Il Consiglio condanna ogni forma di violenza

Il Consiglio condanna ogni forma di violenza Il Consiglio condanna ogni forma di violenza Nulla tli fatto per la Giunta regionale. Era scontato: la data di venerdì 23 febbraio, Riorno del processo contro il presidente della Giunta, Calieri, per ineleggibilità e incompatibilità, viene ormai indicata apertamente come limite prima del quale ogni decisione è prematura. Giovedì scorso non c'è stato l'incontro Tra le delegazioni de psdi e pri, e anche ieri pomeriKgto è andata deserta la nuova riunione. Questa situazione è stata duramente criticata dal comunista Minucci il quale ha esortato il consiglio a «impedire che la crisi a* un gruppo di potere diventi la crisi dell'istituzione ». L'attività della Regione, ha aggiunto, è bloccata fino al 23 febbraio; « ma che cosa c'entra tutto ciò con la vita della Regione?». Ha riferito voci secondo le quali «si andrà al processo per sfuggire al processo con un rinvio alla Cassazione come È slato fatto per il caso Porcellana » ed ha concluso che « dietro questo comportamento c'è il fallimento di una scelta politica immolivata e senza sbocchi, la scelta che ha spostalo a destra l'asse del governo regionale come ha spostato quello del governo nazionale », Le indicazioni dei comunisti sono note c Minucci le ha ripetute: inversioni di tendenza, sia portato davanti al consiglio un programma chiaro, che rompa nettamente con la destra, che difenda il posto di lavoro e si impegni per le riforme. Lo stesso tema è stato ripreso dal socialista Vigllone per il quale « le ragioni della crisi stanno nel distacco sempre più profondo dalle classi popolari ». Ed ha concluso con l'offerta già altre volte avanzata: « Il psi è pronto a una Giunta che inverta la sua rotta». Il centrismo, grande accusato dai due oratori, 6 stato difeso dal liberale Rossotto: « Centrismo o centralità con i liberali vuol dire offrire una concreta soluzione ai problemi dell'occupazione, del Mezzogiorno d'Italia, dei rapporti con l'Europa. Vuol dire realizzare una politica di grandi aree regionali a livello europeo, che il Centro Sinistra ha praticamente per dieci anni ignorato favorendo all'opposto le arce ricche del centro Europa ». Gandolfi (pri) ha ricordato come nel precedente dibattito che « il Paese come la Regione non possono reggere a un altro fallimento del Centro Sinistra ». Vera (psdi) ha riproposto l'appello al psi per un confronto, lamentando che « mentre in consiglio i socialisti si dicono disposti, gli organi ufficiali del partito tacciono alle nostre sollecitazioni ». Garabello (de di Forze Nuove) è stato drastico: « Urge rifare la Giunta; è indispensabile ricostituire il Centro Sinistra ». Per Carazzoni (msidn) « la crisi sta affogando in un mare di parole ». Ultimo oratore il de Bianchi: «Il mio partito non si sottrarrà a nessuna delle sue responsabilità per dare una soluzione rapida alla crisi: siamo disposti a confrontarci su temi concreti, seri e costruttivi: ma non c'è spazio per proporre, alla leggera formule che non siano provate ». La seduta è cominciata con una chiara presa di posizione contro la drammatica recrudescenza di atti teppistici e di violenza « che mentre suscitano sdegno e preoccupazione, inducono a reclamare fermi interventi per assicurare e garantire una convivenza civile ». Cosi ha affermato il presidente del Consiglio, Oberto, il quale ha proseguito: « Intendo riferirmi tanto alla violenza fìsica quando a quella morale, tanto a quella di marca squisitamente delinquenziale della malavita comune, quanto a quella che viene esercitata in nome dì asseriti principi politici, sovente da gruppuscoli dai confini quanto mai incerti ed equivoci. Gli scontri frontali, comunque determinati ed 1 esercitati, governati dall'imperativo categorico della violenza che parla invece della ragione, sono sempre da condannare ». Episodi di violenza hanno turbato e turbano il mondo del lavoro; ma « hanno trovato e trovano la prima condanna proprio in questo mondo, a volte per necessità rude nelle lotte, ma sempre sensibile e responsabile. Le frange violente che s'insinuano nelle lotte sindacali offendono pri¬ ma di tutti proprio ì lavoratori I che non le accreditano e sempre più le allontanano, nettamente distinguendosene. Il consìglio regionale dunque, per bocca del suo presidente, condanna ancora una volta ogni violenza, in qualunque modo manifestatasi, ritenendola matrice di altro male, mal foriera di bene ». Oberto ha concluso: n Quando la povertà e la miseria sono combattute, eliminate o almeno contenute, si riduce la violenza del furto, della rapina, dell'estorsione, del sequestro, o almeno la si relega nel mondo vero e proprio della delinquenza criminale per la quale è tuttavia da esperirsi ogni tentativo di recupero e di redenzione con un forte impegno sociale. La violenza politica la si riduce, la si contiene, la si eli mina, quanto più cresce il senso responsabile della convivenza democratica, quanto più si pratica la liberta nel significato vero del termine ». La seduta si è chiusa con una lunga dichiarazione del prof. Garabello, presidente della prima commissione, sull'andamento delle consultazioni in corso per il piano di sviluppo.

Luoghi citati: Europa, Italia