I Puritani daranno l'addio al "Nuovo,,

I Puritani daranno l'addio al "Nuovo,, Si conclude la stagione I Puritani daranno l'addio al "Nuovo,, L'opera presentata da Guglielmo Barhlan L'opera lirica a Torino sta per dare l'addio al Teatro Nuovo con I Puritani di Bellini, ultimo spettacolo in programma prima dell'inaugura- zione nel ricostruito Regio. 1 Puritani andranno in scena venerdì 2 marzo sotto la direzione di Armando Gatto, con Cristina Deut.ekom. Dell'opera ha parlato ieri nella Galleria d'arte moderna Guglielmo Barblan, studioso fra i più esperti del melodramma italiano del Romanticismo, per la serie di conferenze «Incontri del Regio». L'oratore ha dapprima trattato del libretto di Carlo Pepoli, rimuovendo il luogo comune che ne indica la matrice nei Puritani di Scozia di Walter Scott (tradotto in italiano già nel 1821). Il nome fu avanzato solo per dare prestigio romantico al lavoro belliniano senza però che fra romanzo e libretto sia alcun rapporto. Il testo di Pepoli ha fine qualità letteraria (e il Barblan ha indicato precisi riscontri con passi di Leopardi e di Alfieri), ma Bellini dovette adattarlo a più generali problemi di natura teatrale e scenica. L'oratore ha avuto spunti particolarmente efficaci delineando la figura di Bellini a Parigi, che si aggira nel più vivace ambiente culturale europeo, ma pronto a isolarsi nel lavoro e nella cura infinita posta a strumentare la partitura. Barblan ha quindi indicato l'impronta più vivace degli anni parigini sui Puritani in un certo piglio cavalleresco ispirato a Chopin e nell'influenza del Guglielmo Teli rossiniano ascoltato più volte da Bellini nella capitale francese. Tutta l'opera è stata poi passata in esame, ponendo particolarmente in luce il « fare grande » che è tipico di questo lavoro di Bellini, di respiro veramente europeo. Vivissimi applausi hanno ringraziato l'oratore.

Luoghi citati: Parigi, Scozia, Torino