A Formio i tennisti si allenano male è per questo che rendono la metà

A Formio i tennisti si allenano male è per questo che rendono la metà Polemiche per le sconfitte di Panatta a Torino A Formio i tennisti si allenano male è per questo che rendono la metà Importante testimonianza di Ciotta : "Gli azzurrabili limitano l'impegno, interrompono le sedute accusando malesseri inesistenti" - Unica soluzione : le multe (ma quando vengono decise, i clubs intervengono subito) - Assurdo che non esista un campo coperto « Quando rientrerò a Formio — diceva Adriano Panatta al termine del Trofeo d'Oro "DL-Fior di Caffè" — e Mario Belardinelli saprà che ho perso in singolare "con Maioti ed in doppio contro Maioli e Marzano insieme a Paolo Bertolucci, mi farà una sfuria agsta tremenda. Poi. per -punizione, ' Belardinelli -non ci panerà -per almeno tre giorni ». La sconfitta di Panatta in singolare, quella del doppio inedito Panatta-Bertolucci, il ritiro di Formia, il direttore tecnico Belardinelli: quattro punti che dovrebbero sollevare l'interesse dei dirigenti federali alle porte di una stagione quanto mai impegnativa per il nostro tennis, che a dispetto di una situazione di base deficitaria continua a registrare un incremento di pubblico sensazionale per tutte le sue manifestazioni. Eppure i dirigenti continuano a badare soprattutto agli interessi di cadreghino ed invece di seguire il vero tennis fanno pe. regrinazioni alla ricerca di deleghe in vita del congresso di Firenze del prossimo fine settimana. Il Panatta visto a Torino era l'ombra di quello di quindici giorni prima a Milano per la prova mondiale della WCT. Non c'è dubbio che lo stimolo della manifestazione e la concentrazione de! giocatore a Milano fossero diversi ma quel che più sorprende è stato il regresso della condizione atletica del campione d'Italia. Un regresso che non può essere certo imputato al fatto che Panatta ha interrotto la « clausura » lirzata di Formia una sera prima della riunione di Torino. Se così fosse ci sarebbe davvero da preoccuparsi , per i tempi di recupero dell'atleta. Ma la spiegazione veniva da Vittorio erotta, una delle tante promesse « bruciate verdi » e che oggi -per continuare a giocare è costretto ad accettare un contrat to di cinque mesi con la federa ,, 1 . ,. !r";'", allenare ì oiu giovani zione per allievi dei « college » di Formia. « Al centro federale di Formia — dice Crotta — si lavora bene, con impegno, non esistono distrazioni di sorta. La sera, dono cena, sì guarda un no' la televisione e noi è tanta In stanchezza che si va subito tutti a letto. Ma a lavo, rare sodo sono-solo i ragazzini: sono venuti al " college " per li. bera scelta e s'Imnennano tutti al massimo. Nessuno II ha costretti. Pnrtrormo Ira i vari ragazzi non c'è il camvìonissimo. Oanvno eccelle In mitiche coivo ma presenta grossi diletti in altri. Solo fondendoli insieme si potrebbe creare il vero fuoriclasse ». « Per gli azzurrabili — prosegue Crotta — ii discorso è diverso. L'impegno non è mai spinto al massimo. Nessuno ha il potere per imporsi. In pratica fanno quello che vogliono. Si program- ma un allenamento che prevede sei chilometri di footing, dopo averne percorsi due magari c'è jgià chi si ferma accusando non so quali malesseri. Neil 'ultima settimana. inoltre, ha piovalo 7no!(o c dato che non ci sono campi coperti nessuno Jia più preso in mano la racchetta. In per le sconfìtte di Torino ». fondo e una valida aiustificaeione Considerando che i tennisti azzurrabili sono tutti regolarmente stipendiati dalla federazione per cifre più che rispettabili facciamo notare che il mezzo per farli al lenare seriamente ci sarebbe: le multe. ,, Quando io oiocauo in Davis — \ dice Grotta, con una punta di no \ stalgia — ricci-ero dallo. Federa-I zione cinquantamila lire il mese. I Ne pagavo almeno quaranta inmulte. Ero un tipo ribelle. Mi punivano e pagavo. Ora i tempi sono cambiati. Quando Belardinelli propone una multa e la federazione la ratifica, intervengono subito i club in difesa degli atleti e tutto finisce in una bolla di sapone. Ottenere che i giocatori svolgano un'adeguata preparazione in queste condizioni è molto difficile ». Belardinelli dal canto suo vorrebbe dedicarsi solo ai giovanissimi. « Ad une certa età — dice il direttore tecnico — i giocatori dovrebbero essere abbandonati dalla Federazione. Non si possono seguire sempre con il bibe- ron ». D'accordo, ma visto che la Federazione stipendia i giocatori, è giusto che pretenda l'impegno, cosi invece, per un torneo semiamichevole seppure riuscitissimo | come quello al Polo-Club di Torino organizzato dalla Lancia, si 1 rischia di compromettere l'armo- | nia del doppio Panatta-Bertolucci l che invece avrebbe bisogno delle migliori cure in vista della pros sima edizione della Coppa Davis E' assurdo, poi, il fatto che a Formia non esista un sol campo coperto dopo anni ed anni che i tennisti yi vengono radunati in inverno. D'accordo che al Sud piove di meno ed il clima è mite: ma quanto costa un pallone pressostatico o un capannone? L'importante, evidentemente, è che il consiglio federale presenti a Firenze un bilancio in attivo. Se poi i giocatori d'interesse nazionale restano a Formia per una settimana senz*. toccare la racchetta perché — caso strano — piove sempre, la colpa è di Bernacca. v, c. Adriano Panatta