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Il motoscafo fu affondato dopo uno scontro a fuoco? Guerra di contrabbandieri a Bari Il motoscafo fu affondato dopo uno scontro a fuoco? Erano tre a bordo: ricuperato un cadavere - Il natante fu speronato - L'incendio dei motori simulato (Dal nostro corrispondente) Bari. 20 febbraio. Il motoscafo affondato a 30 miglia dal porto di Bari, fuori delle acque territoriali, sarebbe stato colpito in una battaglia tra contrabbandieri. Una nave greca carica di sigarette, che sostava sul luogo dello scontro, si era allontanata all'arrivo degli elicotteri della Guardia di Finanza che cercavano il relitto. Forse la battaglia è avvenuta per il possesso del carico che l'unità aveva a bordo. Dei tre uomini che si trovavano sul motoscafo è stato recuperato soltanto il cadavere di Giuseppe Loseto, 21 anni, sposato e padre di due bambini. Proseguono le ricerche dei due naufraghi, Francesco Mochetti, 28 anni, anch'egli coniugato, con tre bimbi; e il quarantenne Costantino Afragulis, greco, ma da tempo residente a Bari. s Di essi non è stata ancora trovata traccia. Oggi si fa anche l'ipotesi che i due possano essere stati « catturati » dai contrabbandieri rivali o presi a bordo dell'unità ellenica. In un primo tempo si era pensato che il motoscafo fosse esploso per un guasto ai due potenti motori. Il natante era stato scaricato al molo Sant'Antonio di Bari da un camion proveniente da Milano, costava 25 milio ni ed era di proprietà di Mario Bianchini, non ancora interrogato dagli inquirenti. Quando il motoscafo fu ri portato a riva si scoperse pe rò che era stato speronato e bruciacchiato in più parti per simulare un incendio a bordo. I motori erano ancora in condizione di funzionare malgrado fossero rimasti per una notte sott'acqua. Il Michetti e il Loseto avevano già avuto noie con la giustizia per questioni di contrabbando. Erano stati messi di recente in libertà provvisoria. Sembra quindi probabile che due «cosche» di contrabbandieri si siano date battaglia con i motoscafi. Sul corpo del Loseto. infatti, sono stati riscontrati segni di lotta e ferite alle braccia. L'autopsia ha però rivelato che il giovane è morto per annegamento. Non è escluso che i tre avessero già ricevuto a bordo parte del carico della nave « pirata ». A terra li attendeva un gruppo di amici, con i quali avevano un appuntamento radio per le 20. Erano salpati alle 15 e dovevano farsi vivi cinque ore dopo. La radio, però, rimase muta. Soltanto il giorno dopo i parenti del Loseto si decisero a dare l'allarme e a chiedere l'intervento della Capitaneria di Porto a Bari. Un analogo episodio era avvenuto nel mese di dicembre, quando due uomini a bordo di un potente motoscafo naufragarono. a. c.