al contropiede. Però a questa Juven tus non si poteva regalare un Corso e quattro-cinque giocatori dei nostri giocatori influenzati. Ho visto dei nostri giovanotti che nei contatti con gli avversari finivano puntualmente a terra. Segno di debolezza fisica. Comunque ci rivedremo al ritorno. — Come giudica il gesto- di Boniperti? gli chiedono per rinvigorire la polemica. Fraizzoli se la cava con una battuta umoristica: «Che cosa ne so io? Forse ha lasciato la tribuna per qualche necessità fisica. Sapete, faceva molto freddo». Invernizzi è prolisso e il suo commento si può ridurre cosi: «Siamo stati ingenui sul primo gol. Una volta in svantaggio abbiamo dovuto modificare la tattica. Noi abbiamo attaccato ma bi sogna considerare che la difesa bianconera si è comportata molto bene. Comunque con tutti l guai che abbiamo patito in settimana mi ritengo soddisfatto per il comportamento dell'Inter. Per me il risultato non influisce sul nostro futuro. Se battiamo il Vicenza nel recupero torniamo in testa. E personalmente non ho mai sperato nella nebbia, anche perché siamo stati quasi sempre noi ad attaccare». Facchetti e Vieri spiegano il primo gol. Il terzino dice: «Sul cross di Causio ci siamo fermati perché pensavamo che la palla finisse sul fondo, in effetti quando Capello l'ha rimessa al centro io ero ancora convinto che l'azione fosse già sfumata. Altafini mi lui anticipato e la palla è passata sotto il mio piede proteso». Il portiere replica: «Sul cross di Causio mi sono girato e ho visto Capello. Pensavo non riuscisse ad effettuare il centro e ci siamo fatti sorprendere dall'anticipo di Altafini. Sul gol di Anastasi ho visto soltanto la palla, non il tiro perché ero coperto. Non mi sono neanche accorto che l'esecutore era il centravanti avversario. La palla gli è finita sui piedi per una respinta sfortunata di Facchetti». Facchetti conclude: «Nessun dramma. Speravamo di eliminare la Juventus. Non ci slamo riusciti. Vuol dire che abbiamo una concorrente in più nella corsa allo scudetto». Boninsegna è di poche parole: «Niente da dire. Hanno meritato di vincere». Moro ha concluso la partita con la febbre addosso. Nella lista degli influenzati è l'ultimo. I nerazzurri non convocati per la Nazionale da domani avranno un riposo di tre giorni. Mazzola, assicura Quarenghl, sarà pronto per la ripresa del campionato. Franco Costa Milano. Prisco, Boniperti e Fraizzoli nello spogliatoio di Lo Bello prima della gara; al termine il brindisi dei goleador Altafini e Anastasi (Olympia)

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