La discesa di Coppa rinviata a stamane di Giorgio Viglino

La discesa di Coppa rinviata a stamane La discesa di Coppa rinviata a stamane Maltempo a St. Moritz - Alle 11 di scena le ragazze, alle 13 la "no-stop" maschile (Dal nostro inviato speciale) St-Morltz, 9 febbraio. Quante difficolta per questa et. scesa libera della Coppa del inondo! Per fortuna con St-Moritz siamo arrivati alia fine tanto per gii uomini che per le ragazze ai quali non rimangono da disputare che slalom e slalom giganti. Oggi il programma del «weekend» svizzero, ultimo europeo di Coppa, è stato messo a soqquadro dal maitempo calato improvvisamente in tutta la conca di St-Moritz, Si scia sul Piz Nair in campo completamente aperto e non appena viene un po' di nebbia diventa praticamente Impossibile scendere in velocità lungo le piste di gara. Inutili sono stati tutti i rinvi! della mattina. Alla fine ci si è rassegnati a rinviare la gara delle ragazze a domani anche se ciò comporta un ulteriore disagio per le 1;lllete cnR domenica dovranno es ' sere all'Acetone per gareggiare in uno slalom gigante. Il percorso stamane con il freddo è diventato ancora più difficile. Già ieri, durante la no-stop si era rilevato come la pista del Piz Nair presenti tratti sin troppo impegnativi per il livello medio delle ragazze impegnate. Oggi con l'indurimento del fondo sarebbe stato ancora più arduo scendere in gara. L'esito della no-stop. che ha relegato la Proell in ottava posizione, non è stato poi del tutto sorprendente, considerate le caratteristiche della pista, non certamente la più congeniale per «golden Anne». Si è avuta infatti l'impressione che questa volta la campionessa abbia «tirato» sin dalla vigilia, ma che sulle curve tecniche difficili si sia trovata meno a suo agio che non le avversarie più leggere. Basti dire infatti che tanto la Rouvier che la Mittermaier, che guidano la graduatoria dei tempi ai primi due posti, sono degli au| tentici nesi piuma. Le azzurre hanno provato scioli| ne differenziate, come logico, e fra tutte è andata bene la Siorj paes, a testimonianza anche di I una condizione di forma senz'aiItro migliorata, ottenendo il quindicesimo tempo. Le altre sono i scalate all'indietro con Claudia | Giordani, la numero uno, che è quasi ultima, complice anche un errore a metà percorso. I tempi che contano saranno comunque quelli di domani. Le preoccupazioni per la gara femminile risultano dilatate per | quella maschile che. pur scendendo sempre sul medesimo pendio, segue un tracciato assai più ripido. La poca neve caduta ha costretto gli organizzatori ad un paziente lavoro di riporto ed indurimento, ma lo strato sottile finisce per seguire fedelmente ogni asperità del terreno rendendo la pista piena di gobbe e cunette. Il «Felsenschuss», dove cadde lo scorso anno Zandegiacomo, sembra un mare in burrasca ed il tratto finalle, preso in velocità, deve riserva- rnmsenpdcmqdvafoctdfs re brutte sorprese. Purtroppo finora — ed è questo un altro elemento di preoccupazione — nessuno ha potuto «tirare» veramente e si dovrà fare la no-stop domani, nebbia permettendo, senza alcuna preparazione. Come premesse ai campionati del mondo del prossimo anno, le condizioni attuali non sono certamente incoraggianti. Se a tutto questo si aggiunge il diverso andamento della pista che scorre sul versante sud ed è quindi soggetta a molti mutamenti di neve, si pun facilmente comprendere come le obiezioni avanzate dai tecnici nei confronti del comitato organizzatore siano piuttosto valide. Il programma di domani prevede la disputa della discesa libera femminile alle 11 e quindi la nostop maschile alle 13 sull'altro tracciato che scorre parallelo e che ha in comune soltanto lo «schuss» d'arrivo. Le azzurre partono tutte nel terzo gruppo: 31 la Tissot. 34 la Siorpaes, 42 la Giordani, 46 la Hofer. Nella gara maschile, dati i quasi concomitanti impegni di Coppa Europa, gareggiano soltanto nove azzurri, cioè quelli impegnati nel Kandahar di St-Anton, fatta eccezione per Pierino Gros. Nel primo gruppo gli italiani sono concentrati con i numeri bassi: 2 Besson, 3 Anzi, 5 Gustavo Thoeni, 6 Varallo; nel secondo parte Rolly Thoeni con il 22; nel terzo, Bieier col 38, Plank col 39 e Pegorari col 44. Infine Toni Enzi, dopo tutta una stagione trascorsa nell'ultimo gruppo, ò finalmente riuscito ad avere in sorte anche l'ultimo numero. E' un primato anche quello. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Europa, Kandahar