I difensori degli assassini dell'orefice hanno ottenuto il sequestro del telefilm

I difensori degli assassini dell'orefice hanno ottenuto il sequestro del telefilm L'inchiesta "Indagine su una rapina,, di nuovo rinviata I difensori degli assassini dell'orefice hanno ottenuto il sequestro del telefilm La trasmissione era già stata sospesa durante il recente dibattimento alla corte d'assise Altri processi: inflitta una seconda condanna a tre anni e otto mesi al medico che praticava aborti; rinvio per l'archeologo che uccise la fidanzata ventenne con diciassette pugnalate Il pretore di Milano ha ordinato all'ultimo momento, ieri se- la sospensione del ps ma televisivo ti Indagine su una rapina », un film-inchiesta incen trato sul sanguinoso episodio de! 14 ottobri '70 in cui venne assas sinato l'orefice Baudino. E' la se- concia volta che la trasmissione viene « bloccata »; la prima risale all'epoca della celebrazione de! processo, quando il presidente della corte d'assise dott. Luzzatti accolse un'istanza dei difensori e vietò la messa in onda del film. Motivazione: gli imputati si program- i aecPa1vrpmssn presumevano innocenti, la tra- | smisslone avrebbe potuto nuocere j alla serenità del dibattimento. Com'è noto, il processo s'è con- j eluso l'il gennaio scorso con 4 j condanne: ergastolo per Giorgio I Panizzari e Giuseppe Cardillo. 30 j anni per Sebastiano Di Luciano, 18 anni e mezzo per il più giovane della banda, Vincenzo Ferrara. E' stato quest'ultimo a proporre ieri mattina il ricorso al magistrato milanese, tramite i suoi difensori Rodolfo De Marsieo ed Ernesto Trivoli. Essi hanno chiesto al pretore dott. Cas- i sala un provvedimento d'urgen za, appellandosi ai diritti costi- I I tuzionali dell'imputato: nessuno i può essere indicato come colpe- vole se prima la sentenza non è i passata in giudicato, ossia non è | divenuta definitiva. | II Ferrara, insieme ai complici, | è stato si condannato nel primo giudizio, ma è ancora in attesa del processo d'appello che potrà confermare o modificare la sentenza di condanna. Tutti e quat tro gli imputati si sono finora proclamati innocenti. * Il dott. Michelangelo Cicero, il ginecologo torinese già condannato a dodici anni di carcere per aver causato la morte di una donna di 40 anni sottopostasi a pratiche illecite, sarebbe dovuto comparire ieri mattina in tribù- | naie per un altro aborto prati- j cato su una ragazza sarda di 27 anni. Il medico, come già in al- | tre occasioni, non s'è fatto vivo, I parenti dicono che si trovi in Svizzera. Pare invece che si sia trasferito in Briglie dove avreb be ripreso la professione. La ter za sezione del tribunale (pres. Bona. p.m. Giordano, cane. Ca- I satelli) l'ha condannato ieri ad j altri tre anni e 8 mesi di carce re. Enrichetta Cucco, che si sottopose all'intervento nell'aprile '65 e il fratello Tullio che fece l'intermediario, sono stati invece assolti perché i reati sono caduti in prescrizione rispettivamente zola, Merlone f Li hanno difesi ;li avvocati MazSperanza. * * Rinvialo al 26 marzo il processo al giovane archeologo di Già- | veno die nel marzo di due anni fa uccise con 17 pugnalate l'ami- i ca ventenne. Bruno Portigliatti, I 25 anni, che doveva rispondere | i di omicidio premeditato davanti ; | alla Corte d'assise, non s'è pre! sentato in aula perché febbriei- j | tante. Prima di decidere il rinvio del dibattimento, il presidente dott. Leone Buzzattt ha voluto ; | controllare lo stato di salute del! l'imputato. Il prof. Griva, incarij cato della visita medica, ha conj fermato che il giovane 'non sa; rebbe stato in grado di partecipare al processo in condizioni I ! fisiche normali. | I rapporti tra il Portigliatti e | i la vittima, Giovanna Aimo, non | sono stati mai chiariti. Pare che I la ragazza fosse succuba della I prepolente personalità del giova: ne, il quale, a sua volta, non j osr.va opporsi alle richieste di | denaro che ogni tanto lei gli ri- I volgeva. Il 12 marzo I Rliatti si recò nella '71, Ponisede della Borsa Bell'Arte », doaveva nevato impiego i rivista, 1; ve l'amica i e la uccise. Disse di averlo fatto | perché lei gli aveva chiesto di | nuovo dei soldi; secondo i difen- | sori avv. Auberti e Molletti, agi nr - con premeditazione, ma fu provocato. Una perizia psichiatrica del prof. Mossa ritiene l'imputato sano di mente. e o 5 ;p gpg M dott. Michelangelo Cicero Bruno Portigliatti e Giovanna Aimo - Gilda Chepes padrona della « Borsa d'arte » I d Mil h di ii l t l di d'I l

Luoghi citati: Milano, Svizzera