Van Linden in volata supera Sercu e Basso

Van Linden in volata supera Sercu e Basso Un belga inaugura il "Sardegna,, Van Linden in volata supera Sercu e Basso Merckx corre al risparmio, ma nessuno lo attacca - Adorni polemizza per il forfait di Francesco Moser, Bartolozzi replica - Ieri arrivo a Livorno, oggi prima tappa isolana da Porto Torres ad Alghero (Dal nostro inviato speciale) Livorno, 24 febbraio. E' incominciata sul traguardo continentale di Livorno la sagra degli sprìnters al Giro di Sardegna. Sull'ampio rettilineo d'arrivo del lungomare livornese Rik Van Linden, il biondo fiammingo della Rokado ha confermato di essere il più in forma e forse anche il più forte in assoluto tra i velocisti presenti alla prima corsa a tappe della stagione italiana. Van Linden, che viene da quattro successi parziali su sette giornate di gara del Giro dell'Andalusia, ha lottato a gomito a gomito sulla sinistra della retta di arrivo con il connazionale Sercu. Il portacolori della Brooklyn, meno preparato del rivale, ha ceduto di schianto ad una cinquantina di metri dallo striscione lasciando via libera a Van Linden che ha vinto a mani alzate con più di una macchina. Al terzo posto il campione del mondo Marino Basso, per il quale si è fatto sentire con evidenza ancora maggiore il ritardo di preparazione rispetto alio scatenato Van Linden. Tutto il gruppo, con Merckx in posizione tale da non correre inutili rischi in una volata tumultuosa (resa tale più dalla inesperienza dei neo-professionisti che dalle caratteristiche dell'arrivo), si è classificato col tempo del vincitore. Le sole eccezioni sono rappresentate da Paolini, giunto a 21" dopo aver forato a due chilometri dal traguardo, e Farisato, che ha perso poco più di un minuto dopo aver ceduto la propria bicicletta al compagno di squadra. La storia della prima giornata del Giro di Sardegna è in pratica tutta qui, quanto a risultato. Le sole annotazioni interessanti stanno nella pigra accettazione da parte di tutti i concorrenti di un ritmo da passeggiata e nel comportamento sornione di Eddy Merckx. Il fuoriclasse belga fin dopo Pisa, cioè quando mancavano meno di 20 km all'arrivo, ha pedalato pigramente in fondo al gruppo con la scorta del fedelissimo Bruyère, dando però mandato agli altri quattro componenti della sua squadra di rompere rigidamente qualsiasi iniziativa in testa alla corsa. Eddy si è riportato all'avanguardia soltanto quando dopo Pisa il vento che soffiava con una certa forza dal mare gli ha consigliato di correre in testa per evitare qualche brutta sorpresa. La situazione potrebbe però cambiare per Eddy da domani quando, dopo un viaggio notturno in piroscafo da Livorno a Porto Torres (il mare è piuttosto mosso e qualcuno potrebbe soffrirle), la corsa entrerà nel suo vivo in terra sarda. La seconda tappa, con partenza alle 12,30 da Porto Torres, copre la distanza fino ad Alghero e si ecczqmrbv«MèlTncgcpmelsattmrFmc esaurisce poi con 15 giri di un circuito cittadino su un percorso totale di 137 km e mezzo. Una veloce kermesse nella quale a Merckx sarà certamente più difficile correre al risparmio di quanto egli abbia fatto oggi. Sul percorso odierno si è visto in pieno allenamento il «grande assente» Francesco Moser, a proposito del quale è nata la prima polemica della nuova stagione ciclistica. Tecnici illustri, Vittorio Adorni prima di tutti, hanno criticato la «politica della bambagia» adottata dalla Filotex nei confronti dell'auspicato campione del futuro. Moser è rimasto alla finestra anziché entrare subito nel vivo della lotta per approfittare di uno stato di forma già piuttosto avanzato e sfruttare la rivalità tra i belgi. Il trentino entrerà in lizza, cosi ha confermato Bartolozzi, solo alla Tirreno-Adriatico. Il direttore sportivo della Filotex ha risposto con estrema fermezza a queste critiche: «Se quello di Adorni è un consiglio — ha detto Bar¬ tolozzi — noi non ne abbiamo bisogno; se invece è una critica, il fatto che Vittorio non sia d'accordo con noi dimostra proprio che abbiamo ragione. Moser entrerà in scena al momento giusto, quando ci sarà in gara anche qualcun altro che in Sardegna non c'è». L'allusione a Gimondi è piuttosto trasparente; l'intenzione di Bartolozzi di andare per gradi, di fare di Moser a tempo debito soprattutto il rivale numero uno di Gimondi senza prematuri sogni antiMerckx, è altrettanto chiara. Gianni Pignata Online d'arrivo: 1. Van Linden (Rokado), km. 124 In 3 ore 07'12", alla media di km. 39,742; 2. Sercu (Brooklyn); 3. Basso (Bianchi); 4. Ongarato; 5. Dancelli; 6. Mintyens (Molteni); 7. Antonini; 8. Roger De Vlaeminck; 9. Gavazzi; 10. Francioni, tutti col tempo del vincitore. Segue quindi tutto il gruppo con lo stesso tempo, ad eccezione di Paolinl a 21" e Farisato a ItO". Agli efletti della classifica generale Van Linden, Sercu e Basso vengono accreditati rispettivamente degli abbuoni di 30", 20" e 10". Livorno. Duello tra belgi: Van Linden, a sinistra, precede Sercu (Telefoto)