Isco: positivo andamento per l'economia mondiale di Mario Salvatorelli

Isco: positivo andamento per l'economia mondiale Con la sola eccezione del nostro Paese Isco: positivo andamento per l'economia mondiale L'Istituto per la congiuntura premette tuttavia che le vicende monetarie rendono difficili previsioni sicure per il 1973 - La analisi per i diversi e più importanti Paesi industrializzati (Nostro servizio particolare) Roma, 21 febbraio. Lo sgretolamento dell'accordo monetario di Washington del dicembre 1971 — alla vigilia dell'attuale crisi già sei importanti valute fluttuavano: completamente la sterlina, il dollaro canadese e il franco svizzero, parzialmente la lira, il franco francese e quello belga — e il suo crollo definitivo con la svalutazione del dollaro del 12 febbraio, rende al momento più ardua qualsiasi previsione ragionevole sull'andamento economico del 1973. Lo afferma questa sera la nota mensile dell'Istituto per lo studio della congiuntura, dedicata all'estero. Fatta questa premessa prudenziale, l'Iseo constala, però, che in tutti ì Paesi considerati (Comunità europea. Stati Uniti, Giappone), il nuovo anno si è iniziato in una situazione di più che soddisfacente sviluppo economico, che contrasta coti la situazione italiana, definita ieri, dallo stesso Iseo: « Delicata, densa d'incertezze, ancora lontana da una ripresa ». Stati Uniti: stanno attraversando una fase di espansione economica eccezionale, specie se raffrontata con i periodi di ripresa dei cicli precedenti. Le preoccupazioni, caso mai, derivano proprio dal pericolo di un troppo rapido surriscaldamento congiunturale, con conseguente accelerazione del tasso d'inflazione, attualmente contenuto sul 3 per cento. Il gra- i , a i , l i do di utilizzazione degli impianti è salito dal 74 per cento a fine '70 all'83 per cento a fine '72. L'indice della produzione industriale, nel dicembre scorso, è aumentato del 10,4 per cento rispetto allo stesso mese 1971. i profitti industriali — al netto di tasse — registrano un incremento del 15 per cento nella media del 1972 rispetto al 1971. Gran Bretagna: l'introduzione, nel novembre scorso, del blocco dei prezzi e dei salari, il programma di stabilizzazione presentato dal governo, hanno contribuito a migliorare le opinioni degli imprenditori. I prezzi al consumo hanno registrato in dicembre aumenti più contenuti: 0,5 per cento, che portano al 7,6 per cento l'incremento annuo. La produzione industriale in novembre era sulita del 7 per cento rispetto a dodici mesi prima, il tasso di disoccupazione a fine anno si era ridotto al 3,2 per cento, in base a dati che tengono conto degli effetti stagionali. Germania Occidentale: la produzione industriale ha concluso il 1972 e iniziato il 1973 con un'accresciuta vivacità, con un aumento degli ordinativi dall'estero superiori in novembre del 35 per cento a quelli del novembre 1971, un indice generale della produzione più elevato del 5,7 per cento rispetto all'anno precedente, un tasso di disoccupazione sceso all'1,1 per cento. 1 I primi dati consuntivi del 1972 danno un aumento del prodotto nazionale lordo del 3 per cento, in termini reali, rispetto al 1971, un attivo della bilancia commerciale di 20.3 miliardi di marchi (3850 miliardi di lire italiane), contro 15,8 miliardi nel 1971, un attivo della bilancia complessiva dei pagamenti di 12,9 miliardi di marchi (2500 miliardi di lire), più del doppio del 1971. I prezzi al consumo, a fine 1972, erano cresciuti del 6,5 per cento sul '71. Francia: lo sviluppo procede sostenuto. Gl'investimenti fissi delle imprese nel 1972 sono saliti in termini reali' del 6 per cento, rispetto al 1971, la produzione industriale, a fine novembre, registrava un aumento del 6,3 per cento sullo stesso mese 1971, la bilancia commerciale ha chiuso l'anno con un attivo di 5.6 miliardi di franchi (680 miliardi dì lire circa), contro 4.3 miliardi nel '71. Giappone: il ritmo di sviluppo economico si è ancora rafforzato. Nello scorso ottobre l'indice della produzione industriale segnava un aumento dello 0,9 per cento rispetto a settembre (oltre il 10 per cento su base annua) e del 6 per cento sull'ottobre 1971; per quest'anno le previsioni parlano di un aumento del prodotto nazionale ira 11 10 ed il 13 "u in volume. La bilancia commerciale si è chiusa nel 1972 con il colossale saldo attivo di 8,9 milìardi di dollari (circa 5000 miliardi di lire) contro 7,8 miliardi di dollari nel 1971; la bilancia dei pagamenti, pur in presenza di misure governative per favorire il de¬ fllgld—amctcs flusso di capitali e alleggerire la pressione sullo yen, ha registrato un avanzo di 4.7 miliardi di dollari (2680 miliardi di lire), mentre nel 1971 — prima dì queste misure — aveva avuto un attivo di 7.7 miliardi di dollari. Anche qui, ciò che preoccupa è l'aumento dei prezzi, che a fine dicembre erano saliti all'ingrosso dell'8 per cento, rispetto a un anno prima, e al consumo del 5.5 per cento. Mario Salvatorelli cd

Luoghi citati: Francia, Germania Occidentale, Giappone, Gran Bretagna, Roma, Stati Uniti, Washington