Gli studenti e i partiti di Giampaolo Pansa

Gli studenti e i partiti Gli studenti e i partiti (Dal nostro inviato speciale) Milano, 6 febbraio. Se la Statale brucia, i partiti milanesi dell'« arco costituzionale » (de, pei, psi, psdi, pri e pli) c i doecnti del « Comitato nazionale universitario » non intendono eerto gettare benzina su quel fuoco. Per solTocare le vampate di violenza e per ululare qualcosa nella « situazione catastrofica » dell'ateneo di Milano, bisogna tenere aperto il dialogo fra allievi, insegnanti c forze politiche. Lo ha detto con chiarezza, stamane, in un incontro con i giornalisti, il « Comitato milanese per i problemi dell'Università ». Ha osservato un giovane docente, Decleva: « La tensione fa il gioco delle forze che non vogliono mutare nulla ». E il segretario cittadino del pri, Properzy, ha aggiunto: « Arrestare Capanna e Liverani non serve assolutamente a ristabilire alla Statale un clima di convivenza civile. Certo, ci sono stati atti di teppismo, ma essi sono la conseguenza di una situazione che si trascina da decenni, durante i quali nell'Università è cambiato soltanto il numero degli iscritti... ». Per prima cosa si e parlato di questi « atti di teppismo ». li rettore- e vari presidi, ha detto il presidente del comitato, Vigezzi, hanno segnalalo quindici episodi « di varia gravità » accaduti fra il 16 novembre e la metà di dicembre. Altri fatti si sono avuti in gennaio, a Lettere e Medicina. Piuttosto tesi, poi, sono sempre stati i rapporti fra il Movimento studentesco, gruppo egemone all'interno della Statale, e i giovani di diverse tendenze politiche, pure antifasciste. Il pei e il psi hanno affermato di avere « diritto di esistenza » dentro l'Università. Petruccioli (pei): «7 nostri hanno sempre agito politicamente, dentro e fuori le assemblee, sia pure con le forze che hanno, che sono minoritarie ». Ciullini (psi): « A parte qualche episodio, formalmente non abbiamo mai avuto nessuna preclusione da parta del Ms ». Meno bene e andata per i giovani degli altri partiti. Quelli del pri non sono mai stati disturbati, ma forse perché non sono mai entrati in polemica diretta con il gruppo Capanna e sono soliti non partecipare alle assemblee del movimento. Frigerio (de): « Per il Movimento studentesco, la de è fascista, a noi siamo trattati come tali ». l'Uosa (psdi): « Per noi nell'aleneo non c'è spazio. I nostri manifesti sono sempre slati stracciati ». Gianinetli, docente universitario, del pli: « In passalo i nostri sono slati oggetto di violenze fisiche, alcuni sono slati diffidati dall'entrare in Statale e hanno dovuto cambiare università. Anche oggi, non abbiamo alcuna possibilità di partecipare reulinentc alla vita dell'ateneo. Sono le assemblee che decidono, c lì non c'è il minimo spazio politico per i liberali ». Questo il quadro, a cui va aggiunta, lo hanno ricordato in parecchi, « l'intolleranza nei confronti dei rappresentanti dei partiti e di molti professori ». Lcco le aggressioni a Vigezzi, il sequestro del rettore, la polemica violenta, a volte isterica, con il comitato interpartitico, accusato di voler « regolamentare»' l'attività politica all'interno dell'ateneo e, quindi, di intenzioni «liberticide» nei confronti del Movimento studentesco. Vigezzi ha respinto nettamente questo « ritratto » del comitato: « Le nostre proposte sono state travisate. Il comitato ha solo invitato gli studenti a darsi autonomamente delle regole, e si è limitato ad individuare semplici norme di procedura per indire riunioni nell'ateneo, al fine di garantire la presenza delle varia forza politiche dentro la Statala. E questa norme verranno presentate al ret¬ tore solo dopo la discussione con studenti a docenti ». 11 movimento studentesco ha già risposto con un primo «No» secco a tutte queste proposte. Ma il «No» e stato dichiaralo in un opuscolo polemico e in un'assemblea di qualche giorno fa, e non ancora nel corso di un confronto diretto con il comitato. .1 partiti sembrano sperare che dal confronto (che avverrà in una riunione pubblica il lb febbraio) emerga una posizione diversa, meno settaria. Del resto le norme prospettate dai partiti sembrano l'unica via per riportare un minimo di normalità nella vita della Statale e per far sì che il senato accademico revochi il divieto di riunione dentro l'ateneo, emesso dopo lo scontro con la polizia del lb giugno del 1972. Questo divieto non ha impedito che, con la l'orza o con deroghe parziali, si tenessero da allora ad oggi 117 assemblee in tutta l'università (il dato è sia del rettore che del Movimento studentesco), però, la sua sola esistenza e la ricerca continua di queste deroghe hanno contribuito in buona parte ad accentuare la tensione. Interessante, a questo propòsito, è il giudizio del pei. Pe¬ truccioli ha detto: « Nessuno può auspicura il prolungarsi nella Statala della situazione di oggi, parche questa situazione è tuie clic può accadere di lutto, visto che ogni assemblea si svolge "contro" quel divieto a può essere proibita. E' necessario clic si instauri alla Statala una situazione di corretta vita democratica a di rispetto e di vigore del diritto. Il Movimento studentesco ha ritenuto sino ad ora di non dare seguito alle proposte del comitato, anzi le Ita giudicale incompatibili con la propria politica ». Dunque, il colloquio col Movimento studentesco va mantenuto aperto. Però anche il gruppo Capanna deve rendersi conto che, irrigidendosi, si schiera con chi auspica per la Statale soltanto il «pugno duro» e basta. Decleva si e domandato: « Ea parte dì una politica di sinistra farà il gioco dalla forza che non vogliono cambiare nulla?». E più o meno tutti hanno ricordato che ti il fallimento tk.l'iniziativa dei partiti servirebbe soltanto ad accentuare la ten- \ sione dentro la Stutale. c porterebbe alla chiusura dell'università, o al presidio permanente du parla della polizia ». Adesso, quindi, si attende la risposta definitiva del Movimento studentesco, a cui tutti riconoscono diritto di esistenza nell'Università, ma a cui si chie- Giampaolo Pansa (Continua a pagina 2 in oitava colonna)

Persone citate: Ciullini, Decleva, Frigerio, Liverani, Petruccioli, Vigezzi

Luoghi citati: Milano