Il sindaco di Sanremo toglie il Festival all'assessore che doveva organizzarlo

Il sindaco di Sanremo toglie il Festival all'assessore che doveva organizzarlo Tempesta politica undici giorni prima che si apra la rassegna Il sindaco di Sanremo toglie il Festival all'assessore che doveva organizzarlo Una sostanziale divergenza di vedute sulla conduzione della rassegna, esplosa dopo la denuncia di un cantante escluso - Probabile crisi della Giunta - Il direttore artistico sarà Vittorio Salvetti (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 24 febbraio. Stamane il sindaco Piero Parise, a soli 11 giorni dal Festival della canzone italiana, ha revocato la delega all'assessore Napoleone Cavaliere, un suo compagno di partito (entrambi appartengono alla de); l'assessore sino ad oggi era al vertice organizzativo della gara canora sanremese. La decisione era già nell'aria da alcuni giorni, da quando cioè era trapelato il dissidio, fattosi sempre più aspro tra l'assessore al Turismo ed altri suoi colleghi di Giunta, sindaco compreso, proprio sui sistemi da lui seguiti per l'organizzazione del festival. Alcune decisioni sarebbero state adottate sino ad ora di sua iniziativa senza che la Giunta ne fosse al corrente, perché ritenuta dall'assessore Cavaliere non competente in materia. Il contenuto della lettera di revoca conferma l'esistenza di questi dissidi. E' motivata dal fatto che tra il I sindaco e l'assessore sarebbe venuto a mancare il rapporto j di fiducia che esisteva in precedenza, a seguito1 di alcuni I episodi di carattere personale, i quali hanno irrimediabilmente incrinato ogni possibilità di collaborazione in seno alla Giunta municipale. Alla base di questi episodi (uno dei quai sarebbe' degenerato addirittura in una zuffa personale durante una riunione di Giunta tra il Cavaliere ed un altro assessore) vi è stata una sostanziale divergenza di vedute sull'organizzazione del festival, subito dopo che la commissione di ascolto aveva scelto le 32 canzoni che dovranno partecipare alla gara in programma per i giorni 8, 9 e 10 marzo. Quest'anno il festival come le altre manifestazioni organizzate dal comune, era stato inserito nell'apposito calendario, per cui la competenza era passata all'assessorato incaricato. La revoca della delega comporterebbe ora l'assunzione delle competenze da parte del sindaco ma Piero Parise non sembra abbia intenzione d'occuparsi di quest'ultima fase organizzativa. «Devo seguire alcuni altri problemi importanti per la nostra città I — ha detto stamane — e probabilmente saranno tutti i componenti della Giunta che dovranno condurre in porto la manifestazione. E' probabile comunque che la responsabilità diretta venga conferita all'assessore per gli affari speciali (Casinò e aziende municipalizzate), Egidio Lupi ». Il provvedimento del sindaco nei riguardi del suo assessore ha provocato reazioni a catena che potrebbero anche condurre ad una crisi comunale. Un altro assessore, Roberto Larderà pure democristiano, ha dichiarato stamane: «Sono solidale con Cavaliere. Lunedì restituirò nelle mani del sindaco la delega ai lavori pubblici ed ho invitato altri miei colleghi a fare altrettanto, ma come Cavaliere sono deciso a rimanere assessore anche senza specifico incarico, rivendicando piena libertà di azione». «Non condivido l'azione del sindaco — dice l'assessore Cavalli — perché viene subito dopo la denuncia annunciata dal cantante Andrea Mulas contro l'organizzatore del concorso "Una voce per Sanremo", adombrando nel comtempo dei sospetti anche nei confronti dell'assessore Cavaliere. Il provvedimento di revoca del sindaco sembra avvalorare tali sospetti». Il Mulas ha accusato nei giorni scorsi con un esposto alla Procura della Repubblica di Milano il signor Bruno Ber- ri, organizzatore del concor-so « Voci nuove », di aver cercato di carpirgli 10 milioni con la promessa di farlo partecipare al festival. Sostiene di aver rilasciato al Berri tre milioni e mezzo con l'impegno di consegnare la restante somma il giorno in cui gli fosse stata comunicata la sua ammissione al festival. Il Mulas dice che l'assessore sanremese avrebbe avallato tale acI cordo. i A prescindere dall'azione le- gale promossa dal Mulas, oggi a Sanremo si parla di possibile crisi nell'amministrazione municipale. Qualora il sindaco fosse messo in minoranza all'interno dell'esecutivo, verrebbe a trovarsi nella ì necessità di convocare il consiglio comunale per richiedere la fiducia sull'amministrazione da lui presieduta. L'eventualità, tuttavia, appare improbabile, anche perché | prima di adottare il provvedii mento nei confronti dell'asj sessore Cavaliere sembra che 1 il sindaco abbia ottenuto l'ap- provazione non soltanto del gruppo consiliare de, ma anche della segreteria del suo pai" ito. L':i esempio si è avuto stamane. Ha potuto deliberare in punta alcune proposte riguardanti il festival presentate callo stesso assessore Cavaliere, senza che fossero preseni i quattro assessori effettui che compongono il gru ipo dichiaratosi solidale con l'assessore esonerato. Alla riunione la giunta ha deliberato di affidare, cosi come ha proposto il Cavaliere, l'incarico di direttore artistico del festival a Vittorio Salvetti, di presentatore a Mike Bongiorno ed il compito di ripetere, con uno speciale arrangiamento, le 32 canzoni al maestro francese Lefevre. Ai margini di queste polemiche, che hanno indubbiamente un sottofondo politico e che, del resto, caratterizzarono anche le passate edizioni del festival, c'è da registrare il fatto che il gióvane Alberto Ferri, vincitore del concorso «Una voce per Sanremo», unico cantante in gara appartenente alla casa romana Rea è ammalato di epatite virale e difficilmente quindi potrà partecipare alla manifestazione. Sarà sostituito da Umberto Bindi la cui canzone è stata selezionata per prima fra quelle di riserva. Renato Olivieri

Luoghi citati: Milano, Sanremo