Sciopero alle ferrovie: 24 ore senza i treni Fermo per due giorni il traffico delle merci

Sciopero alle ferrovie: 24 ore senza i treni Fermo per due giorni il traffico delle merci Sciopero alle ferrovie: 24 ore senza i treni Fermo per due giorni il traffico delle merci Stasera alle 21 sospenderanno il lavoro i macchinisti; lunedì gli altri addetti allo smistamento I farmacisti collaboratori chiedono una riduzione di orario - Metalmeccanici: fermate di 8 ore I macchinisti ed il personale viaggiante delle Ferrovie, sezione smistamento, sospenderanno il lavoro dalle 21 di oggi alle 21 di domani. Si fermeranno quasi tutti i treni del Compartimento ferroviario di Torino. La direzione annuncia che « verranno fatti servizi'sostitutivi con automezzi ». Dalle 20 di domani alle 20 di lunedì faranno sciopero gli addetti alle merci ed i dipendenti delle officine smistamento. Ciò significa che, per quanto riguarda il trasporto di derrate alimentari ed altri materiali, il traffico rimarrà paralizzato due giorni: domani per lo sciopero dei macchinisti; lunedì per quello del personale a terra dello smistamento. L'agitazione, che interessa 3500 ferrovieri, è stata organizzata da Cgil, Cisl e UH per ottenere: aumento degli organici, in modo da garantire ai lavoratori ferie e turni di riposo; riduzione del servizio notturno dei macchinisti, attualmente di 11 ore; miglioramento dell'ambiente di lavoro nelle officine e sui treni; riorganizzazione delle mense con prezzo politico del pasto parzialmente a carico dell'azienda; presenza di un medico nell'infermeria dello smistamento. Farmacisti collaboratori — In questi giorni il Consiglio provin ciale di Sanità dovrebbe prendere 1 in esame una richiesta presentata due anni fa da mille professionisti, collaboratori e farmacisti privati e dipendenti degli Enti pubblici che gestiscono farmacie. Riguarda la riduzione dell'orario di lavoro, che ammonta, in media, a 47 ore settimanali. Gli interessati precisano: « 1 niorni prefestivi e festivi, che ricorrono nelle settimane di turno (apertura 8.30, chiusura 10,30 con 11 ore consecutive di servizio) sono estenuanti. Se il consiglio medico è indispensabile, non lo e da meno quello larmucologlco, soprattutto nelle ore in cui i medici mutualistici sono pressoché irreperibili. A causa delle carenze dell'assistenza, le richieste di doverose spiegazioni sono incessanti ». I collaboratori propongono di chiudere le farmacie non di turno al sabato alle 12,30 anziché alle 19,30. Questo orario ii non provocherebbe disagi, perché rimarrebbe aperto nel pomeriggio del sabato il 75 per cento delle farmacie: quelle che finiscono il turno settimanale e quelle che lo iniziano ii. Metalmeccanici —- In coincidenza con la manifestazione di Roma, Cgil, Cisl e Uil hanno indetto ieri scioperi di 8 ore per tur- no nelle principali fabbriche di Torino e provincia. Un comunicato della Federazione metalmeccanici afferma: « L'adesione è stata ovunque pressoché plebiscitaria. Pochissime le aziende in cui si sono avute percentuali limitate di scioperanti. Nella maggioranza dei casi oltre il 90 per cento dei lavoratori ha aderito alla /ermata. Tra le fabbriche dove si è scioperato di più: Fiat Mirafiori, Ferriere a Rivalla: Olivetti; Lancia ». La nota prosegue: « Giovedì sera i treni speciali sono partiti con il " tutto esaurito ". Moltissimi metalmeccanici hanno viaggiato in piedi. La manifestazione nazionale è stata una prova di unità, di forza, di determinazione dei lavoratori di conquistare gli obiettivi posti con la piattaforma contrattuale. Rappresenta anche una risposta agli attacchi padronali alle strutture di fabbrica verificatisi ancora l'altro ieri con la sospensione di un delegato alla Fiat di Rivolta e di un delegato alla Joannes di Grugliasco ». Il comunicato conclude: « Da lunedi si discuteranno nelle fabbriche le modalità delle 40 ore di sciopero articolato da farsi entro il 10 marzo». Dall'inizio della vertenza ad oggi sono state indette dalla Federazione dei metalmeccanici 100 ore di fermata. L'Unione industriale comunica i dati di un'indagine svolta ieri dall'Annua in 107 aziende, grandi, medie e piccole, di Torino e provincia. Operai — Su una forza complessiva di 105.754 dipendenti, hanno fatto sciopero 74.209, pari al 70,17 per cento. Impiegati — Su 34.961, hanno scioperato 4468, pari al 12,77 per cento. Totale — Su 140.715 operai ed Impiegati, hanno aderito alla fermata 78.677, pari al 55,91 per cento. La Fiat ha dato notizia della situazione nei propri stabilimenti. Operai — In forza 96.384; presenti al lavoro 34.248, pari al 35,5 per cento. Impiegati — In forza 23 mila 61; presenti 22.437, pari al 97,3 per cento. Totale — Su 119 mila 445 dipendenti, non hanno aderito allo sciopero 56.685, pari al 47,5 per cento. Denunce per corteo non autorizzato — Il maresciallo Meinardi, comandante della stazione dei carabinieri di Settimo ha inoltrato alla Magistratura denunce contro sei dipendenti della Pirelli accusati di avere organizzato il 23 dicembre un corteo per il Vietnam senza autorizzazione. I denunciati sono: Franco Macario, 26 anni, San Mauro; Federico 'barcone, 43 anni, Torino; Paole -nbardo, 47 anni, Torino; Alicelo Tromboni, 22 anni, Tarino; Pasquale Ghisu, 32 anni, Torino; Angelo Dettori, 41, Torino.

Persone citate: Alicelo Tromboni, Angelo Dettori, Franco Macario, Ghisu, Joannes, Meinardi, Olivetti, Rivolta, Tarino