Aumentata la pena al medico Inam che si faceva pagare dai mutuati

Aumentata la pena al medico Inam che si faceva pagare dai mutuati Dai giudici della corte d'appello di Torino Aumentata la pena al medico Inam che si faceva pagare dai mutuati Al dott. Luciano Boine di Ivrea inflitti 2 mesi e mezzo (2 in primo grado) (g.r.) La prima sezione 1 della Corte d'appello presie-1 duta dal dott. Bianco ha ri- I badito con una sentenza il principio secondo il quale il j medico convenzionato con j l'Inam non può accettare al- cun compenso dal mutuato, | ne tanto meno richiederlo, sia i durante le visite ambulato- riali sia durante quelle pri vate. Imputato era un medico di Ivrea, il dott. Luciano Boine, di 49 anni, che doveva rispondere di concussione e di corruzione impropria passiva. Il tribunale di Ivrea, nel settembre '71, lo condannò per un unico reato continuato di corruzione impropria, a due mesi di carcere con i benefici di legge. Ieri la Corte ha riformato la precedente sentenza, aggravando la pena da 2 a 6 mesi di reclusione, con la condizionale. Non ha accolto l'appello del procuratore generale dott. Caprioli che aveva proposto 4 anni di carcere per la concussione. L'Inam si era costituita parto civile con l'assiste; dell'av- i vocato Gino Obert. L'inchiesta prese avvio, due anni fa, da una lettera a Spec- caio dei tempi e pubblicata su La Stampa in cui un let tore scriveva tra l'altro: « Se il mutualo lamenta dolori, si 1 sente dire dal medico: "Ven1 ga con comodo". Quando si I torna alla sera, si paga 3000 lire. Insomma, se si vuole esj sere visitati, si deve andare j a pagamento ». u medico, in primo grado, | ammise alcuni casi di corni¬ i zj0ne impropria: « Non maj chiesto una lira agli ho assistiti Inam. Qualche volta però il paziente mi offriva 1000 o 2000 lire, anzi, mi obbligava a prenderle, arrivando perfino a mettermele in tasca. Questo accadeva di solito quando mi recavo a doi micilio. di notte. Come facevo a rifiutare? Temevo che il paziente si offendesse, credendomi troppo superbo ». Respinse invece l'accusa più grave, cioè la concussione. Secondo il capo d'imputazione, infatti, il dott. Boine « abusando della sua qualità di pubblico ufficiale, avrebbe indotto alcuni assistiti Inani a presentarsi a lui per sottoporsi a visita privata a pagamento ». « Non è vero — ha sostenuto il dott. Boine —, talvolta, nel turno delle visite ambulatoriali, non riuscivo a i esaurire tutti i mutuati, al I lora H facevo venire alla sera, nel turno riservato ai vati. Ma il trattamento, quelli, era sempre gratis

Persone citate: Boine, Caprioli, Gino Obert, Inam, Luciano Boine

Luoghi citati: Ivrea, Torino