Nervosismo a Saigon alla vigilia del viaggio di Kissinger ad Hanoi di Andrea Barbato

Nervosismo a Saigon alla vigilia del viaggio di Kissinger ad Hanoi La polizia di Thieu "ferma,, 25 giornalisti stranieri Nervosismo a Saigon alla vigilia del viaggio di Kissinger ad Hanoi I rappresentanti della stampa internazionale stavano parlando con i delegati del Nord c del Vietcong nelle commissioni di controllo: sono stati caricati su camion, poi rilasciati - il Sud teme l'isolamento per la distensione Usa-Nordvietnam (Dal nostro invialo speciale) Saigon, 8 febbraio. Henry Kissinger arriva nell'Asia sudorientale, e a Saigon si registrano segni ili nervosismo. La macchina della pace sembra rallentata da mille ostacoli, e il regime del Sud continua a gestire con rigore ogni movimento delle commissioni internazionali e militari clic agiscono nel suo territorio. Mentre i combattimenti han- no raggiunto il livello mini mo, anche perché i soldati del Fronte nazionale di liberazione si sganciano do- vunque, ogni energia govcr- nativa è impiegata per isolare i generali che si riuniscono due volte al giorno nella base aerea di Camp Davis. Raramente una trattativa di pace è stata circondata da una simile segretezza e sorveglianza. Appli- i carido rigidamente le leggi con Camp Davis, la polizia militare sudvietnamita rie- militari in tutta la zona do- ì ve si svolgono i negoziati. ; fino al cancello di confine Stamane i giornalisti sono riusciti ad avvicinarsi alle ba. racche, circondate come un campo di concentramento. I scc a rendere inutili i privilegi diplomatici dei quali sono nominalmente dotati i generali fino a ieri nemici. nordvietnamiti e i vietcong si sono avvicinati alle bar-1 riere, hanno scambiato qual- i che frase, hanno ripetuto di Ivoler parlare con la stampa iinternazionale. Ma la poli- zia sudvietnamita è tornata in forze, ed ha brevemente jarrestato 25 giornalisti; i sol- dati di Hanoi e del Fronte, j che avevano aperto i cancel- li, hanno seguito la scena con ' sorridente sorpresa, hanno j filmato e fotografato ogni : dettaglio, e hanno salutato i con il « V » della vittoria i soldati sudvietnamiti che ri- chiudevano il cancello e che portavano via i fermati. Le poche parole scambiate, prima che cominciasse la riti- nione mattutina, sono basta- : te a capire che Hanoi e il Fronte si dichiarano ottimi- | sti. « Stiamo facendo progres. si. sia pure a fatica », hanno detto. Si è avuta conferma che le questioni più contro- verse riguardano ancora il ca- I lendario della partenza dei I soldati americani, le moda- : lità per lo scambio dei pri- gionieri, e l'uso che i sud- I vietnamiti potranno fare del- ! ie basi e del materiale ame. ricano consegnato all'eserci j to di Saigon nel momento ] del disimpegno. \ Qualcosa dev'essersi incep { pato nel meccanismo dello j scambio dei prigionieri, per I ché fl giorno del loro rila . scio viene continuamente pro r0gato Tutto sembra deciso: j quattro luoghi dove dovrà j avvenire lo scambio, le Com ! missioni internazionali che j andranno ad assistere, gli | elicotteri per il trasporto, e | -- numero dei prigionieri: 125 americani e 4000 sudvietnamiti. Ma la data rimane in¬ certa, ora si parla di sabato o domenica, non si sa nep- pure se i primi prigionieri consegnati emergeranno prò-prio qui, dalle foreste delSudvietnam, o se non saranno invece un dono d'arrivo I tare il viaggio del consigliere I di Nixon nella capitale del , Per Kissinger ad Hanoi, j I portavoce del governo di I Saigon rifiutano di commen-Nord, ma le reazioni sono in parte note. Cresce il sospettoche accordi diretti fra Washington e Hanoi possano 1 scavalcare e isolare il regi i me del Sud; gli aiuti ameri I cani per la ricostruzione del i Nord sono giudicati poco meno che un affronto da par te di un alleato nella guer j ra che è finita da soli nove i giorni. Hanoi è nella posi | zione migliore per trattare \ con gli americani, può ap i profittare della crescente de lusione che ha colpito i di j rigenti politici del Sud do- j po la firma del trattato di pace. j Sarà difficile per Saigon j negare l'ingresso della parj te avversa nella vita politi I ca nazionale se i rapporti di ! Hanoi con gli americani do i vesserò bruscamente miglio I rare; e che questa possibi j Utà sia concreta lo dimostra ' proprio l'itinerario asiatico I di Kissinger. Ad Hanoi tro I vera un interlocutore ben di sposto, non solo perché gli I elicotteri americani hanno ; cominciato a sminare la baia j del Tonchino, ma anche per I che il governo del Nord ve I de con favore ogni via di- j plomatica che rinforzi la sua o à e i e 5 ¬ autonomia, anche all'interno del mondo comunista. Subito dopo, a Pechino, Kissinger potrà parlare ai dirigenti cinesi di un Nordvietnam favorevole a rispettare i termini dell'accordo di pace, prudente nei propri propositi di egemonia sui due Vietnam, disposto anche ad una lunga attesa prima della creazione di un forte Stato comunista indocinese, e perciò in gran parte chiuso ad una troppo forte influenza sovietica. E' un complicato gioco di contrappesi, dal quale però o Saigon non può ricavare che - timori: e cioè che il prezzo i | pagato ad Hanoi sia il te- i muto abbandono anche polil | tico del Sud da parte degli o americani, e magari un futuro mutamento di regime e un'apertura " ai neutralisti. Proprio oggi Thieu ha di nuovo incontrato i dirigenti ree 1 "giosi e Politici dell'ala neuel j tralista (almeno quelli che i n- non sono in carcere) rinnoi vando l'offerta di -un fronte n o | a- i comune anticomunista, o 1 Andrea Barbato

Persone citate: Henry Kissinger, Kissinger, Nixon, Thieu