Forte aumento in gennaio per il "costo della vita,, di Mario Salvatorelli

Forte aumento in gennaio per il "costo della vita,, Si accentua la tendenza inflazionistica Forte aumento in gennaio per il "costo della vita,, In un mese è stato dell'1,2 per cento che, su base annua, significa il 15-16 per cento - I prezzi al consumo cresciuti dell'I', (Nostro servizio particolare) Roma, 26 febbraio. Il nuovo anno si è aperto senza nessun accenno di miglioramento per le tendenze inflazionistiche che preoccupano tutti i paesi del mondo occidentale, ed in particolare l'Italia. I dati che l'Istituto centrale di statistica comunica questa sera riconoscono un rincaro in gennaio dell'I per cento nell'indice generale dei prezzi al consumo e dell'1,2 per cento nel costo della vita, cioè nell'indice dei prezzi per le famiglie tipo d'impiegati e di operai, nel cui calcolo non entrano i prodotti e i servizi più costosi. La prima osservazione, quindi, che si può fare è a sfavore dell'Iva. Infatti, se la liforma delle imposte indirette intendeva distribuire più equamente il carico fiscale, in base al potere d'acquisto dei consumatori, essa ha mancato il suo obiettivo, dal momento che in gennaio, primo mese d'applicazione dell'Iva, l'indice dei prezzi « ristretto » ai lavoratori dipendenti è aumentato più dell'indice generale, « allargato » a tutti i consumatori. Con un aumento dell'1,2 per cento del costo della vita in un mese, siamo tornati sul ritmo d'inflazione annua del 15-16 per cento che si era avuto, negli ultimi vent'anni circa, solo nel settembre del 1972, quando il rialzo mensile fu dell'1,3 per cento. Che l'applicazione dell'Iva portasse, lecitamente o illecitamente, a un'impennata dei prezzi, era già scontato, tanto più che poco o nulla si è fatto per limitare, in ampiezza ed in estensione, questa impennata. Purtroppo, l'impegno del governo (quello attuale come quelli precedenti ) è tanto concentrato nel campo politico e talmente sottoposto a una quotidiana, logorante « verifica » non solo da parte dei partiti che lo compongono, ma da parte delle correnti che compongono, meglio scompongono ciascun partito,, che non ha il tempo per occuparsi dei prezziqualche circolare ogni tanto. Dovrebbe essere un invito a riconsiderare con maggiore attenzione le possibilità di controllare ì prezzi anche il fatto che l'aumento del costo della vita nel gennaio di quest'anno è stato esattamente doppio di quello del gennaio 1972, cioè l'l,2 per cento contro lo 0,6 per cento. Per ì prezzi al consumo siamo ad anche più del doppio. con l'I per cento in questo gennaio contro lo 0,4 per cento sul gennaio 1972. Il mistero avvolge, invece, l'andamento dei prezzi all'ingrosso, di cui l'Istat — se non andiamo errati, per la prima volta nella sua storia — non fornisce i dati di gennaio. Non si può fare, quindi, per i prezzi all'ingrosso, neppure il confronto annuale, da gennaio a gennaio. Possiamo solo ricordare che in dicembre i prezzi all'ingrosso erano saliti dell'I per cento, più che al consumo, con un aumento del 6,9 per cento sul dicembre 1971. Per ì prezzi al consumo, riferiti all'intera collettività nazionale, l'aumento in un anno, da gennaio a gennaio, è calcolato dall'lstat nell'8,1 per cento. Eguale rialzo per il costo della vita riferito alle famiglie d'impiegali e di operai. Ciò significa che — sempre nella media — a fine gennaio scorso occorrevano 108,1 lire per acquistare ciò che un anno prima richiedeva 100 lire. Se ci si spinge indietro di due anni, al 1970, anno su cui si basano gl'indici Istat (che non sono quelli della contingenza), i rincari sono i seguenti: l'indice dei prezzi al consumo ha raggiunto quota 116,2 cioè ha accusato un aumento del 16,2 per cento; Vindice del costo della vita — sempre a fine gennaio — sì è situato a quota 116,4 cioè in 2 anni e 1 mese è rincarato del 16,4"". Mario Salvatorelli

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