Per superare il ristagno delle imprese "minori "

Per superare il ristagno delle imprese "minori " Riunito il comitato piccola industria Per superare il ristagno delle imprese "minori " (Nostro servizio particolare) Roma, 21 febbraio. Fiscalizzazione non differenziata degli oneri sociali (in attesa di riaprire il discorso quando scadrà, il 30 giugno prossimo, la legge che ha ridotto i contributi per le imprese minori), una sostanziale razionalizzazione del sistema creditizio, un più massiccio impegno nel settore della ricerca per favorire l'aggiornamento tecnologico delle imprese minori, copertura assicurativa statale contro i rischi di cambio degli esportatori, sono alcune delle esigenze delle medie e piccole imprese, di cui si è fatto portavoce questa mattina, al comitato nazionale per la piccola industria, il presidente Nicola Resta. Presenti i delegati di 105 associazioni territoriali, aderenti alla Confindustria, in cui sono rappresentate circa 80 mila imprese private. Resta ha rilevato che tutti questi problemi condizionano la stessa possibilità di sopravvivenza di tante aziende, ma finora non hanno ricevuto che risposte evasive. La situazione, in questi mesi, è divenuta ancora più preoccupante per l'acuirsi dei contrasti sociali connessi ai rinnovi dei contratti di lavoro. Il presidente della piccola industria ha esortato i sindacati a rendersi consapevoli che in queste condizioni dell'economia nazionale «non è possibile accogliere richieste esasperate che non troverebbero di fatto un'effettiva rispondenza nei reali interessi dei lavoratori». Resta ha concluso invitando gli uomini di governo a non lasciarsi sfuggire le occasioni per avviare un'azione di rilancio economico, La volontà del governo di risolvere il problema del ricorso al credito e del sistema delle garanzie per le medie e piccole aziende e stata riaffer¬ mata dal direttore generale del ministero dell'Industria, Eugenio Carbone, che ha portato al comitato il saluto del ministro Ferri. Ha preso poi la parola il presidente della Confindustria, Renato Lombardi, per chiedere «un'attività legislativa più rapida e più meditata, che non porti più a situazioni analoghe a quelle che si sono verificate per la legge della casa e i filli agrari», una programmazione che consenta la migliore utilizzazione possibile delle risorse disponibili, un impegno comune per ottenere il pieno successo della riforma fiscale Lombardi ha riaffermato l'adesione degl'imprenditori all'attuazione delle riforme Egli non ha esitato a definire le trattative in corso per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici come «le più dure da quando si fanno contratti nazionali». Accennando, infine, alle divergenze al vertice confederale, Lombardi ha detto di non poter prevedere quali saranno gli sviluppi dei risultati cui è giunta la cosiddetta «commissione dei tre», richiamando l'attenzione sul diritto ad avere un peso maggiore di quello attuale, riconosciuto ufficialmente nel documento ai rappresentanti delle imprese minori. Il documento cui ha accennato Lombardi è quello messo a punto dalla commissione Giustino-Modiano-Valeri Manera e che indica, in 23 pagine, quali dovrebbero essere le nuove strategie della Confindustria. Consegnato il li febbraio al presidente, è stato da Lombardi distribuito ai 22 membri del consiglio direttivo della Confindustria, che domattina si riuniscono. Al termine della riunione, il Consiglio centrale ha rieletto presidente Nicola Resta, vicepresidenti Marcello Modiano e Celso Battiston. in. 8.

Persone citate: Celso Battiston, Eugenio Carbone, Lombardi, Marcello Modiano, Renato Lombardi, Resta, Valeri Manera

Luoghi citati: Roma